ECONOMIA POLITICA
II e III periodo
Parte 1 – Nozioni introduttive
Parte 2- Elementi di economia
Parte 3 – New Economy ed
Internet Economics
EDUCAZIONE COMPARATA
Docente: Giuseppe Spadafora
III e IV periodo
Programma del corso.
Democrazia,
educazione Dewey e suo confronto con i problemi attuali della scuola italiana.
Testi
J.
Dewey, Democrazia e educazione, La
Nuova Italia, Firenze, 19992
Elementi di armonia e contrappunto
Docente: Giorgio Sanguinetti
III e IV periodo
I
modulo (4 crediti, III periodo):
La
pratica dell’accompagnamento tra Sette e Ottocento
La
“scienza dell’armonia”, nel senso illuministico di Rameau e più tardi
positivistico dei teorici tedeschi del XIX secolo, non sostituì mai
completamente la pratica empirica basata sulla tradizione del basso continuo,
che anzi continuò a costituire la base per lo studio della composizione. Questo
corso offre i principi fondamentali della pratica dell’accompagnamento, con
particolare attenzione alla tradizione napoletana del partimento, considerati
tanto sotto l’aspetto storico quanto sotto quello della realizzazione pratica.
II
modulo (4 crediti, IV periodo):
Forme
musicali nell’opera italiana
Scopo
del corso è di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere e analizzare
le strutture musicali nell’opera italiana del XVIII e XIX secolo. Saranno
trattati aspetti riguardanti il rapporto tra la versificazione e la melodia, la
frase musicale, le forme musicali e le convenzioni di genere e le relazioni
tonali.
La
bibliografia sarà fornita all’inizio del corso
EPIGRAFIA GRECA
Docente: Giovanna De Sensi Sestito
II periodo
Origine e fondamenti della
disciplina. La scrittura greca e la sua evoluzione. Le iscrizioni greche:
tecniche, contenuti, corpora.
Alcune
ore saranno dedicate ad esercitazioni di lettura, traduzione e commento di
testi epigrafici provenienti dalle diverse aree del mondo greco a cura della
dott. Maria Intrieri.
Bibliografia:
G.
KLAFFENBACH Epigrafia greca,La Nuova
Italia ed., Firenze, 1978.
Una
dispensa contenente una silloge dei testi antichi e la bibliografia ad essi
relativa sarà fornita nel corso delle lezioni.
La
frequenza ad un modulo di Storia greca è propedeutica all’esame di Epigrafia
greca. La conoscenza del greco è indispensabile.
Per gli studenti del vecchio ordinamento saranno tenuti
cicli di seminari su aspetti istituzionali e su specifici testi epigrafici con
calendario da fissare.
EPIGRAFIA LATINA
Docente: Antonio Zumbo.
II e III periodo
Modulo I: Secondo periodo didattico.
Introduzione
all’epigrafia latina: 1) L'epigrafia come scienza dell'antichità: cenni sugli
studi di epigrafia, sulle principali raccolte epigrafiche e altri strumenti di
lavoro dell'epigrafista: metodo e problemi nello studio delle iscrizioni in
lingua latina. 2) Propedeutica epigrafica: l'alfabeto latino, la scrittura, lo
stile dei testi epigrafici. 3) L'onomastica latina. Nomi e titolatura
imperiale. Le carriere. 4) Le diverse classi d'iscrizioni.
Bibliografia
A scelta uno
dei seguenti manuali: I. CALABI LIMENTANI, Epigrafia
latina, Milano 19914. A.
CALDERINI, Epigrafia, Torino 1974. G.
SUSINI, Epigrafia Romana, Roma 1982.
Lettura delle
parti indicate a lezione dei volumi: L. CRACCO RUGGINI (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti,
Bologna 2000; DI STEFANO MANZELLA, Mestiere
di epigrafista. Guida alla schedatura del materiale epigrafico lapideo,
Roma 1987; F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e
il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari 1992.
Modulo II: Terzo periodo didattico.
La
città di Roma in età imperiale: istituzioni, società, politica ed economia
attraverso le fonti epigrafiche.
Bibliografia
A. GIARDINA, A.
SCHIAVONE (a cura di), Storia di Roma
(edizione in volume unico), Torino 1999; E. LO CASCIO (a cura di), Roma metropoli preindustriale, Roma
2000.
Fotocopie dei testi epigrafici ed ulteriori indicazioni
bibliografiche saranno messe a disposizione durante il corso.
Seminari
Un seminario di
preparazione precederà la visita ad un lapidario.
N.B. La frequenza di un corso di Storia Romana é
propedeutica all'esame di Epigrafia Latina. La conoscenza della lingua latina è
indispensabile.
EPISTEMOLOGIA
DELLE SCIENZE UMANE
Docente: Romolo Perrotta
I e II periodo
Vecchio ordinamento
Titoli
Parte metodologica ed introduttiva:
È possibile
un’epistemologia delle “scienze umane”?
Parte seminariale:
Introduzione al
pensiero di Martin Heidegger. Essere e
tempo (1927)
Parte
metodologica
Questa sezione del corso è concepita come un’introduzione
ai problemi gnoseologici e teoretici delle cosiddette “scienze umane“,
indagandone lo statuto e le pretese nonché le relazioni e le differenze con le
cosiddette “scienze esatte”. Essa è destinata in particolar modo agli studenti
iscritti ai primi anni del corso di laurea in filosofia.
Parte
seminariale
75 anni dopo la pubblicazione di Essere e tempo, le questioni metodologiche e teoretiche poste da
Heidegger restano non soltanto di grande attualità, ma quali linee-guida
imprescindibili per comprendere la filosofia del ’900 e le prospettive da
questa dischiuse.
Obiettivo di questa sezione del corso è di raggiungere
una conoscenza approfondita del testo (scandagliandone il retroterra
storicistico e fenomenologico, apprendendone il lessico, comprendendone la
struttura ed il contenuto, individuandone gli elementi dispieganti la
riflessione successiva) e, partendo da questa, di favorire ripetute occasioni
di confronto seminariale fra gli studenti.
Bibliografia
Per la parte metodologica generale sono indispensabili la
partecipazione alle lezioni e gli appunti da queste desunte.
Per la sezione seminariale i testi sono:
F. Volpi (a c. di), Guida
a Heidegger, Laterza, Roma-Bari, 1998.
M. Heidegger, Essere
e tempo, Utet, Torino 1969.
A. Fabris, Essere e tempo di Heidegger. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 2000.
Modalità di
svolgimento dell’esame:
1. Per gli studenti iscritti per la prima volta a questo
corso sarà determinante partecipare alle lezioni introduttive metodologiche
generali e raggiungere gli obiettivi previsti dalla sezione monografica.
2. Gli studenti biennalisti sono tenuti ad approfondire
in maniera particolare (dunque a relazionare su) uno dei temi della sezione
monografica.
I biennalisti, a proprio piacimento, possono ritenersi
dispensati dal frequentare le sezione metodologica generale.
I modulo (corso di base del nuovo ordinamento)
Titolo
È possibile
un’epistemologia delle “scienze umane”?
Presentazione
del corso
Questo corso è concepito come un’introduzione ai problemi
gnoseologici e teoretici delle cosiddette “scienze umane“, indagandone lo
statuto e le pretese nonché le relazioni e le differenze con le cosiddette
“scienze esatte”. Esso è destinato in particolar modo agli studenti iscritti al
primo e al secondo anno del corso di laurea in filosofia.
Bibliografia
Sono indispensabili gli appunti desunti dalle lezioni.
Modalità di
svolgimento dell’esame:
Per l’acquisizione dei crediti è determinante partecipare
alle lezioni.
II modulo
(corso caratterizzante del nuovo ordinamento)
Titolo
Introduzione al
pensiero di Martin Heidegger. Essere e
tempo (1927)
Presentazione
del corso
75 anni dopo la pubblicazione di Essere e tempo, le questioni metodologiche e teoretiche poste da
Heidegger restano non soltanto di grande attualità, ma quali linee-guida
imprescindibili per comprendere la filosofia del ’900 e le prospettive da
questa dischiuse.
Obiettivo di questo corso è di raggiungere una conoscenza
approfondita del testo (scandagliandone il retroterra storicistico e
fenomenologico, apprendendone il lessico, comprendendone la struttura ed il
contenuto, individuandone gli elementi dispieganti la riflessione successiva)
e, partendo da questa, di favorire ripetute occasioni di confronto seminariale
fra gli studenti.
Bibliografia
F. Volpi (a c. di), Guida
a Heidegger, Laterza, Roma-Bari, 1998.
M. Heidegger, Essere
e tempo, Utet, Torino 1969.
A. Fabris, Essere e tempo di Heidegger. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 2000.
Modalità di
svolgimento dell’esame:
Per l’acquisizione dei crediti sarà determinante
partecipare alle lezioni e ai seminari.
Docente: Francesco Garritano
III e IV periodo
Titolo
del Corso: Limiti dell’interpretazione
e della comprensione.
Il corso diviso in due parti ha
un duplice obiettivo: delineare cosa si intenda per ermeneutica, tracciandone
un profilo storico-teorico; evidenziare l’impossibilità di sfuggire
all’ermeneutica in quanto interpretazione e comprensione, modalità che
attestano la posizione dell’uomo nel mondo. Per questo secondo aspetto si
procederà da Martin Heidegger e dall’analitica esistenziale, fissando, in
ispecie, l’attenzione sul circolo ermeneutico.
La seconda parte è orientata ad
esaminare la questione dell’alterità, ossia il rapporto che il soggetto
intrattiene con la differenza nella parola. Da un lato si osserverà quanto
asserisce Hans Georg Gadamer, che fa del dialogo, di matrice
socratico-platonica, il luogo proprio della comprensione e del vincolo civile.
Dall’altro ci si soffermerà sul pensiero di Jacques Derrida, il quale evidenzia
come la comprensione possa corrispondere al fraintendimento, alla misconoscenza
dell’altro, al punto che la comprensione ha luogo nel divenire dell’intenzione.
A questa posizione teorica si avvicina Jean-Luc Nancy allorché teorizza,
commentando Platone, Heidegger e Gadamer, che la comprensione non è accordo, ma
incontro fra le singole voci, divise, distinte, finite.
Parte propedeutica (32 ore): Problemi storici e
teorici dell’ermeneutica.
Testi:
J. Bleicher, L’ermeneutica
contemporanea, tr. it. di S. Sabattini, Il Mulino, Bologna 1986.
M. Heidegger, Essere
e tempo, tr. it. di P. Chiodi, Longanesi, Milano 1978 (§§ 28, 29, 30, 31,
32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44).
Parte monografica (32 ore): Dialogo e/o Soliloquio.
Testi:
J. Derrida, La
voce e il fenomeno, a c. di G. Dalmasso, Jaca Book, Milano 19972.
H. G. Gadamer, Verità
e metodo, a c. di G. Vattimo, Bompiani, Milano 1983 (Introduzione, Prefazione alla
seconda edizione, Dall’ermeneutica
all’ontologia).
J.-L. Nancy, La
partizione delle voci, tr. it. di A. Folin, Il Poligrafo, Padova 1993.
ESTETICA
Docente: Romeo Bufalo
II e III periodo
Modulo
(32 ore, 4 crediti):
Istituzioni di Estetica
(Il modulo è caratterizzante per la Laurea in Filosofia e
per quella in Scienze della Comunicazione).
Il modulo è rivolto agli
studenti del vecchio e del nuovo ordinamento. Esso si articola in una parte
‘generale’ ed in una ‘applicativa’.
Nel corso della prima (16 ore) saranno presentati,
nel loro contesto storico e nella loro valenza teorica, i concetti di poiesis e di mimesis, dalla loro nascita nel mondo antico alle loro trasformazioni
nell’epoca moderna. Successivamente verranno introdotte e discusse alcune
coppie di categorie che hanno variamente segnato la nascita dell’Estetica
moderna: piacere/bellezza, genio/gusto,
metafora/simbolo. In particolare, verranno trattati i seguenti argomenti:
Nella parte applicativa del modulo (16 ore) si
cercherà di mostrare in che modo le categorie suddette costituiscano
l’intelaiatura concettuale di due testi classici del pensiero filosofico ed
estetico moderno quali la Critica del
giudizio di Kant e l’Estetica di
Hegel.
Testi:
a) E. Franzini, M. Mazzocut-Mis, Estetica, B. Mondatori, Milano, 1997
b) Kant, Critica della facoltà di giudizio, tr. it. a cura di E. Garroni e
M. Hohenegger, Einaudi, Torino, 1999 (‘Introduzione’, ‘Analitica del bello’,
‘Analitica del sublime’)
c) G.F.W. Hegel, Estetica, tr. it. a cura di N. Merker,
Einaudi, Torino, 1998 (alcune Sezioni).
Per gli studenti di filosofia del vecchio
ordinamento (2, 3 e 4 anno), per i quali è previsto un corso di 64 ore (=2
moduli del nuovo ordinamento), il programma prosegue con un secondo modulo di
approfondimento del tema del piacere.
In particolare, sul piano storiografico verrà ricostruita la linea che mette in
relazione piacere, gusto e bellezza. Sul piano teoretico
verrà invece discussa quella forma specifica di piacere che è data dal comico.
Testi:
R. Bufalo, Piacere
e bellezza, Rubettino, Soneria Mannelli, 2000
R. Bufalo (a cura di), Il comico tra estetica e filosofia, Luciano, Napoli, 2001
Per gli studenti del DAMS, Lingue e Lettere
Un modulo
di 32 ore(=4 CFU) sarà svolto, nel 1^ Periodo (8 ottobre- 1 dicembre) e sarà
rivolto agli studenti del DAMS, Lingue e Lettere.
Il modulo
si articolerà in due parti. Nella prima verranno presentati i principali
problemi di carattere storiografico e teorico relativi alla nascita ed allo
statuto teorico della disciplina.
La
seconda Parte si articolerà, a sua volta, in due momenti. Il primo di essi sarà
dedicato all’analisi dell’idea di gusto nell’Età moderna ed alla
molteplicità di nessi cui storicamente essa ha dato vita (genio/gusto,
gusto/bellezza, gusto/conoscenza). Nel secondo momento saranno discusi, in
relazione al gusto, alcuni problemi relativi al fare artistico, ossia
alla specificità poetica del’opera d’arte.
Testi:
M.
Modica,Che cos’è l’estetica, Editori Riuniti, Roma, 1987
L.
Russo(a cura di), Il Gusto. Storia di un’idea estetica, Aesthetica,
Palermo, 2000
A.Trione,
L’ordine necesaio, Il Melangolo, Genova, 2001.
Per gli
studenti del vecchio ordinamento (2,3 2 e 4 anno) è previsto un secondo Modulo
che si svolgerà nel terzo Periodo, il cui programma ed i cui testi
d’esame, coincidono con quello
sopraindicato per gli studenti del vecchio ordinamento di Filosofia
(approfondimento del tema del piacere sui testi. Piacere e bellezza,
Rubbetino, 2001 e Il comico tra estetica e filosofia, Luciano, 2001).
Docente: Silvja Vizzardelli
III e IV periodo
I Modulo (32 ore) pari a 4 crediti)
Musica
e metafisica
Testi:
- H.Bergson, Introduzione alla metafisica, in H.
Bergson, Il pensiero e il movimento, Milano. Bompiani. 2000, pp.
149-189.
- V. Janké1évitch, La musica e l'ineffabile, Milano,
Bompiani, 1998.
II Modulo (32 ore pari a 4 crediti)
Filosofia
e musica stazionaria
Testi:
- V. Jankélévitch, Henri
Bergson, Brescia, Morcelliana., 1991.
.. V Jankélévitch, Debussy e il mistero, Bologna,
Il Mulino, 1991.
Fra i testi di appoggio per entrambi i corsi consig1iamo:
- G. Guanti, Estetica musicale, Milano, La Nuova
Italia, 1999.
- E. Lisciani-Petrini, L'apparenza e le forme.
Filosofia e musica in V. Jankélévitch, Napoli, Tempi moderni, 1991.
- AA. VV., L’esperienza musicale. Teoria e storia
della ricezione, a cura di G. Borio e M. Garda, EDT Musica, Torino, 1989.
ETICA DELLA COMUNICAZIONE
Docente: Paolo VIRNO
I e II periodo
Il Corso consiste in un
Modulo istituzionale ed un Modulo monografico, per un totale di 64 ore.
Modulo istituzionale (32 ore):
I periodo
Concetti fondamentali
dell’etica della comunicazione. Enunciati performativi e carattere rituale del linguaggio umano.
Articolazione
del modulo (ogni unità è di 2 ore):
Prima parte (16
ore):
1.
Presentazione
della disciplina. Differenza tra ‘etica’ e ‘morale’. La retorica come
prima forma di “etica della
comunicazione”
2.
Linguisticità
dell’ethos (carattere linguistico-comunicativo delle abitudini condivise, dei
doveri, degli affetti) e eticità del linguaggio (implicazioni morali insite in
qualsiasi enunciazione, anche in quelle soltanto descrittive).
3.
Etica
e limiti del linguaggio: la Conferenza sull’etica di Wittgenstein.
4.
La
soggettività umana nella lingua. I. Benveniste: i deittici
5.
La
soggettività umana nella lingua. II. Benveniste: la temporalità
6.
La
soggettività umana nella lingua. III. Benveniste: teoria dell’enunciazione. Ciò
che si dice/il fatto di prendere la parola.
7.
Enunciati
performativi. Austin.
8.
Diritto
e ritualità nei performativi.
Seconda parte (16 ore):
1.
La
parola religiosa come performativo. Giuramento, benedizione, maledizione,
confessione, preghiera ecc.
2.
Ancora
sulla parola religiosa Van der Leeuw.
3.
La
nozione di “performativo assoluto”: “Io parlo”.
4.
La
comunicazione fatica: prendere contatto con l’altro.
5.
Etica
e modalità: reale, possibile, necessario.
6.
Discorsi
ipotetici, discorsi controfattuali.
7.
Le
forme della negazione.
8.
Linguaggio
e identità personale. Il principio di individuazione.
Testi d’esame:
J. L. Austin, Enunciati performativi, in Id. Saggi
filosofici, Guerini e Associati, Milano 1990, pp.221-36. Questo testo sarà
disponibile in fotocopia.
E. Benveniste, Problemi di linguistica generale I
(limitatamente alla sezione “L’uomo nella lingua”, pp. 269-343), Il Saggiatore,
Milano 1971 (ristampato).
L. Wittgenstein, Conferenza sull’etica, in Id., Lezioni
e conversazioni (pp. 5-18), Adelphi, Milano 1967 (ristampato, anche in
edizione economica Bompiani)
G. van der Leeuw, Fenomenologia della religione
(limitatamente ai §§58-64, pp. 316-347, sulla parola nel rito religioso),
Bollati Boringhieri, Torino 1975 (ristampato). Questo testo sarà disponibile in
fotocopia.
P. Virno, Un dedalo di parole. Per una analisi
linguistica della metropoli, in AaVv, La città senza luoghi (pp.
61-89) , Costa & Nolan, Genova 1990. Questo testo sarà disponibile in
fotocopia.
Modulo monografico (32 ore): II
periodo
Forme di vita e giochi
linguistici nelle Ricerche
filosofiche di L. Wittgenstein.
Testi di esame:
L. Wittgenstein, Ricerche
filosofiche, Einaudi, Torino 2000.
A.J.P. Kenny, Wittgenstein,
Bollati Boringhieri, Torino 1996.
ETICA SOCIALE
Docente: Pio Colonnello
I periodo
Etica e
responsabilità. Profili e itinerari dell’etica sociale. Questioni relative ai
fondamenti e al metodo. Il dovere verso il futuro. Il bene, il dover essere e
l’essere: la teoria della responsabilità. Critica dell’utopia.
Testi
H.
Jonas, Il principio responsabilità,
Ed. Einaudi.
Nel
corso delle lezioni saranno indicati i testi critici e la letteratura
secondaria.
Docente: John Trumper
I e II periodo
I
periodo - 4 crediti
II
periodo - 4 crediti
Il
corso consiste delle seguenti parti:
Lingua
come ”segno”, come “modello di realtà”-iconicità. ideofonia, onomatopea,
dizionari-compendi.
Vivere
lo spazio: il “modello corporeo” e il continuo naturale.
La
nascita e la creazione della logonimia.
La
cognizione e la classificazione: modelli cognitivi.
La
trasmissione tecnologica e lessico-semantica: le rivoluzioni pacifiche contro
la teoria delle catastrofi.
Bibliografia
di base:
1-2
G.R. Cardona, Introduzione
all’etnolinguistica, Laterza, Bari. G.R. Cardona, I sei lati del mondo, Laterza, bari 1988, G.R. Cardona, I linguaggi del sapere, Laterza, Bari,
1990.
3.
appunti delle lezioni.
4.
G. Barsanti La scala, la mappa e l’albero,
Firenze, 1992 (parti). J.B. Trumper La pertinence des
événements naturals catastrophiques (dispensa).
ETNOLOGIA
Docente: Vito Teti
III e IV periodo
Parte istituzionale
Storia dell’etnologia. Etnologia, antropologia e
demologia. Le letterature popolari. L’antropologia della letteratura;
Antropologie e letterature.
Bibliografia
U. Fabietti, Storia dell3antropologia, Bologna,
Zanichelli, 1992
B. Bernardi, Uomo , cultura e socuetà, Angeli,
Milano, 1978
Parte monografica
Antropologia, viaggio e letteratura
Bibliografia
Levi-Strauss C., Tristi tropici, Milano, CDE, 1986
Leiris, M., L’Africa fantasma, Milano, Rizzoli,
1984
Malinowski, B., Giornale di un antropologo, Roma, Armando, 1995
Vittorini E., Conversazione in Sicilia, Milano, Rizzoli, 1984
Alvaro C., Itinerario italianio, Bompiani, Milano;Viaggio
in Turchia, Bompiani, Milano
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel
corso delle lezioni. Sono previsti seminari, incontri con studiosi e scrittori.
ETNOLOGIA
DELLE CULTURE MEDITERRANEE
Docente: Vito Teti
III e IV periodo
Parte istituzionale
Etnografia dei paesi del Mediterraneo. Etnologia,
antropologia e demologia. Rapporto oralità scrittura nelle società
tradizionali;
Bibliografia
A. M. Cirese, Cultura egemonica e culture subalterne, Palermo,
Palumbo, 1973
Parte monografica
Sguardo demologico e costruzione dell’identità nel
Mezzogiorno d’Italia
Zumthor P, La presenza della voce. Introduzione alla poesia orale, Bologna,
Il Mulino, 1984
AA.VV. L’acqua di Gangà, Qualecultura, Jaca Book,
Vibo Valentia, 1990
Vito Teti, a cura di, Mangiare Meridiano, Abramo,
Catanzaro,2001
Dispense a cura del docente con testi di folkloristi
calabresi, tra cui Vincenzo Padula,
Vincenzo Dorsa, Apollo Lumini, Luigi Bruzzano, Giovambattista Marzano, Giovanni
De Giacomo, Pasquale Rossi, Raffaele Lombardi Satriani e Raffaele Corso
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite nel
corso delle lezioni. Sono previsti seminari, incontri con studiosi e scrittori.
ETNOMUSICOLOGIA
Docente: Giorgio Adamo
I e II periodo
I modulo
(I periodo, 4 crediti)
Introduzione
allo studio delle culture musicali folkloriche ed extraeuropee
Il
corso si propone di fornire una introduzione ai metodi e alle tecniche della
ricerca etnomusicologica. Particolare rilievo sarà dato all’esperienza
dell’antropologia della musica in America e al concetto di ‘cultura musicale’
maturato in ambito italiano. Saranno utilizzati materiali sonori e audiovisivi
relativi a musiche dell’area mediterranea, dell’Africa subsahariana e
dell’Asia.
Bibliografia:
Alan Merriam, Antropologia della musica, Sellerio, Palermo, 2000
Dispense
sui materiali utilizzati nel corso
II
modulo (II periodo, 4 crediti)
Tradizioni
musicali in Calabria
N.B.: Il
corso richiede una conoscenza di base della teoria e della notazione musicale
occidentale.
Il
corso intende fornire un ampio panorama delle tradizioni vocali e strumentali
documentate in Calabria dagli anni Cinquanta a oggi. Sarà dato pari rilievo
agli aspetti antropologico-culturali e all’analisi delle forme musicali.
Saranno presi in esame documenti sonori e audiovisivi, ivi compreso materiali
inediti raccolti sul campo negli ultimi due anni. Sarà inoltre utilizzato
sperimentalmente un prototipo di data-base multimediale.
Bibliografia:
Dispense
sui materiali utilizzati nel corso
N.B.: Gli
studenti del vecchio ordinamento DAMS che intendono sostenere la seconda
annualità devono integrare il programma con una tesina da concordare con il
docente.