DIALETTI ALBANESI DELL’ITALIA MERIDIONALE

Docente: M.G. Belluscio e G. Turano

I e II periodo

I modulo: dott. M. G. Belluscio I periodo

Cenni di storia della dialettologia. Sui concetti di: lingua, koinè, dialetto, parlata, idioletto, socioletto, accento, ecc.

La dialettologia albanese: storia, sviluppo, stato attuale dell’arte. Evoluzione storica e origine della suddivisione dialettale in Albania: il ghego e il tosco. Principali particolarità fonetiche, fonologiche, morfologiche e sintattiche dei due gruppi dialettali.

I dialetti albanesi dell’Italia meridionale come branca della dialettologia albanese. Nascita e storia della dialettologia italo-albanese e suoi recenti sviluppi. Storia linguistica e struttura dialettale dell’albanese d’Italia.

Classificazione delle parlate albanesi d’Italia: criteri classificatori, tipologia dialettale, isofone, isoglosse, isolessi, ecc.

Gli aspetti linguistici delle parlate albanesi d’Italia: fonetica e fonologia, morfologia, sintassi. La struttura lessicale: lessico originario e lessico mutuato dal latino, dal greco, dall’italiano e da altre lingue. La situazione sociolinguistica odierna nelle comunità albanesi d’Italia: bilinguismo e/o diglossia?

Le parlate albanesi d’Italia negli Atlanti linguistici: A.I.S., A.L.I. e A.L.E.; Atlasi Dialektologjik i Gjuhës Shqipe (A.D.GJ.SH.); il progetto dell’Atlante Linguistico dell’Albanese d’Italia (A.L.A.I.).

Le parlate albanesi d’Italia e le nuove tecnologie: concordanze elettroniche, indici lessicali, thesaurus, atlanti informatizzati, prodotti multimediali.

 

Parte monografica

La parlata di Vaccarizzo Albanese ed il contributo di Eric Pratt Hamp per lo studio dei dialetti albanesi dell’Italia meridionale.

 

Esercitazioni

Il corso sarà integrato da:  a) ascolto, interpretazione e trascrizione ortografica e fonetica di brani registrati di varie parlate arbëreshe e dal loro riconoscimento tramite le caratteristiche morfo-fonologiche;  b) applicazione dell’analisi strumentale per lo studio dell’aspetto fonetico della parlata di Vaccarizzo Albanese.

 

Bibliografia

ALTIMARI Francesco e Leonardo M. SAVOIA (a cura di), 1994, I dialetti italo-albanesi, studi linguistici e storico-culturali sulle comunità arbëreshe, Bulzoni Editore, Roma;

RUSU Valeriu, 1985, Dialettologia generale, Zanichelli, Bologna (o un qualsiasi altro testo di dialettologia generale);

HAMP Eric P., 1993, Il sistema fonologico della parlata di Vaccarizzo Albanese, Studi e Testi di Albanistica 3, Centro Editoriale e Librario dell’Università della Calabria, Rende.

 

Bibliografia integrativa (articoli, manoscritti, carte dialettali, tabelle, alfabeti ecc.) sarà distribuita durante lo svolgimento del corso.

 

Con eventuali biennalisti si concorderà un programma personalizzato di tipo monografico.

 

2° modulo: Dialettologia italo-albanese: dott.ssa G. Turano II periodo

Classificazione delle parlate albanesi d’Italia: criteri classificatori, tipologia dialettale, isofone, isoglosse, isolessi, ecc.

Gli aspetti linguistici delle parlate albanesi d’Italia: fonetica e fonologia, morfologia, sintassi. La struttura lessicale: lessico originario e lessico mutuato dal latino, dal greco, dall’italiano e da altre lingue.

 

La diversità linguistica delle comunità italo-albanesi:

il pluralismo linguistico delle comunità italo-albanesi e le questioni riguardanti la diglossia e il bilinguismo.

 

Il comportamento plurilinguistico degli arbëreshë: meccanismi di scelta delle varietà del repertorio e commutazione di codice.

 

Situazioni di interferenza (fonetica, morfologica, lessicale e sintattica) tra l’arbëresh e le parlate romanze.

 

 

DIDATTICA DELLA FILOSOFIA

Docente: Pio Colonnello

I e II periodo

 

Presentazione della disciplina. Itinerari e interpretazioni di alcune categorie e concetti fondamentali della filosofia: dialettica/esistenza; fenomenologia/ermeneutica; metafisica/teologia; arte/storicità; filosofia/scienze umane.

 

I.                                           Parte propedeutica

Le domande fondamentali della filosofia

Testi:

V. VITIELLO, Filosofia Teoretica. Le domande fondamentali: percorsi e interpretazioni, Bruno Mondadori, Milano 1997.

 

II.                                           Parte monografica

La parte monografica è così articolata:

a.      Tra sistema e problema. L’interrogare come fondamentale

atteggiamento filosofico           

Testi:

M. HEIDEGGER, Che cos’è la filosofia?. Il Melangolo, Genova 1988.

b.  La filosofia e le scienze umane

Testi:

W. DILTHEY, Introduzione alle scienze dello spirito, La Nuova Italia, Firenze 1974 (libro I; libro II: solo la sezione IV).

 

 

DIDATTICA DELLE LINGUE STRANIERE MODERNE

Docente: Cristina Piva

II, III e IV periodo

 

 Modulo A (II trimestre) [32 h; 4 crediti]-   Fondamenti teorico-metodologici della didattica delle lingue

A1 -      Nozioni d base di linguistica per la didattica delle lingue

A2 -     Modelli di acquisizione/apprendimento e modelli di insegnamento

A3 -     La classe di lingua: selezione dei contenuti, programmazione, verifica e valutazione

 

Modulo B (III trimestre) [32 h; 4 crediti] - La sperimentazione nella didattica delle lingue

B1 -      Tipi di ricerca e tecniche per l'elicitazione dei dati        

B2 -      Principi di ricerca azione

B3 -      Il bilinguismo e l'educazione bilingue

 

 Laboratori (IV trimestre)

E1 [32 h] -        Laboratorio di didattica della lingua italiana

E2 [32 h] -        Laboratorio di didattica delle lingue straniere moderne

 

Bibliografia:

A. DE MARCO (a cura di),    Manuale di glottodidattica,  Roma, Carocci, 2000

C.BETTONI,  Imparare un'altra lingua,      Roma-Bari, Laterza, 2001

D.NETTLE, S.ROMAINE,     Voci del silenzio, Roma, Carocci, 2001

G.BERRUTO, Corso elementare di linguistica generale,     Torino, UTET, 1997

A.CILIBERTI;            Manuale di glottodidattica,   Firenze, La Nuova Italia, 1994

D.LARSEN-FREEMAN, M.LONG,             An Introduction to Second Language Acquisition Research, London, Longman, 1991 (capitoli da concordare)

 

Ulteriori letture facoltative saranno indicate durante il corso.

 

Crediti e modalità d'esame

Alla fine di ciascun modulo sarà somministrato un test sui contenuti specifici presentati nel corso; la frequenza di un laboratorio costituisce parte integrante del modulo B ed è finalizzata alla produzione, singolarmente o in gruppo, di un lavoro sperimentale, che  sarà oggetto di valutazione per il conseguimento dei crediti formativi previsti per il modulo B.

Il superamento del test comporta l'accreditamento di quel segmento formativo.

Un test insufficiente o mancato va recuperato con una prova orale su quei contenuti specifici; alla fine del corso, il voto può anche risultare dalla media dei voti ottenuti nei test e nel lavoro sperimentale.

 

Studenti/-esse iscritti secondo il vecchio ordinamento dovranno frequentare i moduli (conseguendone i relativi crediti) nel corso di un unico anno accademico.

Studenti/-esse iscritti secondo il nuovo ordinamento potranno frequentare i due moduli (conseguendone i relativi crediti) in anni accademici diversi; il superamento del modulo A sarà comunque propedeutico al superamento del modulo B.

 

 

DIDATTICA DELLE LINGUE STRANIERE

Mediazione Linguistica

Docente: Edvige Costanzo

I periodo

Durata del modulo : ore 32

Programma

1.                  Lingue straniere e apprendimento ( 4 ore) :

·        Stili cognitivi e strategie di apprendimento

·        Sistema intermedio e analisi dell’errore

 

2.                  Lingua e comunicazione (4 ore) :

·        Componenti della comunicazione

·        Situazione di comunicazione e interazione

·        Competenza linguistica e competenza comunicativa

 

3.                  Evoluzione metodologica (8 ore) :

·        Dalla metodologia diretta a quella strutturo-globale-audiovisiva (SGAV della prima generazione)

·        Dalla metodologia SGAV di seconda generazioni agli approcci comunicativi

·        Dagli approcci cognitivi al comunicativo-cognitivo

·        Le metodologie non convenzionali

 

4.                  Le quattro abilità (12 ore) :

·        Didattica dell’orale (comprensione, produzione, interazione)

·        Didattica dello scritto (lettura come interazione, scrittura su matrici discorsive, scrittura creativa)

·        Il problema degli esercizi

 

5.                  Didattica della civiltà in un’ottica interculturale (4 ore) :

·        Uso dei documenti autentici

·        I diversi approcci (sociologico, semiologico, antropologico,…)

 

Per quanto riguarda il materiale didattico, saranno fornite dispense a cura dell’insegnante.

 

Gli esami consisteranno in una prova scritta comportante quesiti a risposta aperta. Una prova integrativa orale sarà possibile per modificare la valutazione qualora lo studente non la ritenga soddisfacente.

 

 

DIDATTICA GENERALE

Docente: Carmelo Piu

I e II periodo

Crediti:  n° 4 + 4 - ore lezioni: 32

 

Parte istituzionale

Il modulo affronta tematiche relative ai concetti chiave della didattica e in riferimento agli obiettivi di sviluppo e di apprendimento. La prima parte del modulo ha l’obiettivo di presentare lo sfondo di riferimento comune al modello didattico delle istituzioni educative (autonomia scolastica, formazione, orientamento, saperi e competenze, metodologia della ricerca).

 

Parte monografica

L’analisi interesserà i concetti di programmazione e progettazione e di valutazione e autovalutazione e certificazione dell’attività all’interno delle istituzioni educative. Tale seconda parte mira a sviluppare ed approfondire concetti chiave presentati nella parte istituzionale

Il modulo sarà articolato in 6 unità didattiche, quali nuclei monotematici, ciascuna delle quali avrà la durata di 5 ore con prove di verifica intermedia.

La prova di valutazione finale sarà scritta per la verifica degli apprendimenti e orale per la verifica delle capacità linguistico-espressive e logico-mentali.

Durante lo sviluppo del modulo si terranno seminari di studio di approfondimento.

 

Testi consigliati

Piu, C., Autonomia scolastica: un’identità da ricercare, in corso di stampa

Idem, Problemi di didattica, Cosenza, Jonia editrice, 1990

Tornar, C., Il processo didattico tra organizzazione e controllo, Roma, Monolite editrice, 2001

 

 

DIRITTO DELL’ INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

Docente: Mario Spagnuolo

III e IV periodo

Programma

Problematiche generali; i principi costituzionali; la legislazione di riferimento ;

 

 

DOCUMENTAZIONE

Docente: Roberto Guarasci

I e II periodo

Il corso è organizzato in tre moduli.

 

  1. Archivistica generale (16 ore) per gli studenti di tutti i corsi di laurea che siano iscritti al primo anno di corso o che non abbiano già sostenuto l’esame di Archivistica negli anni precedenti;

§         Introduzione sulla storia della scrittura e delle materie scrittorie

§         Introduzione agli elementi generali della disciplina

§         Riordinamento e inventariazione di un fondo archivistico

§         Legislazione archivistica

 

  1. Documentazione (25 ore di lezione frontale) per tutti gli studenti di tutti i corsi di laurea

 

  1. Archivistica e Documentazione ( 24 ore di attività pratiche e di laboratorio) per tutti gli studenti di tutti i corsi di laurea;

 

Il corso è a frequenza obbligatoria. Eventuali biennalizzazioni vanno preventivamente concordate con il docente.

 

Prova di esame:

La prova di esame consta di un test a risposta multipla - privo di voto- ma propedeutico alla prova orale;

 

Testi consigliati:

Per il modulo di Archivistica:

P. CARUCCI, Le Fonti Archivistiche: Ordinamento e Conservazione, ed. Carocci

I. ZANNI ROSIELLO, Archivi e Memoria Storica, ed. Il Mulino

 

Per il modulo di Documentazione: dispensa fornita dal docente

E. LODOLINI, Organizzazione e Legislazione Archivistica: Aggiornamento sommario: 1.1.1998/1.1.2000, ed. Patron

 

 

DRAMMATURGIA

Docente: Carmelo Alberti

III e IV periodo

Crediti formativi: 8 - due moduli di 32 ore

Seminario

I modulo

Lineamenti di storia della drammaturgia dalle origini al Novecento.

Nel corso delle lezioni il docente proporrà schede di lettura di alcuni testi drammatici, fra i più significativi della storia del teatro.

 

L’esame verrà accertata la conoscenza approfondita a scelta di:

1.      Roberto Tessari, La drammaturgia da Eschilo a Goldoni, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 218.

Luigi Allegri, La drammaturgia da Diderot a Beckett, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 206.

Oppure:

2.      Gotthold Epharaim Lessing, Drammaturgia d’Amburgo, Rma, Bulzoni, 1975, pp. LXXII-444

Inoltre: lettura critica di cinque testi drammatici, a scelta, fra le opere dei maggiori scrittori di teatro.

Gli studenti dovranno presentare – presso la segreteria DAMS , una settimana prima della prova d’esame prescelta, le schede di lettura di almeno tre opere teatrali, tra quelle indicate in uno schema che sarà disponibile all’inizio delle lezioni, oppure concordate con il docente.

 

II modulo

Le trasformazioni della scrittura teatrale alla fine del Settecento

(con un seminario che impegna in modo diretto gli studenti).

 

I riferimenti tematici e bibliografici, i materiali e le indicazioni di lavoro didattico saranno forniti durante lo svolgimento del corso, a partire dalle prime lezioni.

 

 

DRAMMATURGIA MUSICALE

Docente: Francesco Paolo Russo

I e II periodo

I modulo (I periodo, 4 crediti)

 

Introduzione alla drammaturgia musicale

Il corso si propone di fornire una introduzione alle problematiche inerenti la drammaturgia musicale. Verranno messi in evidenza in particolare: la specificità del teatro musicale in rapporto alla regolazione del tempo e ai diversi rapporti con la parola; l’organizzazione del dramma musicale e il suo percorso dalla fonte letteraria, al libretto, alla partitura, alla rappresentazione; le forme drammatiche in rapporto alle forme musicali; i generi operistici (Festa teatrale, Dramma per musica, Commedia musicale, Tragédie Lyrique, Singspiel, Melodram, Grand Opéra, Melodramma, Opera naturalista, ecc.). Verrà altresì tracciato un profilo storico del teatro musicale a partire dal '600 e verranno analizzate alcune partiture opertistiche.

 

II modulo (II periodo, 4 crediti)

 

L’opera ‘giacobina’

Il corso intende fornire un ampio panorama della produzione librettistica negli anni a cavallo tra Sette e Ottocento che in qualche modo presentino tematiche di tipo ‘rivoluzionario’. Verranno analizzati libretti e partiture di opere composte durante gli anni della Rivoluzione e dell’invasione francese in Italia in rapporto ai tradizionali filoni della librettistica tardo settecentesca e prottoottocentesca. Saranno approfondite le influenze dell’opéra comique francese sul dramma per musica italiano e la nascita dell’opera semiseria attraverso analisi di libretti di Salfi, Rossi, Romani e di partiture di Paer, Mayr, Zingarelli, Farinelli, etc.

 

Bibliografia:

La bibliografia dei due moduli verrà fornita durante il corso.

 

N.B.: Gli studenti del vecchio ordinamento DAMS che intendono sostenere la seconda annualità devono integrare il programma con una tesina da concordare con il docente.