FENOMENOLOGIA DEGLI STILI

Docente: Barbara Agosti

III e IV periodo

 

La scelta di costruire il corso di quest'anno, in cui l'insegnamento di Letteratur artistica mutua da quello di Fenomenologia degli stili, intorno al filo conduttore della figura e dell'attività di Michelangelo deriva dall'eccezionale valore formativo che riveste misurarsi con l'opera del maestro e con la tradizione storiografica che lo riguarda. Il confronto con Michelangelo permette infatti, per la statura dell'artista, e per la sua longevità (Caprese 1475-Roma 1564), di attraversare alcuni fra i più significativi sviluppi della cultura artistica in Italia fra Quattro e Cinquecento.

 

MODULO I (terzo periodo)

Arti e lettere tra la Firenze di Lorenzo il Magnifico e la Roma dei papi medicei

 

Seguire, alla luce dei più autorevoli studi in merito, i principali momenti dell'attività del maestro e della sua fama, fino alla metà degli anni venti del Cinquecento, significa al contempo affrontare orientamenti e snodi critici fondamentali della civiltà umanistica e rinascimentale d'Italia (il rapporto con l'antico, il confronto tra arti e lettere, lo statuto sociale dell'artista...), dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico, attraverso i rivolgimenti politici della storia fiorentina, fino alla Roma di Clemente VII alla vigilia del Sacco. Si tratta di un argomento che, in parallelo, offre la possibilità di considerare e capire l'ampio ventaglio di fonti utili alla ricostruzione ed alla comprensione dei fatti storico-artistici (testimonianze documentarie, pagine illustri della letteratura artistica, testi di carattere poetico e letterario, epistolari).

 

La preparazione alla prova di verifica consisterà 1) nella conoscenza dei testi discussi durante le lezioni e raccolti in una dispensa disponibile al principio del corso, e nel seguente programma di letture:

2) M. Hirst, schede numero 12 (Battaglia dei centauri) e 17 (Madonna della scala), in Il giardino di San Marco. Maestri e compagni del giovane Michelangelo, catalogo della mostra, a cura di P. Barocchi, Milano 1992, Silvana Editoriale, pp.52-62 e 86-89.

3) C.Elam, Il giardino delle sculture di Lorenzo de' Medici, in   Il giardino di San Marco. Maestri e compagni del giovane Michelangelo, catalogo della mostra, a cura di P. Barocchi, Milano 1992, Silvana Editoriale, pp.159-170.

4) M.Hirst - J.Dunkerton, Michelangelo giovane, Modena 1997, Franco Cosimo Panini, pp.1-78.

5) A.Conti,  Michelangelo e la pittura a fresco. Tecnica e conservazione della Volta Sistina, Firenze 1986, La casa Usher, pp.105-134.

6)J. Wilde, Michelangelo. Six lectures, Oxford 1978, Clarendon Press, pp.85-113 (questo capitolo si troverà raccolto nella dispensa tradotto in italiano).

7) F.Rico, Il segno dell' Umanesimo, Torino 1998, Einaudi..

 

Ulteriori suggerimenti bibliografici verranno forniti durante le lezioni.

 

MODULO II (quarto periodo)

Sulle prime biografie di Michelangelo

 

La seconda parte del corso intende concentrarsi sulla tradizione delle biografie del maestro composte mentre egli era in vita, un fenomeno eccezionale nel panorama della letteratura artistica del XVI secolo, a partire dalla Vita che gli dedicò Paolo Giovio verso la metà degli anni venti del Cinquecento, dai suoi problemi di contesto e di interpretazione. Le lezioni proveranno poi a ripercorrere, considerando altre importanti testimonianze sulla personalità artistica del Buonarroti (per esempio il Carteggio michelangiolesco, i Dialogi danteschi di Donato Giannotti, la Lezzione sulla maggioranza delle arti di Benedetto Varchi) alcuni motivi e specificità storiografiche e critiche della prima Vita vasariana di Michelangelo (1550); il rapporto polemico che con questa intrattenne la biografia "ufficiale"del maestro pubblicata da Ascanio Condivi nel 1553; la diversa tessitura e il diverso significato propri alla biografia di Michelangelo, ormai scomparso, nelle Vite vasariane del 1568.

 

La preparazione alla prova di verifica consisterà 1) nella conoscenza dei testi discussi durante le lezioni e raccolti nella dispensa relativa al modulo II, e nel seguente programma di letture:

2)L'opera completa di Michelangelo pittore, a cura di S. Quasimodo e E.Camesasca, (Classici dell'Arte Rizzoli), Milano 1966.

3) L'opera completa di Michelangelo scultore, a cura di U.Baldini, (Classici dell'Arte Rizzoli), Milano 1973.

4) A.Conti,  Michelangelo e la pittura a fresco. Tecnica e conservazione della Volta Sistina, Firenze 1986, La casa Usher, pp.105-134.

5) P.Barocchi, Michelangelo tra le due redazioni delle 'Vite' vasariane (1550-1568), in P. Barocchi, Studi vasariani, Torino 1984, Einaudi, pp.35-52.

6)G. Spini, Politicità di Michelangelo, in Michelangelo politico e altri studi sul Rinascimento fiorentino, Milano 1999, Unicopli, pp.7-55.

7)F.Haskell, Michelangelo e qualche suo biografo, in F.Haskell, Arte e linguaggio della politica, Firenze 1978, SPES, pp.165-180.

8)J. Wilde, Michelangelo. Six lectures, Oxford 1978, Clarendon Press, pp.85-113 (questo capitolo si troverà raccolto nella dispensa tradotto in italiano).

 

Ulteriori suggerimenti bibliografici verranno forniti durante le lezioni.

 

 

FILOLOGIA ALBANESE

Docente: Francesco Altimari

II  e III periodo

1° modulo: filologia albanese ore 32

2° modulo: filologia arbëreshe ore: 32

 

Parte istituzionale:

Elementi di storia della lingua e della civiltà albanese. Principali caratteristiche dell'albanese antico: fonologia, morfologia e lessico. Le tradizioni alfabetiche nella letteratura albanese d’Italia, dal XVI al XVIII secolo. Analisi filologica e linguistica dei più antichi testi albanesi e arbëreshë.

 

Corso monografico:

Filologia dei testi a stampa di G. De Rada e di Naim Frashëri

 

Bibliografia  specifica:

e.çabej, "Meshari" i Gjon Buzukut (1555), botim kritik, I e II, Tiranë 1968.

e.çabej, Gjon Buzuku dhe gjuha e  tij, Studime gjuhësore, VI, Prishtinë 1977.

m.sciambra, La "Dottrina Cristiana" Albanese di Luca Matranga. Riproduzione,  trascrizione e commento del Codice Barberini Latino 3454, Città del Vaticano, 1964.

t.osmani, Histori e alfabetit të gjuhës shqipe, Tiranë 1987.

k.ashta, Leksiku historik i gjuhës shqipe, I, Shtëpia Botuese e Universitetit të Shkodrës, Shkodër 1996; k.ashta, Leksiku historik i gjuhës shqipe, II, Botimet Toena, Tiranë, 1998.

sh.demiraj, Gjuha shqipe dhe historia e saj, Tiranë 1988.

I Canti premilosaici (1833-1835). Le prime raccolte poetiche albanesi di Girolamo De Rada.Testo critico, analisi e traduzione italiana a cura di Francesco Altimari, Rubbettino editore 1998.

n.frashëri, Bagëti’ e Bujqësija (i pascoli e i campi). Introduzione , edizione critica, traduzione italiana e concordanza a cura di Francesco Altimari, CEL, Università della Calabria, Rende 1994.

 

Bibliografia  generale:

Un'informativa generale e problematica sulla critica del testo si troverà in G.Contini, Breviario di ecdotica, Milano-Napoli, Riccardo Ricciardi editore, 1986. Tra i manuali "classici" si consigliano P.Maas, Critica del testo, Firenze, Le Monnier, 19803, H.Fränkel, Testo critico e critica del testo, Firenze, Le Monnier, 19832  e G.Pasquali, Storia della tradizione e critica del testo, Milano, Mondadori, 1974, mentre un'utile antologia dei risultati più recenti si può trovare in A.Stussi, La critica del testo, Bologna, Il Mulino, 1985.

 

Seminari propedeutici:.

Dott.ssa Fiorella De Rosa: Esercitazioni di filologia arbëreshe su manoscritti letterari arbëreshë

 

Si raccomanda agli studenti del corso di seguire le lezioni introduttive sull’applicazione della filologia elettronica nell’analisi dei testi letterari nell’ambito del modulo di insegnamento di LINGUISTICA E FILOLOGIA INFORMATICA cha sarà tenuto dal prof. Rocco Distilo.

 

 

FILOLOGIA BIZANTINA

Docente: Anna Maria Ieraci Bio

I e II periodo

Parte istituzionale

Storia della letteratura bizantina dal secolo IV al secolo XV.

 

Testi

F.CONCA-U.CRISCUOLO-R.MAISANO, Bisanzio. Storia e civilt‡, LED, Milano 1994;  N.G.Wilson, Filologi bizantini, Morano, Napoli 1989 (trad. it. dell'ediz. di Londra 1983); N.G.Wilson, Da Bisanzio all'Italia, Edizioni dell'Orso, Alessandria 2000 (trad. it. dell'ediz. di Londra 1992); un testo a scelta fra: F.D÷LGER, La letteratura bizantina, in Storia del Mondo Medievale a cura di J.M.HUSSEY-D.M.NICOL-G.COWAN, (trad. it. dell’ediz. di Cambridge 1966/67), Garzanti, Milano 1978, III, pp.731-787; A.GARZYA, Introduzione alla storia letteraria di Bisanzio, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1970; S.IMPELLIZZERI, La letteratura bizantina, ed. Accademia, Milano 1975.

 

Parte monografica

L'epistolario di  Giuliano imperatore

 

Testi

J. Bidez, L'empereur Julien, I 2 ("CUF"), Paris 1960.

 

Esercitazioni

Saranno svolte a cura della docente esercitazioni sul dodecasillabo bizantino e sul verso politico.

 

Avvertenza

Gli studenti sono tenuti a seguire il corso di lettorato di lingua neogreca tenuto dal dott. G. Korinthios.

Gli studenti che sostengono il secondo esame concorderanno con la docente la parte istituzionale del programma.

 

 

FILOLOGIA GERMANICA

Docente: Carla Morini

II e III periodo

 I anno, 1 modulo II periodo didattico

La filologia germanica. Storia, lingua, cultura e civiltà germanica.

 

Dall’indoeuropeo al germanico. Il germanico dall’origine alle migrazioni delle popolazioni  germaniche. Fonetica, morfologia e lessico. L’alfabeto runico e la civiltà germanica . Origine e classificazione delle lingue germaniche. La conversione al cristianesimo e il passaggio dall’oralità alla scrittura. I primi documenti letterari nelle lingue germaniche. Per grandi linee saranno presentati i metodi, i risultati ed i problemi della linguistica, della tradizione letteraria  e della filologia nel campo delle lingue germaniche.

  

Testi:

N. FRANCOVICH, La filologia germanica, Carocci, Roma 1988.

 

II anno, II modulo III periodo didattico

Dal germanico all’antico inglese.

 

Le popolazioni germaniche in Gran Bretagna. Dal germanico ai dialetti anglosassoni. Fonetica, lessico e grammatica storica. Lineamenti di storia e letteratura anglosassone. La scuola, gli scriptoria e la tradizione scritta. La riforma Benedettina del X secolo e la rinascita culturale. L’invasione scandinava  dell’Inghilterra: influssi culturali, letterari e linguistici. Lettura e analisi filologica di testi in versi e in prosa.

 

Testi:

A.C.BAUGH-T. CABLE, A History of the English Language, Routledge  London 19934, cap. III-IV.

The Middle Ages, ed. W.F. BOLTON, Sphere, London 1986, capp. I-II.

N. FRANCOVICH, L'inglese dalle origini ad  oggi,  Carocci, Roma 1991, capp. I-III.

C. MORINI, Fasi ed effetti dell’interferenza anglo-scandinava, in <<Quaderni di lingue e letterature straniere>>, Palermo 6( 1996), pp. 85-120.

Durante l’anno verrà distribuito e/o segnalato altro materiale didattico.

 

Oppure II anno  III periodo didattico II modulo

Dal germanico all’alto tedesco antico mutua da Storia della lingua tedesca II.

 

 

FILOLOGIA GRECA

Docente: Riccardo Palmisciano

III e IV periodo

 

Per il programma e per ogni altra informazione gli studenti sono pregati di rivolgersi al Corso di Laurea in Lettere.

 

 

FILOLOGIA ITALIANA

Docente: Letterio Cassata

I e II periodo

Mutua da “Storia della lingua italiana”.

 

  1. Parte istituzionale:

Alfredo Stussi, Introduzione agli studi di filologia italiana, Bologna, Il Mulino.

  1. Corso monografico:

Vedi “Storia della lingua italiana”.

 

Per laurearsi con una tesi di filologia italiana è opportuno superare almeno due esami di filologia italiana e uno di storia della lingua italiana.

 

 

FILOLOGIA LATINA

Docente: Raffaele Perrelli

I e II periodo

Parte istituzionale:

Il corso comprende un’introduzione ai metodi e ai problemi della critica testuale. In questa parte si userà come testo di riferimento P. Maas, Critica del testo, traduzione italiana, Firenze (Le Monnier). Del libro sono uscite diverse edizioni: si consiglia la terza edizione, pubblicata nel 1972, o una delle successive ristampe. Per riferimenti ad aspetti particolari, non presenti o non sufficientemente elaborati nel manuale di Maas, e per una visione storica della formazione, dello sviluppo e dell’affermazione del ‘metodo di Lachmann’ si ricorrerà ad altre introduzioni agli aspetti generali della disciplina, che saranno indicate durante il corso.

Relativamente alla parte istituzionale, gli studenti dovranno leggere, commentare e tradurre i seguenti testi:

Orazio, Satire, libro I. Come edizione italiana si consiglia quella curata da M. Labate, Milano, Rizzoli, 1981.

Corso monografico:

Le Elegie di Tibullo: problemi testuali e storico-linguistici.

Come edizione critica, strumento essenziale per seguire lo svolgimento del corso, si consiglia la seconda edizione tibulliana  di Georg Luck, Stutgardiae, Teubner, 1998.

 

II esame: programma da concordare con il docente

 

 

FILOLOGIA ROMANZA

Docente: Rocco Distilo

II periodo

Crediti: 4

 Avviamento alla critica del testo

 

Analisi delle forme letterarie e critica del testo

Ecdotica

Storia della tradizione

Fenomenologia della copia

Interpretazione

Costituzione del testo

 

Esercitazioni e attività seminariali saranno stabilite all’inizio del periodo didattico.

 

Bibliografia di base

 AU. RONCAGLIA, Principi e applicazioni di critica testuale, Bulzoni, Roma 1975

  G. TAVANI, Introduzione alla poesia trobadorica, Japadre, L’Aquila 1983 (pp. I-LXXVIII)

Gli studenti del corso hanno l’autorizzazione da parte dell’autore e l’editore di quest’ultimo volume ad effettuarne fotocopia (rivolgersi al Laboratorio di Filologia informatica).

R. DISTILO, Raimbaut de Vaqueiras: «… si cum Provenzals o fai quant es pojatz», Messina 1996

(le fotocopie saranno diffuse nel corso delle lezioni).

 

Alla fine del trimestre didattico lo studente, a dimostrazione dell’impegno di studio dedicato, presenterà una tesina su argomento concordato col docente. L’elaborazione della tesina può essere sostitutiva di una parte della prova d’esame.

 

 

FILOSOFIA DEI PROCESSI COGNITIVI

Docente: Francesco Ferretti

I e IV periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale e due Seminari monografici, per un totale di 64 ore.

 

Modulo istituzionale (32 ore - I periodo):

La natura del pensiero e l'origine della mente.    

 

La prima parte del modulo, Che cosa significa pensare? (16 ore), ha carattere introduttivo, e presenta i concetti necessari per analizzare il funzionamento dei processi mentali e la natura degli stati intenzionali.

 

1.   Presentazione della disciplina. E’ possibile una scienza della mente? La rivoluzione cognitiva: tra filosofia e ricerca empirica.

2.   Per una filosofia della mente naturalizzata: ragioni o cause? è possibile dar conto della razionalità in termini meccanici? Le scienze dell’artificiale tra mentalismo e antidualismo.

3.   La relazione tra pensiero e comportamento. Spiegare l’agire con l’atteggiamento intenzionale (Dennett). Che cos’è uno stato mentale.

4.   La critica della scienza cognitiva al comportamentismo. Chomsky. Il connessionismo come un comportamentismo tecnologicamente sofisticato

5.   Come è possibile attribuire stati mentali agli altri. Il problema delle altre menti negli esseri umani e negli altri animali.

6.   Cosa c’è dentro la testa? Perché è necessario aprire la scatola nera. Cosa significa dire che gli stati mentali sono nella testa. Putnam: il caso dei gemelli (perché non funziona).

7.   Perché dobbiamo chiamare in causa le rappresentazioni mentali.

8.   Pensiero e linguaggio.

 

La seconda parte del modulo, L’evoluzione della mente (16 ore) ha carattere di approfondimento specifico, ed esamina le modalità di possibile origine dei sistemi intenzionali, ovvero il problema del loro sviluppo a partire da sistemi non intenzionali (la domanda fondamentale è: “dove si pone la linea di demarcazione?”).  Lo sfondo è quello della naturalizzazione, e attorno ad esso si dispongono una serie di problemi e di temi.

 

9.   Come distinguere i sistemi intenzionali? Una questione preventiva: dove porre la linea di demarcazione?

10.   Una vecchia questione: pensiero e linguaggio (perché non è legittimo partire dalla fine). Perché il linguaggio non è un punto di discrimine efficace per distinguere i sistemi intenzionali.

11. PerchÈ studiare la mente da un punto di vista evolutivo? (Contro la metafora del calcolatore promossa dal congitivismo ortodosso).

12. Modelli di evoluzione: dal darwinismo ortodosso alla teoria degli equilibri punteggiati.

13. Continuit‡ versus discontinuit‡ tra pensiero umano e pensiero animale. è legittimo far riferimento alla “specificit‡” della mente umana all’interno di una prospettiva genuinamente naturalistica?

14. Le condizioni prelinguistiche del linguaggio. PerchÈ i processi di comprensione del linguaggio sono processi genericamente cognitivi (piuttosto che specificamente linguistici).

15. Dalla neuroscienza alla vita artificiale.

16.   L’origine della mente. (presentazione dei problemi affrontati nella parte avanzata del corso).

 

Testi d’esame:

(di introduzione generale)

B. Bara, Scienza cognitiva. Un approccio evolutivo alla simulazione della mente.

P. Engel, Filosofia e psicologia, Torino, Einaudi, 2000.

(per la prima parte)

J. Garfield, Ontologia della mente, Bologna, Il Mulino, 1994.

S. Pinker, Come funziona la mente, Milano, Mondadori, 2001.

(per la seconda parte)

D. Dennett, L’idea pericolosa di Darwin, Torino, Boringhieri, 1995.

D. Donald, L’evoluzione della mente, Milano, Garzanti

D. Parisi, Mente, Bologna, Il Mulino, 1999.

 

Seminario monografico (16 ore - IV  periodo):

La mente  evolutiva.            

 

1. Introduzione: intelligenza naturale e intelligenza artificiale. La psicologia evoluzionistica e il suo ruolo nella riflessione contemporanea sulla mente.

2. Movimento e azione. Cosa distingue un atto intenzionale da un semplice riflesso?

3. Ragioni e cause: quale strategia per la spiegazione del comportamento? Naturalizzare l’intenzionalit‡: tentativi in atto e prospettive future.

4. Atomi di pensiero: le origini del contenuto mentale (il contenuto non concettuale e la sua relazione con il contenuto semantico).

5. Sulle precondizioni cognitive del linguaggio: intelligenza simbolica, intelligenza emotiva e intelligenza sociale.

6. Ancora sulle precondizioni cognitive del linguaggio: il pensiero animale.

7. Neuroscienza e linguaggio. La critica al paradigma classico e la coevoluzione di cervello e linguaggio.

8. Menti (sensibilmente) evolute. Cosa significa sostenere che gli esseri umani sono animali culturali?

 

Testi d’esame:

come per il Modulo precedente, in particolare i testi per la seconda parte

 

Seminario monografico (16 ore - IV  periodo):

W.V. Quine e la naturalizzazione dell’epistemologia.     

anche per il corso di Filosofia della scienza (VEDI)

 

In luogo di uno dei seminari lo studente può frequentare il Modulo di Filosofia delle Neuroscienze (VEDI)

 

 

FILOSOFIA DEL DIRITTO

Docente: Gian Pietro Calabrò

II e III periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale ed un Modulo monografico, per un totale di 64 ore.

L’insieme del Corso si pone  l’obiettivo di introdurre gli studenti allo studio del diritto e consentire loro di esperire le tecniche del discorso giuridico  ed appropriarsi in modo critico delle nozioni fondamentali del suo linguaggio. La nozione di diritto che viene analizzata è quella propria degli ordinamenti giuridici degli Stati di diritto costituzionale. Particolare risalto, perciò, sarà dato allo studio della dottrina dei diritti umani, quale paradigma della democrazia pluralistica.

 

Modulo istituzionale (32 ore - II periodo):

Istituzioni di Filosofia del diritto.             

 

Parte generale (16 ore): Elementi fondamentali di teoria generale del diritto.

Presentazione della disciplina.

Il termine “diritto”. Diritto naturale e diritti legali. Norma giuridica. Ordinamento giuridico. Illecito e sanzioni. Fonti del diritto. La legge. Il problema dell’interpretazione.

Le nozioni di Stato, Costituzione, e Democrazia definite secondo il diritto.

 

Parte applicativa (12 ore): Il discorso giuridico.

Caratteristiche generali del discorso giuridico.

Struttura dell’argomentazione giuridica.

Motivazione della decisione pubblica: tra etica e diritto.

 

Parte esemplificativa (4 ore): studio di un caso come esercitazione pratica:

Discussione su una o più sentenze costituzionali sul diritto dell’informazione

 

Modulo monografico (32 ore - III periodo):

Analisi  testuale:

H. KELSEN, L’anima e il diritto, a cura di A. Carrino, Ed. Lavoro, Roma 1989

 

Testi  consigliati :

A. CATANIA, Manuale di teoria generale del diritto, Laterza, Bari-Roma.

G. P. CALABRO’, La galassia dei diritti. Dai diritti dell’Uomo, ai diritti della Persona, Ed. Marco, Lungro-Cosenza.

D. COCCOPALMERIO, Introduzione alla dottrina dello stato, CEDAM, Padova.

Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento sono tenuti alla frequenza di ambedue i moduli.

Gli studenti del nuovo ordinamento sono tenuti alla frequenza del solo modulo istituzionale.

 

 

FILOSOFIA DELLA MENTE

Docente: Felice Cimatti

I e III periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale ed un Modulo monografico, per un totale di 64 ore.

 

Modulo istituzionale (32 ore - I periodo):

Introduzione alle nozioni fondamentali della Filosofia della Mente.    

 

Articolazione del modulo (ogni unità è di 2 ore):

 

Prima parte (16 ore):

1. presentazione della disciplina. Perché la filosofia della mente.

La domanda "cosa è la mente?": mente = o p cervello? - una sostanza specificamente umana: Cartesio, funzionalismo: Putnam, vita artificiale: Parisi; interdisciplinarità;

mente e linguaggio ?, rapporto con la Filosofia del Linguaggio; la mente umana è separabile dal linguaggio?

2. riduzionismo/eliminativismo vs. supervenienza

Intenzionalità e intenzioni; problema dei livelli di spiegazione; modelli della mente

3. mentalismo vs. comportamentismo

Il dibattito Chomsky-Piaget; comportamentismo: primato dell'ambiente sull'interno; mentalismo: azione autonoma dall'interno; innatismo vs. esperienza;

il caso: l'apprendimento del linguaggio; i vincoli percettivi

4. il punto di vista in prima persona

Nagel e il mondo interiore del pipistrello; Chalmers, Searle; l'opposizione fra il punto di vista in prima persona e quello di terza persona; la prospettiva fenomenologica: il vissuto; l'introspezione e il sospetto per l'interno;persona e corpo; come facciamo ad ingannarci?

5. la mente degli animali non umani

mente percettiva e mente linguistica; cos'è un concetto; cos'è una mosca per un ragno; perché le scimmie non disegnano?; comunicazione senza linguaggio; la vita mentale: speranze, desideri e libertà; un polipo può essere ateo?

6. rappresentazioni

nozione di rappresentazione come segno; tipi di rappresentazioni; doppia natura delle rappresentazioni: stanno per qualcosa e sono entità della mente, manipolabili fisicamente; problemi delle rappresentazioni: connessione dell'interno con l'esterno

7. funzionalismo

Funzionalismo come spiegazione materialistica della mente; la mente come programma: mente = software, cervello = hardware; Macchina di Turing; mente = linguaggio?; linguaggio della mente; modularismo

8. connessionismo

reti neurali; assenza di pre-programmazione; primato dell'ambiente; reti che apprendono; fine delle rappresentazioni?; i veicoli di Braitenberg; categorizzazione percettiva

 

Seconda parte (16 ore):

9. la mente come macchina darwiniana

la macchina darwiniana; Edelman; la nozione di rientro; categorizzazione percettiva e funzione motivazionale; la nozione di affordance; contro il dualismo di attivo vs. passivo

10. modelli epigenetici (Vygotskij, Clark)

azione senza 'mente'; l'azione complessa come interazione locale di agenti 'stupidi'; le impalcature della mente; cognizione situata; la mente e l'introiezione del linguaggio esterno; ripensare l'esterno e l'interno

11. modelli biologici della mente

la nozione di affordance; la mente come risuonatore (Gibson); la relazione di risonanza come relazione di coevoluzione fra mente e ambiente; l'a posteriori dell'individuo come a priori della specie

il caso: l'iconicità della mente come introiezione mentale delle strutture dell'ambiente (api, linguaggio)

12. memetica

La nozione di 'meme'; evoluzione biologica ed evoluzione culturale; epidemia delle idee; memi e linguaggio; il meme fra natura e cultura; l'animale umano come naturalmente culturale (Prodi)

13. coscienza

definizioni: coscienza,autocoscienza, attenzione, volontà come azione autonoma

parola equivoche: sé, io

parafrasi intenzionale: i livelli di intenzionalità di Dennett

i casi:  caccia, gioco, inganno, riconoscimento negli specchi, dire bugie, raccontare sé stessi

14. il mito del soggetto e i vari dualismi

il problema dell'homunculus; il modello cartesiano e il dualismo delle sostanze; il cogito come fondamento della mente; l'interazione fra mente e corpo; la mente-conscia-di-Sé di Eccles - la metafora del 'pilota' del corpo; la metafisica nascosta nel linguaggio

15. il modello freudiano

la teoria della mente in l'Io e l'Es (1923); Super Io e linguaggio; il riduzionismo biologista; dal modello archeologico al modello costruttivista

16. coscienza come discorso

mente e linguaggio per Vygotskij; pedagogia linguistica; il modello della coscienza come molteplice: versione di Dennett; non l'Io ma l'"io"; come facciamo ad ingannarci?; linguaggio e libertà

 

Testi d’esame:

P. Thagard, La mente. Introduzione alla scienza cognitiva, Guerini, £ 29.000

D. Gambarara (a cura di), Pensiero e linguaggio. Introduzione alle ricerche contemporanee, La Nuova Italia Scientifica, £ 32.000

 

Modulo monografico (32 ore - III periodo):

Le ragioni della mente e le cause del cervello.                 

 

Se la mente è da considerare una entità del mondo fisico, ossia se è essenzialmente cervello, allora la mente è uguale al cervello. Ma se è cervello allora la mente non serve più. E se siamo solo cervello che fine fanno le entità mentali, ad esempio le speranze, oppure la credenza in parole come "Dio", per non parlare di un'altra questione, la libertà. Se la mente si scioglie nel cervello - ossia in un sistema fisico del tutto inserito nella trama delle cause e degli effetti - in che senso possiamo dirci liberi? La coppia cause/ragioni serve a distinguere, se possibile, l'ambito del cervello da quello della mente, senza però cadere nel dualismo né, peraltro, nel riduzionismo fisicalista (mente=cervello).

 

Testi d’esame:

John McDowell, Mente e mondo, Einaudi, £ 28.000

 

(se disponibile) G. Prodi, Le radici del comportamento morale, Marietti, £ 34.000

oppure, G. Prodi, Gli artifici della ragione, Edizioni del Sole 24ore, £.30.000

 

Più un testo a scelta fra i seguenti:

F. Cimatti, Nel segno del cerchio, Manifestolibri, £ 24.000

F. Cimatti, La mente silenziosa. Come pensano gli animali non umani, Editori Riuniti.

J. Kim, La mente e il mondo fisico, McGrawHill, £ 29.000

L. Wittgenstein, Libro blu e libro marrone, Einaudi, £ 36.000

L. Wittgenstein, Della certezza, Einaudi

 

 

FILOSOFIA DELL’EDUCAZIONE

Docente: Giuseppe Spadafora

I e II periodo

Modulo A

I princìpi della pedagogia generale

 

Il modulo mira a definire i principì epistemologici della ricerca pedagogica attraverso un’analisi storico-teoretica.

 

Testi

F. Cambi, E. Colicchi, M. Muzi, G. Spadafora, Pedagogia generale, La Nuova Italia, Firenze, 2001.

 

Modulo B

Dewey tra autenticità e interpretazione

 

Il pensiero di John Dewey rappresenta ancora uno dei punti fermi della cultura del Novecento. Ma il pensiero del filosofo americano deve essere colto ancora nella sua autenticità. Il corso mira a mettere in rilievo le più recenti interpretazioni del pensiero deweyano rapportate all’autenticità del suo pensiero.

 

Testi

G. Spadafora, Dispensa da distribuire.

L. Hickman, La tecnologia pragmatica di John Dewey, Armando, Roma, 2000.

 

 

FILOSOFIA DELLE NEUROSCIENZE

Docente: Tiziana ZALLA

III periodo

 

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale, per un totale di 32 ore. Va integrato ai fini dell’esame con uno dei moduli di Filosofia della Mente o Filosofia dei Processi cognitivi.

 

Modulo istituzionale (32 ore - III periodo):

La filosofia dalla mente al cervello.           

 

Il modulo è articolato in due parti. Una breve presentazione storica sull’evoluzione delle teorie della mente e del cervello dall’Ottocento a oggi servirà a contestualizzare le teorie e la ricerca odierna nelle neuroscienze. Nella prima parte, a carattere introduttivo e informativo, verranno fornite alcune  nozioni fondamentali di anatomia cerebrale e di neuropsicologia, con particolare attenzione alla relazione tra struttura anatomica e funzione cerebrale.

Nella seconda parte del corso, nell’ambito del dibattito piu generale delle relazioni tra mente e cervello verra trattato la sindrome dell’autismo. Questa malattia, caratterizzata da anomalie genetiche e da alterazioni neurologiche, è oggetto oggi di diverse ipotesi cognitive che cercano di spiegare la sua sintomatologia complessa nei termini di un deficit dell’intenzionalità e delle funzioni esecutive. Queste ipotesi verranno presentate e discusse criticamente adducendo argomenti teorici e empirici.

 

I parte (introduttiva, 16 ore). 

Come funziona il cervello

 

1. Nascita e sviluppo di una scienza della mente. Dalla frenologia alle neuroscienze cognitive: presupposti teorici, metodi di ricerca e risultati empirici.

 

2. Anatomia e organizzazione funzionale del cervello

            I. I sistemi sensoriali: sensazione e percezione

            II. I sistemi motori: i riflessi spinali e il controllo volontario del movimento.

            III. Memoria e apprendimento.

            IV. Emozione e motivazione

            V. Le funzioni cognitive superiori: ragionamento, pianificazione dell’azione e funzioni esecutive.

            VI. Cervello e localizzazione di funzioni cognitive complesse: intenzionalità e coscienza.

 

3. “Visualizzare il cervello in azione”. Nuove tecniche di esplorazione cerebrale: la risonanza magnetica funzionale e la tomografia per emissione di positroni.

 

II parte (applicativa, 16 ore).  

Disturbi cognitivi delle funzioni complesse. Il caso dell’autismo

 

Definizione dell'autismo. Tre livelli di studio della malattia: genetico, neurologico e cognitivo.

Teorie e basi neuronali dell’intenzionalità. Il dibattito teorico e i dati sperimentali nei soggetti sani.

L’autismo come deficit dell’intenzionalità e della Teoria della Mente.

L’autismo come disturbo del controllo dell’azione e delle funzioni esecutive.

L’autismo come deficit delle emozioni.

Esiste une teoria cognitiva unitaria dell’autismo ?

Moduli e precursori cognitivi dell’intenzionalità.

Plausibilità e limiti della localizzazione delle funzioni cognitive complesse.

 

Testi d’esame:

Introduzioni generali:

Ladavas E., Berti A., Neuropsicologia Il Mulino 1999 (Collana Strumenti). L. 38.000

 

Parte prima:

Damasio A. R., L' errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano  Adelphi. L. 50.000

Ledoux J.,  Il cervello emotivo. 1999 Editore Baldini e Castoldi. L. 18.000

 

Parte seconda:

Baron Cohen S., Bolton P.,  Autismo. La conoscenza del problema 1998 Phoenix Edizioni L. 16.000

oppure Frith U., L' autismo. Spiegazione di un enigma, 1998, Laterza. L. 14.000

oppure Baron Cohen S., L’Autismo e la lettura della mente, 1997 Astrolabio-Ubaldini, Roma, L. 32.000.

 

 

FILOSOFIA DELLA SCIENZA

Docente: Daniele Gambarara

III e IV periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale e due seminari monografici, per un totale di 64 ore.

 

Modulo istituzionale (32 ore):

Introduzione alla logica.

 

Il modulo, che si terrà nel III periodo, ha lo scopo di introdurre gli studenti alla teoria e alle tecniche di argomentazione (e di controllo dell’argomentazione) in linguaggio naturale. Al centro del modulo saranno le nozioni di validità e fallacia. Saranno introdotti il calcolo elementare delle classi e il calcolo elementare dei predicati. Si farà infine riferimento alla logica simbolica e alle teorie logiche contemporanee.

 

Testo d’esame:

M. Copi – L. Cohen, Introduzione alla logica, Bologna: Il Mulino.

 

Seminario monografico (16 ore):

Tra logica e filosofia della scienza: Deduzione e induzione

Il seminario si propone di discutere i processi inferenziali che si ritrovano nell’attività scientifica, con particolare riferimento a deduzione e induzione. Saranno esaminati passi di trattazioni scientifiche moderne e contemporanee.

 

Testo d’esame:

Boniolo – Vidali, Filosofia della scienza, Bruno Mondadori.

 

Seminario monografico (16 ore):

W.V. Quine e la naturalizzazione dell’epistemologia

Il Seminario è tenuto con il dott. Francesco Ferretti, e vale anche per il corso di Filosofia dei processi cognitivi

 

1. Introduzione. Pragmatismo e neopositivismo: la convergenza possibile.

2. I due dogmi dell’empirismo.

3. Il modello unitario della conoscenza: dallo stimolo nervoso alla costruzione delle teorie scientifiche.

4. L’ontologia naturalizzata. L’imperscrutabilit‡ del riferimento e relativismo ontologico.

5. Il problema del significato nell’ottica naturalistica: il comportamentismo linguistico di Quine.

6. La traduzione radicale. Il significato stimolo e gli enunciati osservativi.

7. Fisicalismo e teoria della mente.

8. Naturalizzazione e normatività.

 

Testi di riferimento:

Quine W.V.O., (1948), On What There Is, ´Review of Metaphysicsª, 2, pp. 21-38; trad. it., «Su ciÚ che vi Ë», in Il problema del significato, Roma, Ubaldini, 1966, pp. 3-19.

--- (1951), Two Dogmas of Empiricism, ´The Philosophical Reviewª, 60, pp. 20-43; trad. it. «Due dogmi dell’empirismo», in Il problema del significato, Roma, Ubaldini, 1966, pp. 20-44.

--- (1960), Word and Object, Cambridge (Mass.), The MIT Press; trad. it. Parola e Oggetto, Milano, Il Saggiatore, 1996. [pagine scelte].

--- (1969), «Naturalized Epistemology» in Ontological Relativity and Other Essays, NY, Columbia University Press; trad. it. «Epistemologia naturalizzata», in La relativit‡ ontologica e altri saggi, Roma, Armando, 1986, pp. 95-113.

--- (1981) The Natural Theory of Knowledge, trad. it. «La teoria naturale della conoscenza» in Saggi filosofici 1970-1981, Roma, Armando, 1982, pp. 213-224.

 

Letteratura secondaria:

Origgi G. (2000), Introduzione a Quine, Roma-Bari, Laterza.

Pagnini A. (1998), «Il naturalismo in epistemologia», in E. Agazzi – N. Vassallo, Introduzione al naturalismo filosofico contemporaneo, Milano, Franco Angeli, pp. 169-189.

Picardi E. (1997), Variet‡ di naturalismo, ´Lingua e stileª, XXXII, pp. 109-125.

--- (1998), ...

 

 

FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO

Docente: Daniele Gambarara

I e II periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale nel I periodo didattico, e due Seminari monografici nel II (e III) periodo didattico, per un totale di 64 ore.

 

Modulo istituzionale (32 ore):

Istituzioni di Filosofia del linguaggio.

 

Parte generale (16 ore):

1. Linguaggio come facoltà, come conoscenza, come attività. Forme della facoltà simbolica di base. Langue/parole (Saussure) e competence/performance (Chomsky). Le lingue come sistemi.

2. Forme della comunicazione. Soggetti della comunicazione. Da quale conoscenza viene la comunicazione? Quale comunicazione può diventare nuova conoscenza?

3. Teorie comunicative del linguaggio (Saussure, Prieto), e teorie non comunicative del segno (Peirce). Informazione e comunicazione. Tipi di comunicazione e tipi di mente.

4.  Linguaggio e ontologia. Le cose prima delle parole. Quali cose si fanno con le parole?

5. Contesto della comunicazione. Significato e senso. Concetti non linguistici e significati linguistici.

6. Incertezza del destinatario. Monologo e dialogo. Intersoggettività ed eticità della comunicazione verbale.

7. Sistematicità delle lingue. Paradigma e sintagma. Sintassi e semantica. Struttura e ridondanza.

8. Presentazione della disciplina. La Filosofia del linguaggio tra Filosofia prima e Scienze del linguaggio. Il ventaglio delle tendenze attuali e una prospettiva di convergenza.

 

Parte applicativa (16 ore):

La parte applicativa consiste nell’approfondimento delle nozioni esposte, attraverso la lettura e la discussione di testi esemplari che saranno distribuiti durante le lezioni.

 

Testi d’esame:

S. GENSINI (a cura di), Manuale della comunicazione, Roma: Carocci

Da studiare innanzitutto le pp.1-168 (Gensini, Cimatti, Gambarara, Prampolini)

L. FORMIGARI, Il linguaggio: Storia delle teorie, Roma-Bari: Laterza

Da studiare innanzitutto le pp.1-25 e 260-281

 

Seminario monografico (16 ore): Per una definizione di lingua: tra lingue orali e lingue dei segni.

Il seminario si propone di riconsiderare le caratteristiche che sono state proposte come definitorie delle lingue verbali, in particolare alla luce di un confronto fra lingue orali e lingue dei segni, e sarà tenuto in collaborazione col Dott. Tommaso Russo.

La bibliografia sarà fornita all’inizio del seminario (gennaio 2002).

 

Seminario monografico (16 ore): Rileggere Saussure.

Il seminario si propone di rileggere alcuni luoghi e temi della riflessione sul linguaggio e le lingue di F. de Saussure, alla luce di nuovi testi e nuove direzioni interpretative, e sarà tenuto in collaborazione col dott. Felice Cimatti.

 

Testi d’esame:

F. de Saussure, Corso di Linguistica Generale, Roma-Bari: Laterza

Fotocopie di altri testi saussuriani e di articoli pertinenti saranno fornite all’inizio del seminario (febbraio 2002).

 

Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento sono tenuti alla frequenza di ambedue i moduli.

Gli studenti del nuovo ordinamento sono tenuti alla frequenza del solo modulo istituzionale.

 

 

FILOSOFIA DELLA STORIA

Docente: Daniela Falcioni

III e IV periodo

A)  I Modulo

Presentazione del modulo:

 

            Filosofia della storia: un panorama storico. Attraverso alcuni percorsi verranno considerate questioni come le origini, gli sviluppi e i problemi della filosofia della storia.

 

Testi obbligatori:

-         A. Rizzacasa, Filosofia della storia, Temi-Problemi-Prospettive, Borla, Roma 1993;

Un testo da scegliere tra:

-         I. Kant, Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, in: Scritti di storia, politica e diritto, a cura di F. Gonnelli, Laterza, Roma-Bari 1995. Lo studente può scegliere anche altre edizioni;

-         G. W. F. Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia, Vol. I, tr. it. di G. Calogero e C. Fatta, La Nuova Italia,  Firenze 1941 sgg;

-         K. Löwith, Da Hegel a Nietzsche, tr. it. di G. Colli, Einaudi, Torino 2000.

           

II Modulo

Presentazione del modulo:

Dal tramonto delle ideologie allo scontro delle civiltà. Alcune riflessioni sulla storia dopo la Guerra fredda.

 

Testi obbligatori:

-         O. Spengler, Il tramonto dell’Occidente, Guanda, Parma 1999 (le parti trattate verranno comunicate all’inizio del modulo);

-         S. P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000 (si consiglia l’edizione economica della collana

-         “Elefanti”).

 

B) Corso di Filosofia della storia destinato agli studenti che seguono il curruculum previsto dal precedente ordinamento:

 

            Il corso si articola in una parte (a) a carattere istituzionale e in una parte a carattere monografico (b). Con la prima parte si mira a tracciare un panorama storico, attraverso la discussione di alcuni percorsi di filosofia della storia. Nella seconda parte vengono proposte alcune considerazioni sulla storia dopo la fine della Guerra fredda: dal tramonto delle ideologie allo scontro delle civiltà.

 

Programma per l’esame di I annualità:

Testi obbligatori:

- A. Rizzacasa, Filosofia della storia, Temi-Problemi-Prospettive, Borla, Roma 1993;

- O. Spengler, Il tramonto dell’Occidente, Guanda, Parma 1999 (le parte trattate verranno comunicate all’inizio del corso);

- S. P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000 (si consiglia l’edizione economica della collana “Elefanti”);

Un testo da scegliere tra:

- I. Kant, Idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, in: Scritti di storia, politica e diritto, a cura di F. Gonnelli, Laterza, Roma-Bari 1995. Lo studente può scegliere anche altre edizioni.

- G. W. F. Hegel, Lezioni sulla filosofia della storia, Vol. I, tr. it. di G. Calogero e C. Fatta, La Nuova Italia,  Firenze 1941 sgg;

-         K. Löwith, Da Hegel a Nietzsche, tr. it. di G. Colli, Einaudi, Torino 2000.

 

Programma per l’esame di II annualità:

            Il programma d’esame per gli studenti biennalisti non prevede il testo introduttivo di A. Rizzacasa, Filosofia della storia, Temi-Problemi-Prospettive, Borla, Roma 1993. Gli studenti sono invitati a concordare un testo sostitutivo con la docente all’inizio del corso.

 

 

FILOSOFIA DELLE RELIGIONI

Docente: G. Battista Vaccaro

III e IV periodo

 

Religione e filosofia della vita in Francia: Blondel, Bergson, Jankélévitch.

Modulo I:

Figure e problemi della Filosofia della Religione con particolare riferimento alla Filosofia della Vita.

Modulo II:

La Filosofia della Vita.

 

Bibliografia

M. Blondel, L’azione, San Paolo, Parti Quarta e Quinta

H. Bergson, Le due fonti della morale e della religione, Comunità o Laterza

V. Jankélévitch, Trattato delle virtù, Garzanti

   

Gli studenti che sostengono l’esame per la prima volta sono tenuti a seguire un corso propedeutico che avrà come testo di base M. Ravera, Introduzione alla Filosofia della Religione, UTET.

 

Gli studenti che hanno già sostenuto un esame sono tenuti a partecipare ad un seminario di approfondimento con una relazione scritta e orale su un argomento del corso da concordare col docente.

     Il presente programma è valido fino al luglio 2003.

 

 

FILOSOFIA MORALE

Docente: Luigi Olivieri

I periodo

 

1) Parte monografica (I periodo, modulo di 32 ore, 4 crediti):

 

I diritti umani fra morale, politica e antropologia

I diritti umani in prospettiva evolutiva,  fra ineluttabilità della guerra e idea della pace.

 

Testi:

a) (a scelta):

- I. KANT, Risposta alla domanda: cos'è l'illuminismo; Inizio congetturale della storia degli uomini; Sul detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica, Se il genere umano sia in costante progresso verso il meglio  in ID., Scritti di storia, politica e diritto, a cura di F. Gonnelli, Laterza, Roma-Bari 19992, pp. 45-52; 103-118; 123-161; 223-239;

oppure:

- I. KANT, La metafisica dei costumi, a cure di G. Vidari, rev. N. Merker, Laterza, Roma-Bari 1999 (rist.), spec. Parte I (Principi metafisici della dottrina del diritto), pp. 10-51; Parte II (Del diritto pubblico), pp. 139-195;

 

b) - N. BOBBIO, L'età dei diritti, Einaudi, Torino 19973, pp.5-154.

 

2) Parte istituzionale (II Periodo, modulo di 32 ore, 4 crediti):

 

Antropologia e morale: elementi di analisi storica del rapporto

 

La suddetta parte  verrà svolta nell'ambito delle lezioni del corso di ANTROPOLOGIA FILOSOFICA, tenuto dalla prof.  Ines CRISPINI. Al riguardo cfr. il relativo programma.

 

N.B. Gli studenti che seguono l'ordinamento quadriennale e iterano l'esame non sono tenuti alla preparazione della Parte istituzionale e possono concordare con il docente un programma personalizzato.

 

 

FILOSOFIA POLITICA

                Docente: Gian Pietro Calabrò

 III e IV periodo

Il corso si articola:

I modulo

La genesi dello Stato moderno: Marsilio da Padova e Th. Hobbes.

Lo Stato moderno tra autorità e libertà, ordine e violenza, diritto e forza.

 

Analisi testuale:

MARSILIO da PADOVA, Defensor pacis

Th.  HOBBES, Leviatano

 

II modulo

Diritti umani e questioni bioetiche

con esercitazioni su casi-studio a cura della dott.ssa  P. Helzel

 

Testi consigliati:

G.P. CALABRÓ, Valori supremi e legalità costituzionale, Giappichelli ed., Torino.

 P. HELZEL., L’evento  Auschwitz  nella  teoria politica di H. Arendt,  ed.  Marco, Lungro-Cosenza

 

 

FILOSOFIA TEORETICA

Docente: Francesca Bonicalzi

I e II periodo

 

Il Corso consiste in un Modulo istituzionale ed un Modulo monografico, per un totale di 64 ore.

Oggi sembra che le scienze, siano esse scienze esatte o scienze umane, abbiano invaso tutta l’area del sapere, e la filosofia, espropriata di tutti i suoi territori, sembra costretta a esercitare solo la presa di coscienza critica della sua crisi. A fronte di queste posizioni, il corso intende interrogarsi sulla specificità del discorso filosofico - e in particolare della filosofia teoretica - proprio per vagliarne  la peculiarità e  l’attualità nel contesto culturale attuale.

Il modulo istituzionale vuole rispondere  all’interrogativo affrontando i testi che vedono il costituirsi del discorso filosofico nel suo momento genetico, mentre il modulo monografico mette alla prova le categorie della spiegazione filosofica e scientifica, attorno al concetto di causa.

 

Modulo istituzionale (32 ore - I periodo):

Istituzioni di Filosofia teoretica.    

Il modulo costituisce la parte propedeutica-analitica del corso, segnata anche da un forte chiarimento del significato teoretico dei termini.

 

1. La filosofia - La filosofia teoretica- Filosofia e/è teoretica

2. Mito e logos

Linguaggio mitico e linguaggio logico

3. Logos e linguaggio

Linguaggio poetico, linguaggio retorico e linguaggio filosofico

4. Logos e episteme

Razionalità filosofica e razionalità scientifica

 

Testi d’esame:

F. W. Otto, Il mito, Genova, Il Melangolo, 2000.

J.-P Vernant, Ambiguità e rovesciamento. Sulla struttura enigmatica dell’Edipo re in Il mito guida storica e critica, Bari, Laterza, 1976, pp. 73-102.

G. Colli, La nascita della filosofia, Milano, Adelphi, 1985.

Platone, La Repubblica, libro VI,VII, VIII.

F. Bonicalzi, A tempo e luogo. Infanzia e inconscio in Descartes, Milano, Jaca Book, 1998, cap. III.

I. Kant, Prolegomeni ad ogni futura metafisica, Bari, Laterza, 1996.

 

Modulo monografico (32 ore - II periodo):

Percorsi della razionalità.   

Attraverso momenti storici significativi nella riformulazione della razionalità filosofica, nel suo ridefinirsi in relazione alla razionalità scientifica, il modulo intende interrogare le diverse strategie conoscitive della razionalità e il loro metodo di indagine della realtà.

 

1. Il principio di causalità nella spiegazione filosofica

2. Analogia e causalità

3. Il principio di causalità nella spiegazione scientifica

4. Metafore e modelli

 

Testi d’esame:

R. Descartes, Le Meteore, discorso VIII, in Opere, vol 2, Utet, Torino 1994, pp. 555-572.

J.-R. Armogathe - F. Bonicalzi, L’arcobaleno e le sue cause. Sul metodo della spiegazione in Descartes, Bollettino Filosofico, 16, 2000, pp. 82-97.

M. Heidegger , Introduzione alla metafisica, Milano, Mursia, 1984.

 

Gli studenti iscritti al vecchio ordinamento sono tenuti alla frequenza di ambedue i moduli.

Gli studenti del nuovo ordinamento sono tenuti alla frequenza del solo modulo istituzionale.

 

 

FONETICA E FONOLOGIA

Docente: Luciano Romito

I e II periodo

I ANNO - Primo periodo

 

Nel primo periodo verrà svolto la prima sezione che riguarderà la nozione di struttura, il fonema ed i tratti distintivi, l’apparato fonoraticolatorio e nozioni di fisiologia, la fonetica articolatoria, il ruolo della lingua, delle labbra e del velo palatino, la classificazione dei vocoidi e dei contoidi, il concetto di momentanee e continue, la classificazione dalle occlusive alle approssimanti e il continuum fonetico.

 

 

Sempre nel primo periodo verrà svolto il Corso monografico sulla coarticolazione.

In questo corso verranno approfonditi i concetti di contiuun fonico, di fonetica combinatoria, di modificazione dovute al contatto di suoni, quindi assimilazione, dissimilazione, inversione, metatesi e tutti i cambiamenti fonetici, inoltre verrà affrontato il problema della descrizione sia fonetica che fonologica della sillaba.

 

La lista dei testi per ogni singola sezione verranno forniti dal docente in Aula.

 

II ANNO - Secondo periodo

 

Nel secondo periodo verrà svolta la seconda sezione riguardante la Fonetica Acustica. Si affronteranno problemi quali la frequenza, l’ampiezza la lunghezza d’onda e la durata di un suono, l’effetto di risonanza e le frequenze formantiche, la fonetica percettiva, la fisiologia dell’orecchio, il campo di udibilità, le differenze sonore del linguaggio.

 

Il corso monografico verterà su problemi fonologici e sull’applicazione di alcune tecniche fonetiche come l’ananlisi sonografica, l’elettropalatografia e l’analisi aerodinamica. Riguardo la fonologia invece si seguirà il percorso dalla fonologia autosegmentale alla Gouvernement Phonology.

 

La lista dei testi per ogni singola sezione verranno forniti dal docente in Aula.