ECONOMIA POLITICA

Docente:  Giuseppe De Rose

II e III periodo

Parte 1 – Nozioni introduttive

 

Parte 2- Elementi di economia

 

Parte 3 – New Economy ed Internet Economics

 

 

EDUCAZIONE COMPARATA

Docente: Giuseppe Spadafora

III e IV periodo

Programma del corso.

Democrazia, educazione Dewey e suo confronto con i problemi attuali della scuola italiana.

 

Testi

J. Dewey, Democrazia e educazione, La Nuova Italia, Firenze, 19992

 

 

Elementi di armonia e contrappunto

Docente: Giorgio Sanguinetti

III e IV periodo

I modulo (4 crediti, III periodo):

La pratica dell’accompagnamento tra Sette e Ottocento

La “scienza dell’armonia”, nel senso illuministico di Rameau e più tardi positivistico dei teorici tedeschi del XIX secolo, non sostituì mai completamente la pratica empirica basata sulla tradizione del basso continuo, che anzi continuò a costituire la base per lo studio della composizione. Questo corso offre i principi fondamentali della pratica dell’accompagnamento, con particolare attenzione alla tradizione napoletana del partimento, considerati tanto sotto l’aspetto storico quanto sotto quello della realizzazione pratica.

 

 

II modulo (4 crediti, IV periodo):

Forme musicali nell’opera italiana

Scopo del corso è di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere e analizzare le strutture musicali nell’opera italiana del XVIII e XIX secolo. Saranno trattati aspetti riguardanti il rapporto tra la versificazione e la melodia, la frase musicale, le forme musicali e le convenzioni di genere e le relazioni tonali.

 

La bibliografia sarà fornita all’inizio del corso

 

 

EPIGRAFIA GRECA

Docente: Giovanna De Sensi Sestito

II periodo

Modulo 1  

Origine e fondamenti della disciplina. La scrittura greca e la sua evoluzione. Le iscrizioni greche: tecniche, contenuti, corpora.

 

Esercitazioni

Alcune ore saranno dedicate ad esercitazioni di lettura, traduzione e commento di testi epigrafici provenienti dalle diverse aree del mondo greco a cura della dott. Maria Intrieri.

 

Bibliografia:

G. KLAFFENBACH Epigrafia greca,La Nuova Italia ed., Firenze, 1978.

Una dispensa contenente una silloge dei testi antichi e la bibliografia ad essi relativa sarà fornita nel corso delle lezioni.

 

Avvertenze

La frequenza ad un modulo di Storia greca è propedeutica all’esame di Epigrafia greca. La conoscenza del greco è indispensabile.

 

Per gli studenti del vecchio ordinamento saranno tenuti cicli di seminari su aspetti istituzionali e su specifici testi epigrafici con calendario da fissare.

 

 

EPIGRAFIA LATINA

Docente: Antonio Zumbo.

II e III periodo

Modulo I: Secondo periodo didattico.

     Introduzione all’epigrafia latina: 1) L'epigrafia come scienza dell'antichità: cenni sugli studi di epigrafia, sulle principali raccolte epigrafiche e altri strumenti di lavoro dell'epigrafista: metodo e problemi nello studio delle iscrizioni in lingua latina. 2) Propedeutica epigrafica: l'alfabeto latino, la scrittura, lo stile dei testi epigrafici. 3) L'onomastica latina. Nomi e titolatura imperiale. Le carriere. 4) Le diverse classi d'iscrizioni.

 

Bibliografia

     A scelta uno dei seguenti manuali: I. CALABI LIMENTANI, Epigrafia latina, Milano 19914. A. CALDERINI, Epigrafia, Torino 1974. G. SUSINI, Epigrafia Romana, Roma 1982.

     Lettura delle parti indicate a lezione dei volumi: L. CRACCO RUGGINI (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bologna 2000; DI STEFANO MANZELLA, Mestiere di epigrafista. Guida alla schedatura del materiale epigrafico lapideo, Roma 1987; F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari 1992.

 

Modulo II: Terzo periodo didattico.

            La città di Roma in età imperiale: istituzioni, società, politica ed economia attraverso le fonti epigrafiche.

 

Bibliografia

     A. GIARDINA, A. SCHIAVONE (a cura di), Storia di Roma (edizione in volume unico), Torino 1999; E. LO CASCIO (a cura di), Roma metropoli preindustriale, Roma 2000.

 

Fotocopie dei testi epigrafici ed ulteriori indicazioni bibliografiche saranno messe a disposizione durante il corso.

 

Seminari

     Un seminario di preparazione precederà la visita ad un lapidario.

 

N.B. La frequenza di un corso di Storia Romana é propedeutica all'esame di Epigrafia Latina. La conoscenza della lingua latina è indispensabile.

 

 

EPISTEMOLOGIA DELLE SCIENZE UMANE

Docente: Romolo Perrotta

I e II periodo

Vecchio ordinamento

 

Titoli

Parte metodologica ed introduttiva:

È possibile un’epistemologia delle “scienze umane”?

 

Parte seminariale:

Introduzione al pensiero di Martin Heidegger. Essere e tempo (1927)

 

Parte metodologica

Questa sezione del corso è concepita come un’introduzione ai problemi gnoseologici e teoretici delle cosiddette “scienze umane“, indagandone lo statuto e le pretese nonché le relazioni e le differenze con le cosiddette “scienze esatte”. Essa è destinata in particolar modo agli studenti iscritti ai primi anni del corso di laurea in filosofia.

 

Parte seminariale

75 anni dopo la pubblicazione di Essere e tempo, le questioni metodologiche e teoretiche poste da Heidegger restano non soltanto di grande attualità, ma quali linee-guida imprescindibili per comprendere la filosofia del ’900 e le prospettive da questa dischiuse.

Obiettivo di questa sezione del corso è di raggiungere una conoscenza approfondita del testo (scandagliandone il retroterra storicistico e fenomenologico, apprendendone il lessico, comprendendone la struttura ed il contenuto, individuandone gli elementi dispieganti la riflessione successiva) e, partendo da questa, di favorire ripetute occasioni di confronto seminariale fra gli studenti.

 

Bibliografia

Per la parte metodologica generale sono indispensabili la partecipazione alle lezioni e gli appunti da queste desunte.

Per la sezione seminariale i testi sono:

F. Volpi (a c. di), Guida a Heidegger, Laterza, Roma-Bari, 1998.

M. Heidegger, Essere e tempo, Utet, Torino 1969.

A. Fabris, Essere e tempo di Heidegger. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 2000.

 

Modalità di svolgimento dell’esame:

1. Per gli studenti iscritti per la prima volta a questo corso sarà determinante partecipare alle lezioni introduttive metodologiche generali e raggiungere gli obiettivi previsti dalla sezione monografica.

2. Gli studenti biennalisti sono tenuti ad approfondire in maniera particolare (dunque a relazionare su) uno dei temi della sezione monografica.

I biennalisti, a proprio piacimento, possono ritenersi dispensati dal frequentare le sezione metodologica generale.

 

I modulo  (corso di base del nuovo ordinamento)

Titolo

È possibile un’epistemologia delle “scienze umane”?

 

Presentazione del corso

Questo corso è concepito come un’introduzione ai problemi gnoseologici e teoretici delle cosiddette “scienze umane“, indagandone lo statuto e le pretese nonché le relazioni e le differenze con le cosiddette “scienze esatte”. Esso è destinato in particolar modo agli studenti iscritti al primo e al secondo anno del corso di laurea in filosofia.

 

Bibliografia

Sono indispensabili gli appunti desunti dalle lezioni.

 

Modalità di svolgimento dell’esame:

Per l’acquisizione dei crediti è determinante partecipare alle lezioni.

 

II modulo (corso caratterizzante del nuovo ordinamento)

Titolo

Introduzione al pensiero di Martin Heidegger. Essere e tempo (1927)

 

Presentazione del corso

75 anni dopo la pubblicazione di Essere e tempo, le questioni metodologiche e teoretiche poste da Heidegger restano non soltanto di grande attualità, ma quali linee-guida imprescindibili per comprendere la filosofia del ’900 e le prospettive da questa dischiuse.

Obiettivo di questo corso è di raggiungere una conoscenza approfondita del testo (scandagliandone il retroterra storicistico e fenomenologico, apprendendone il lessico, comprendendone la struttura ed il contenuto, individuandone gli elementi dispieganti la riflessione successiva) e, partendo da questa, di favorire ripetute occasioni di confronto seminariale fra gli studenti.

 

Bibliografia

F. Volpi (a c. di), Guida a Heidegger, Laterza, Roma-Bari, 1998.

M. Heidegger, Essere e tempo, Utet, Torino 1969.

A. Fabris, Essere e tempo di Heidegger. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 2000.

 

Modalità di svolgimento dell’esame:

Per l’acquisizione dei crediti sarà determinante partecipare alle lezioni e ai seminari.

 

 

ERMENEUTICA FILOSOFICA

Docente: Francesco Garritano

III e IV periodo

Titolo del Corso: Limiti dell’interpretazione e della comprensione.

 

Il corso diviso in due parti ha un duplice obiettivo: delineare cosa si intenda per ermeneutica, tracciandone un profilo storico-teorico; evidenziare l’impossibilità di sfuggire all’ermeneutica in quanto interpretazione e comprensione, modalità che attestano la posizione dell’uomo nel mondo. Per questo secondo aspetto si procederà da Martin Heidegger e dall’analitica esistenziale, fissando, in ispecie, l’attenzione sul circolo ermeneutico.

 

La seconda parte è orientata ad esaminare la questione dell’alterità, ossia il rapporto che il soggetto intrattiene con la differenza nella parola. Da un lato si osserverà quanto asserisce Hans Georg Gadamer, che fa del dialogo, di matrice socratico-platonica, il luogo proprio della comprensione e del vincolo civile. Dall’altro ci si soffermerà sul pensiero di Jacques Derrida, il quale evidenzia come la comprensione possa corrispondere al fraintendimento, alla misconoscenza dell’altro, al punto che la comprensione ha luogo nel divenire dell’intenzione. A questa posizione teorica si avvicina Jean-Luc Nancy allorché teorizza, commentando Platone, Heidegger e Gadamer, che la comprensione non è accordo, ma incontro fra le singole voci, divise, distinte, finite.

 

Parte propedeutica (32 ore): Problemi storici e teorici dell’ermeneutica.

Testi:

J. Bleicher, L’ermeneutica contemporanea, tr. it. di S. Sabattini, Il Mulino, Bologna 1986.

M. Heidegger, Essere e tempo, tr. it. di P. Chiodi, Longanesi, Milano 1978 (§§ 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44).

 

Parte monografica (32 ore): Dialogo e/o Soliloquio.

Testi:

J. Derrida, La voce e il fenomeno, a c. di G. Dalmasso, Jaca Book, Milano 19972.

H. G. Gadamer, Verità e metodo, a c. di G. Vattimo, Bompiani, Milano 1983 (Introduzione, Prefazione alla seconda edizione, Dall’ermeneutica all’ontologia).

J.-L. Nancy, La partizione delle voci, tr. it. di A. Folin, Il Poligrafo, Padova 1993.

 

 

ESTETICA

Docente: Romeo Bufalo

II e III periodo

Modulo (32 ore, 4 crediti):

Istituzioni di Estetica

(Il modulo è caratterizzante per la Laurea in Filosofia e per quella in Scienze della Comunicazione).

Il modulo è rivolto agli studenti del vecchio e del nuovo ordinamento. Esso si articola in una parte ‘generale’ ed in una ‘applicativa’.

Nel corso della prima (16 ore) saranno presentati, nel loro contesto storico e nella loro valenza teorica, i concetti di poiesis e di mimesis, dalla loro nascita nel mondo antico alle loro trasformazioni nell’epoca moderna. Successivamente verranno introdotte e discusse alcune coppie di categorie che hanno variamente segnato la nascita dell’Estetica moderna: piacere/bellezza, genio/gusto, metafora/simbolo. In particolare, verranno trattati i seguenti argomenti:

  1. Presentazione della disciplina. L’Estetica tra sensazione, giudizio e segno.
  2. Statuto della mimesis tra apparenza e verità nel mondo antico; il problema dell’imitatio nell’Umanesimo e nel Rinascimento; l’imitazione della “bella natura”; imitazione e invenzione.
  3. Il problema della poiesis in Aristotele; poiesis e téchne; il concetto di poetica; la poiesis nell’estetica moderna e contemporanea.
  4. Definizioni del gusto; giudicare la bellezza; le regole del gusto; il giudizio di gusto.
  5. Produttività/creatività del genio; genialità e teorie artistiche; genio e interpretazione della natura; genio e immaginazione tra Romanticismo e contemporaneità.
  6. Definibilità del bello; soggettività ed oggettività del bello; arte e bellezza; conoscibilità del bello; il giudizio sul bello.
  7. I luoghi del piacere; piacere e dolore come forme del sentire; i piaceri dell’immaginazione; i piaceri dell’anima; piacere e bellezza.
  8. Semantica della metafora; estetica della metafora; metaforicità/simbolicità; definizioni del simbolo; arte e simbolo; simbolo e allegoria; il linguaggio simbolico.

 

Nella parte applicativa del modulo (16 ore) si cercherà di mostrare in che modo le categorie suddette costituiscano l’intelaiatura concettuale di due testi classici del pensiero filosofico ed estetico moderno quali la Critica del giudizio di Kant e l’Estetica di Hegel.

Testi:

a)      E. Franzini, M. Mazzocut-Mis, Estetica, B. Mondatori, Milano, 1997

b)      Kant, Critica della facoltà di giudizio, tr. it. a cura di E. Garroni e M. Hohenegger, Einaudi, Torino, 1999 (‘Introduzione’, ‘Analitica del bello’, ‘Analitica del sublime’)

c)      G.F.W. Hegel, Estetica, tr. it. a cura di N. Merker, Einaudi, Torino, 1998 (alcune Sezioni).

 

Per gli studenti di filosofia del vecchio ordinamento (2, 3 e 4 anno), per i quali è previsto un corso di 64 ore (=2 moduli del nuovo ordinamento), il programma prosegue con un secondo modulo di approfondimento del tema del piacere. In particolare, sul piano storiografico verrà ricostruita la linea che mette in relazione piacere, gusto e bellezza. Sul piano teoretico verrà invece discussa quella forma specifica di piacere che è data dal comico.

Testi:

R. Bufalo, Piacere e bellezza, Rubettino, Soneria Mannelli, 2000

R. Bufalo (a cura di), Il comico tra estetica e filosofia, Luciano, Napoli, 2001

 

Per gli studenti del DAMS, Lingue e Lettere

Un modulo di 32 ore(=4 CFU) sarà svolto, nel 1^ Periodo (8 ottobre- 1 dicembre) e sarà rivolto agli studenti del DAMS, Lingue e Lettere.

Il modulo si articolerà in due parti. Nella prima verranno presentati i principali problemi di carattere storiografico e teorico relativi alla nascita ed allo statuto teorico della disciplina.

La seconda Parte si articolerà, a sua volta, in due momenti. Il primo di essi sarà dedicato all’analisi dell’idea di gusto nell’Età moderna ed alla molteplicità di nessi cui storicamente essa ha dato vita (genio/gusto, gusto/bellezza, gusto/conoscenza). Nel secondo momento saranno discusi, in relazione al gusto, alcuni problemi relativi al fare artistico, ossia alla specificità poetica del’opera d’arte.

 

Testi:

M. Modica,Che cos’è l’estetica, Editori Riuniti, Roma, 1987

L. Russo(a cura di), Il Gusto. Storia di un’idea estetica, Aesthetica, Palermo, 2000

A.Trione, L’ordine necesaio, Il Melangolo, Genova, 2001.

 

Per gli studenti del vecchio ordinamento (2,3 2 e 4 anno) è previsto un secondo Modulo che si svolgerà nel terzo Periodo, il cui programma ed i cui testi d’esame,   coincidono con quello sopraindicato per gli studenti del vecchio ordinamento di Filosofia (approfondimento del tema del piacere sui testi. Piacere e bellezza, Rubbetino, 2001 e Il comico tra estetica e filosofia, Luciano, 2001).

 

 

ESTETICA MUSICALE

Docente: Silvja Vizzardelli

            III e IV periodo

 

I Modulo (32 ore) pari a 4 crediti)

Musica e metafisica

Testi:

- H.Bergson, Introduzione alla metafisica, in H. Bergson, Il pensiero e il movimento, Milano. Bompiani. 2000, pp. 149-189.

- V. Janké1évitch, La musica e l'ineffabile, Milano, Bompiani, 1998.

 

II Modulo (32 ore pari a 4 crediti)

Filosofia e musica stazionaria

Testi:

- V. Jankélévitch, Henri Bergson, Brescia, Morcelliana., 1991.

.. V Jankélévitch, Debussy e il mistero, Bologna, Il Mulino, 1991.

Fra i testi di appoggio per entrambi i corsi consig1iamo:

- G. Guanti, Estetica musicale, Milano, La Nuova Italia, 1999.

- E. Lisciani-Petrini, L'apparenza e le forme. Filosofia e musica in V. Jankélévitch, Napoli, Tempi moderni, 1991.

- AA. VV., L’esperienza musicale. Teoria e storia della ricezione, a cura di G. Borio e M. Garda, EDT Musica, Torino, 1989.

 

 

ETICA DELLA COMUNICAZIONE

Docente: Paolo VIRNO

I e II periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale ed un Modulo monografico, per un totale di 64 ore.

 

Modulo istituzionale (32 ore): I periodo

Concetti fondamentali dell’etica della comunicazione. Enunciati performativi e  carattere rituale del linguaggio umano.                      

Articolazione del modulo (ogni unità è di 2 ore):

 

Prima parte (16 ore):

1.    Presentazione della disciplina. Differenza tra ‘etica’ e ‘morale’. La retorica come prima   forma di “etica della comunicazione”

2.    Linguisticità dell’ethos (carattere linguistico-comunicativo delle abitudini condivise, dei doveri, degli affetti) e eticità del linguaggio (implicazioni morali insite in qualsiasi enunciazione, anche in quelle soltanto descrittive).

3.    Etica e limiti del linguaggio: la Conferenza sull’etica di Wittgenstein.

4.    La soggettività umana nella lingua. I. Benveniste: i deittici

5.    La soggettività umana nella lingua. II. Benveniste: la temporalità

6.    La soggettività umana nella lingua. III. Benveniste: teoria dell’enunciazione. Ciò che si dice/il fatto di prendere la parola.

7.    Enunciati performativi. Austin.

8.    Diritto e ritualità nei performativi.

 

Seconda parte (16 ore):

1.    La parola religiosa come performativo. Giuramento, benedizione, maledizione, confessione, preghiera ecc.

2.    Ancora sulla parola religiosa Van der Leeuw.

3.    La nozione di “performativo assoluto”: “Io parlo”.

4.    La comunicazione fatica: prendere contatto con l’altro.

5.    Etica e modalità: reale, possibile, necessario.

6.    Discorsi ipotetici, discorsi controfattuali.

7.    Le forme della negazione.

8.    Linguaggio e identità personale. Il principio di individuazione.    

 

Testi d’esame:

J. L. Austin, Enunciati performativi, in Id. Saggi filosofici, Guerini e Associati, Milano 1990, pp.221-36. Questo testo sarà disponibile in fotocopia.

E. Benveniste, Problemi di linguistica generale I (limitatamente alla sezione “L’uomo nella lingua”, pp. 269-343), Il Saggiatore, Milano 1971 (ristampato).

L. Wittgenstein, Conferenza sull’etica, in Id., Lezioni e conversazioni (pp. 5-18), Adelphi, Milano 1967 (ristampato, anche in edizione economica Bompiani)

G. van der Leeuw, Fenomenologia della religione (limitatamente ai §§58-64, pp. 316-347, sulla parola nel rito religioso), Bollati Boringhieri, Torino 1975 (ristampato). Questo testo sarà disponibile in fotocopia.

P. Virno, Un dedalo di parole. Per una analisi linguistica della metropoli, in AaVv, La città senza luoghi (pp. 61-89) , Costa & Nolan, Genova 1990. Questo testo sarà disponibile in fotocopia.

 

Modulo monografico (32 ore): II periodo

Forme di vita e giochi linguistici nelle Ricerche filosofiche di L. Wittgenstein.                               

 

Testi di esame:

L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Einaudi, Torino 2000.

A.J.P. Kenny, Wittgenstein, Bollati Boringhieri, Torino 1996.

 

 

ETICA SOCIALE

Docente: Pio Colonnello

I  periodo

 

Etica e responsabilità. Profili e itinerari dell’etica sociale. Questioni relative ai fondamenti e al metodo. Il dovere verso il futuro. Il bene, il dover essere e l’essere: la teoria della responsabilità. Critica dell’utopia.

 

Testi

H. Jonas, Il principio responsabilità, Ed. Einaudi.

 

Nel corso delle lezioni saranno indicati i testi critici e la letteratura secondaria.

 

 

ETNOLINGUISTICA

Docente: John Trumper

I e II periodo

I periodo  -  4 crediti

II periodo - 4 crediti

 

Il corso consiste delle seguenti parti:

Lingua come ”segno”, come “modello di realtà”-iconicità. ideofonia, onomatopea, dizionari-compendi.

Vivere lo spazio: il “modello corporeo” e il continuo naturale.

La nascita e la creazione della logonimia.

La cognizione e la classificazione: modelli cognitivi.

La trasmissione tecnologica e lessico-semantica: le rivoluzioni pacifiche contro la teoria delle catastrofi.

 

Bibliografia di base:

1-2 G.R. Cardona, Introduzione all’etnolinguistica, Laterza, Bari. G.R. Cardona, I sei lati del mondo, Laterza, bari 1988, G.R. Cardona, I linguaggi del sapere, Laterza, Bari, 1990.

3. appunti delle lezioni.

4. G. Barsanti La scala, la mappa e l’albero, Firenze, 1992 (parti). J.B. Trumper La pertinence des événements naturals catastrophiques (dispensa).

 

 

ETNOLOGIA

Docente: Vito Teti

III e IV periodo

Parte istituzionale

Storia dell’etnologia. Etnologia, antropologia e demologia. Le letterature popolari. L’antropologia della letteratura; Antropologie e letterature.

 

Bibliografia

U. Fabietti, Storia dell3antropologia, Bologna, Zanichelli, 1992

B. Bernardi, Uomo , cultura e socuetà, Angeli, Milano, 1978

 

Parte monografica

Antropologia, viaggio e letteratura

 

Bibliografia

Levi-Strauss C., Tristi tropici,  Milano, CDE, 1986

Leiris, M., L’Africa fantasma, Milano, Rizzoli, 1984

Malinowski, B., Giornale di un antropologo,  Roma, Armando, 1995

Vittorini E.,  Conversazione in Sicilia, Milano, Rizzoli, 1984

Alvaro C., Itinerario italianio, Bompiani, Milano;Viaggio in Turchia, Bompiani, Milano

 

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Sono previsti seminari, incontri con studiosi e scrittori.

 

 

ETNOLOGIA DELLE CULTURE MEDITERRANEE

Docente: Vito Teti

III e IV periodo

Parte istituzionale

Etnografia dei paesi del Mediterraneo. Etnologia, antropologia e demologia. Rapporto oralità scrittura nelle società tradizionali;

 

Bibliografia

A. M. Cirese, Cultura egemonica e culture subalterne, Palermo, Palumbo, 1973

 

Parte monografica

Sguardo demologico e costruzione dell’identità nel Mezzogiorno d’Italia

 

Zumthor P, La presenza  della voce. Introduzione alla poesia orale, Bologna, Il Mulino, 1984

AA.VV. L’acqua di Gangà, Qualecultura, Jaca Book, Vibo Valentia, 1990

Vito Teti, a cura di, Mangiare Meridiano, Abramo, Catanzaro,2001

Dispense a cura del docente con testi di folkloristi calabresi, tra cui  Vincenzo Padula, Vincenzo Dorsa, Apollo Lumini, Luigi Bruzzano, Giovambattista Marzano, Giovanni De Giacomo, Pasquale Rossi, Raffaele Lombardi Satriani e Raffaele Corso

 

Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel corso delle lezioni. Sono previsti seminari, incontri con studiosi e scrittori.

 

 

ETNOMUSICOLOGIA

Docente: Giorgio Adamo

I e II periodo

I modulo (I periodo, 4 crediti)

 

Introduzione allo studio delle culture musicali folkloriche ed extraeuropee

 

Il corso si propone di fornire una introduzione ai metodi e alle tecniche della ricerca etnomusicologica. Particolare rilievo sarà dato all’esperienza dell’antropologia della musica in America e al concetto di ‘cultura musicale’ maturato in ambito italiano. Saranno utilizzati materiali sonori e audiovisivi relativi a musiche dell’area mediterranea, dell’Africa subsahariana e dell’Asia.

 

Bibliografia:

Alan Merriam, Antropologia della musica, Sellerio, Palermo, 2000

Dispense sui materiali utilizzati nel corso

 

II modulo (II periodo, 4 crediti)

 

Tradizioni musicali in Calabria

N.B.: Il corso richiede una conoscenza di base della teoria e della notazione musicale occidentale.

 

Il corso intende fornire un ampio panorama delle tradizioni vocali e strumentali documentate in Calabria dagli anni Cinquanta a oggi. Sarà dato pari rilievo agli aspetti antropologico-culturali e all’analisi delle forme musicali. Saranno presi in esame documenti sonori e audiovisivi, ivi compreso materiali inediti raccolti sul campo negli ultimi due anni. Sarà inoltre utilizzato sperimentalmente un prototipo di data-base multimediale.

 

Bibliografia:

Dispense sui materiali utilizzati nel corso

 

N.B.: Gli studenti del vecchio ordinamento DAMS che intendono sostenere la seconda annualità devono integrare il programma con una tesina da concordare con il docente.