SCIENZE
DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE
SOCIOLOGIA
DELL’EDUCAZIONE
(Antropologia dell’educazione)
Docente: Cesare Pitto
IV periodo
Il corso sarà diviso in due moduli, che affronteranno lo studio
delle problematiche educative attraverso lo studio delle agenzie socializzanti
della comunicazione e dei processi educativi. Saranno pertanto affrontate le
problematiche delle educazioni, come fattore principale dell’applicazione dei
diritti umani nella società Europea, e il diritto allo studio come diritto
costituzionale di base, proponendo lo studio dei processi educativi delle nuove
generazioni, come fattore d’interesse centrale. Si farà, perciò, riferimento
alla storia del pensiero sociologico con particolare attenzione ai processi di
socializzazione primaria e alla Dichiarazione Europea dei Diritti del fanciullo
In una prospettiva più specifica si affronteranno, poi, le
relazioni fra Antropologia e Sociologia con riferimento alle problematiche
della comunicazione sociale e del cambiamento socioculturale nei processi
educativi, alla luce delle innovazioni tecnologiche e della comunicazione
globale. In questo contesto sarà proposto il metodo della ricerca antropologica
per sviluppare processi educativi, secondo il principio di un’antropologia per
insegnare.
Partendo dall’assunto appena descritto si propone un modulo
operativo di 4 crediti, nell’ambito delle Discipline
demoetnoantropologiche, politiche, articolato con l’apporto di più
competenze nell’ambio dei diritti umani del fanciullo.
Laboratori ed
esercitazioni
Durante il corso sarà messo in funzione un laboratorio
multimediale per esercitazioni didattiche che si svilupperà in forma
seminariale su educazione multiculturale, documentario didattico, didattica
multimediale e sistemi di comunicazione interattiva.
I temi e il calendario di queste attività saranno comunicati con
manifesto affisso all’albo del Dipartimento di Scienze dell’Educazione
all’inizio del corso d’insegnamento.
Testi
specifici peril modulo:
Emile
Durkheim, Educazione come socializzazione,
antologia a cura di Nedo
Baracani,
La Nuova Italia, Firenze
Matilde
Callari Galli, Antropologia per insegnare,
Bruno Mondadori, Milano, 2000
Cesare
Pitto ( a cura di), Lineamenti per una
antropologia della comunicazione,
Centro Editoriale e Librario, Università della Calabria, Cosenza
(in corso di stampa
Altri testi e dispense verranno proposti e integrati dagli altri
moduli .durante il corso.
SEMINARIO OMERICO
Docente: Manuela Giordano
III e IV periodo
[Laurea
triennale in Lettere, curr. class.]
(2
crediti)
Il corso tratterà problematiche inerenti
ai poemi omerici secondo una prospettiva linguistica e antropologica. Verrà
data particolare attenzione alle seguenti tematiche: 1) oralità e memoria nella
società (con lettura di passi scelti); 2) supplica e istituzioni guerriere (con
lettura di passi dal XXIV libro dell’Iliade);
3) preghiere, giuramenti ed enunciati performativi (con lettura di passi dal I
libro dell’Iliade).
Durante il corso si prenderanno inoltre
in considerazione aspetti metodologici di rilievo.
Bibliografia: Si consiglia OMERO,
Iliade. Introduzione e traduzione di G. CERRI, commento di A. GOSTOLI, con
un saggio di W. SCHADEWALDT, Classici Rizzoli, Milano 1996 = BUR 2000 (testo
greco tratto dall’edizione oxoniense di D.B. MONRO e T.W. ALLEN); OMERO, Odissea, a cura di A. HEUBECK et ALII, traduzione di G.A.
PRIVITERA, ‘Fondazione Lorenzo Valla’, Mondadori, Milano 1993.
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite
durante lo svolgimento del Seminario.
SEMIOTICA
Docente: Raffaella
Petrilli
III e IV periodo
Le" funzioni" nella comunicazione
simbolica (III-IV periodo)
Il corso intende
presentare le nozioni fondamentali della semiotica moderna. In particolare,
sarà approfondire la questione del "segno" e della conoscenza attraverso segni.
1. La "funzione" costitutiva del
"segno"
2. Ciò che è "naturale" e ciò che è
"convenzionale" nella "funzione"
3. Alcuni esempi:
a) semiotica e antropologia
b) semiotica e narrazione
c) la semiotica del genere "giallo"
Parte del modulo sarà svolta in collaborazione con
la cattedra di Semiotica dell'Università per Stranieri di Siena (prof. Massimo
Vedovelli). Sono previsti momenti seminariali che vedranno la partecipazione di
esperti nell'analisi e nella produzione del genere narrativo 'giallo',
particolarmente adatto a illustrare il fenomeno antropo-culturale della
produzione e interpretazione di segni. Saranno presi come riferimento autori
particolarmente rappresentativi: Dexter, Rendell, Simenon, Scerbanenco,
Lucarelli, Camilleri e alti.
Testi d'esame:
- J. Trabant, Elementi di Semiotica, Napoli, Liguori
1980
- R.Jakobson, "Due aspetti del linguaggio e due
tipi di afasia" e "Linguistica e poetica" in Saggi di linguistica
generale, Milano, Feltrinelli, 1974, pp. 22-45 e pp. 181-218
- L.Wittgenstein, Note sul "Ramo d'oro" di
Frazer, Milano, Adelphi
e a scelta uno dei due testi seguenti:
- G.R. Cardona, I sei lati del mondo. Linguaggio e
esperienza, Bari, Laterza 2001
- V. Propp, Morfologia della
Fiaba, Torino, Einaudi
Il Laboratorio di scrittura e produzione di testi
affianca il modulo di Semiotica,
secondo modalità che gli studenti concorderanno con la prof. Petrilli.
SEMIOTICA (nuovo triennio)
Introduzione al mondo della comunicazione simbolica.
(IV periodo)
Il modulo è dedicato a presentare le nozioni
fondamentali della semiotica moderna e le loro applicazioni pratiche.
1. Cos'è la comunicazione simbolica
2. Conoscenza e "comunicazione"
3. La "funzione" costitutiva del
"segno"
4. Ciò che è "naturale" e ciò che è
"convenzionale" nella "funzione"
5. Esempi: varietà di testi
Testi d'esame:
- J. Trabant, Elementi di Semiotica, Napoli, Liguori
1980
- R.Jakobson, "Due aspetti del linguaggio e due
tipi di afasia" e "Linguistica e poetica" in Saggi di
linguistica generale, Milano, Feltrinelli, 1974, pp. 22-45 e pp. 181-218
- L.Wittgenstein, Note sul "Ramo d'oro" di
Frazer, Milano, Adelphi
- G.R. Cardona, I sei lati del mondo. Linguaggio e
esperienza, Bari, Laterza 2001
più a scelta uno dei testi seguenti:
Il Laboratorio di scrittura e produzione di testi
affianca il modulo di Semiotica,
secondo modalità che gli studenti concorderanno con la prof. Petrilli.
SEMIOTICA DEL TESTO
Docente: Raffaella
Petrilli
III e IV periodo
Mutua da “Semiotica”
SOCIOLINGUISTICA
Docente: Marta Maddalon
III e IV periodo
Il corso si occupa
principalmente di introdurre e approfondire lo studio della lingua dal punto di
vista dell’uso da parte dei parlanti.
Il
corso si articolerà dunque in tre parti, indicativamente riguardanti
-un’introduzione
generale alla disciplina anche in relazione con le tematiche principali della
linguistica generale, utili per l’ulteriore analisi;
-presentazione
delle principali tematiche studiate dalla disciplina: contatto linguistico,
repertori, competenza, interferenza, variazione;
-criteri
di variazione: i maggiori fattori di variazione: diacronia, diafasia,
diastratia, diatopia, ecc.
Il
corso verterà in particolare sullo studio delle problematiche inerenti al
contatto linguistico, in senso generale (lingue in contatto) e in particolare
in riferimento alla situazione italiana (lingua- dialetto, Italiani regionali).
Saranno
tenuti seminari ad hoc per introdurre
alcune tecniche di rilevazione dei dati e analisi statistica per la loro
interpretazione.
Testi di riferimento:
G.Berruto
Fondamenti di sociolinguistica, Laterza, Bari, 1995.
R.A.Hudson
Sociolinguistica. il Mulino, 1998,
P. Mühlhäusler Pidgin and Creole
Linguistic, University of Westminster Press, 1997
o
altri manuali analoghi.
Saranno
inoltre presentate una serie di letture monografiche, da concordarsi con gli
studenti, su argomenti di particolare interesse, il cui elenco verrà stabilito
dal docente durante il corso.
Secondo
le indicazioni ricevute il corso si articolerà in due parti di 32 ore ciascuna
nel corso del III e IV periodo con la seguente modularizzazione:
III
trimestre - 4 crediti
2c :
Introduzione alla disciplina, Linguistica e sociolinguistica, Micro e macro
livelli di analisi, concetti di base.
2c:
Problemi sociali, approcci teorici e risultati delle ricerche
IV
trimestre - 4 crediti
2c:
problemi e metodi, raccolta dei dati, analisi
2c:
Lingue in contatto, creazione di Pidgin, Creoli, la politica linguistica,
lingue di minoranza
SOCIOLOGIA DELLE COMUNICAZIONI
DI MASSA
Docente: Giovannella Greco
II e III periodo
Modulo A : MEDIAMORFOSI (32 ore - 2° periodo)
Programma
l. Introduzione alla disciplina
2. Introduzione ai concetti di
2.1. comunicazione
2.2. comunità
2.3. società
3. Gli studi sulla comunicazione
3.l. la comunicazione interpersonale
3.2. la comunicazione di massa
3.3. la comunicazione multimediale e
interattiva
4. Storia, teorie, effetti dei mass media
4.1. cenni storici sui mass media
4.2. principali teorie elaborate
nell’ambito degli studi sui mass media
4.3. problematiche degli effetti dei
mass media
5. L’avvento dei new media
5.l. dalla comunicazione
unidirezione a quella bidirezionale
5.2. le nuove tecnologie della
comunicazione
5.3. multimedialità e interattività
6. Globalizzazione e nuovi scenari della
comunicazione
6.1. la comunicazione mondo
6.2. nomadismo virtuale e voglia di
comunità
6.3. questioni aperte
Bibliografia
Si
consiglia la lettura di almeno due libri
tra quelli sottoindicati:
Bauman
Z., Dentro la globalizzazione. Le
conseguenze sulle persone, Laterza, Roma-Bari, 2001.
Id., Voglia di comunità, Laterza, Roma-Bari,
2001.
Fidler
R., Mediamorfosi. Comprendere i nuovi
media, Guerini e Associati, Milano, 2000.
Giddens
A., Il mondo che cambia. Come la
globalizzazione ridisegna la nostra vita, Il Mulino, Bologna, 2000.
Greco
G., Lezioni di sociologia delle
comunicazioni di massa, CELUC, Rende, 2000.
Greco G.
(a cura di), Mediamorfosi. Conversazioni
su comunicazione e società, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2000.
Livolsi
M., Manuale di Sociologia della
comunicazione, Laterza, Roma-Bari, 2000.
Mattelart
A., La comunicazione globale, Ed.
Riuniti, Roma, 1998.
Morcellini
M. (a cura di), Il mediaevo. Tv e
industria culturale nell’Italia del XX secolo, Carocci, Roma, 2000.
Piromallo
Gambardella A., Le sfide della
comunicazione, Laterza, Roma-Bari, 2001.
Note
Il
modulo si articola in Lezioni e Seminari. Per acquisire i crediti previsti (4)
sono necessarie: l’iscrizione al corso entro e non oltre la data dell’11
dicembre 2001, la frequenza, l’adozione di almeno due testi a scelta tra quelli
indicati e una prova di accertamento. La valutazione finale consiste in una
prova scritta (obbligatoria) e in un colloquio orale (facoltativo) sui temi indicati
nel programma. Eventuali programmi alternativi possono essere concordati col
docente entro e non oltre la fine delle lezioni (7 febbraio 2002).
Modulo B: COMUNICAZIONE E EDUCAZIONE (32 ore - III periodo)
Programma
1. Comunicazione e educazione
l.1. trasformazioni dei processi
comunicativi
1.2. trasformazioni dei processi
educativi
1.3 ripensare la comunicazione,
ripensare l’educazione
2. Media e minori
2.1. gli studi sull’argomento
2.2. principali ipotesi
interpretative
2.3. questioni aperte
3. Violenza televisiva e minori: un problema di
Media Education
3.1. gli studi sull’argomento
3.2. principali ipotesi
interpretative
3.3. presentazione e risultati
parziali di una ricerca in corso nel Mezzogiorno d’Italia
4. La Media
Education
4.1. i media come punto d’incontro
tra scienze della comunicazione e scienze dell’educazione
4.2. cenni storici sulla Media Education
4.3.
campi d’interesse della Media Education
4.4.
le esperienze italiane della Media
Education
4.5. perché educare ai media
4.6. che cosa insegnare dei media
4.7. come educare ai media
Bibliografia
Si
consiglia la lettura di almeno due libri
tra quelli sottoindicati:
Calvani
A., I nuovi media nella scuola. Perché,
come, quando avvalersene, Carocci, Roma, 1999.
Connel J.,
Educazione, formazione e media,
Armando, Roma, 2001.
Greco G., Socializzazione virtuale. Bambini e Tv
nei nuovi scenari tecnologici, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2000.
Masterman
L., A scuola di media. Educazione, media
e democrazia nell’Europa degli anni ’90,
La Scuola, Brescia, 1997.
Menduni
E., Educare una multimedialità,
Giunti, Firenze, 2000.
Morcellini
M., Passaggio al futuro. Formazione e
socializzazione tra vecchi e nuovi media, Franco Angeli, Milano, 1997.
Morin
E., I sette saperi necessari all’educazione
del futuro, Raffaello Cortina, Milano, 2001.
Pavesi
N., Media Education. Una prospettiva
sociologica, Franco Angeli, Milano, 2001.
Rivoltella
P.C., Media Education. Modelli,
esperienze, profilo disciplinare, Carocci, Roma, 2001.
Rolando
S. (a cura di), La scuola e la
comunicazione, Franco Angeli, Milano, 2000.
Salzano
D. (a cura di), Comunicazione ed
Educazione. Incontro di due culture, L’Isola dei ragazzi, Napoli, 2000.
Note
Il
modulo si articola in Lezioni e Seminari. Per acquisire i crediti previsti (4)
sono necessarie: l’iscrizione al corso entro e non oltre la data dell’11
dicembre 2001, la frequenza, l’adozione di almeno due testi a scelta tra quelli
indicati e la prova di accertamento. La valutazione finale consiste in una
prova scritta (obbligatoria) e in un colloquio orale (facoltativo) sui temi
indicati nel programma. Eventuali programmi alternativi possono essere
concordati col docente entro e non oltre la fine delle lezioni (18 febbraio
2002).
SOCIOLOGIA DEL MUTAMENTO
Docente: Letizia Paolozzi
III e IV periodo
Il
corso si articolerà in due parti.
La
prima parte intende fornire un inquadramento storico dell’evoluzione della
teoria della differenza sessuale a partire dalla prima opera (1792) di
un’autrice femminista (M. Wollstonecraft) per arrivare, scegliendo i nomi di
quante hanno lavorato sulla differenza sessuale, ai nostri giorni. In questo
tragitto hanno particolare rilievo quelle figure femminili (V.Woolf e S. de
Beauvoir) che coniugano eguaglianza e differenza sessuale. E’ poi la seconda ondata femminista (1968-1980) a
darsi l’obiettivo della liberazione
femminile. D’altronde, proprio tra il 1970
e il 1998 si consolida nel femminismo italiano la teoria della
differenza sessuale.
La
seconda parte del corso, nel suo carattere seminariale, vuole articolarsi con
un maggiore approfondimento sul femminismo italiano e il suo intreccio tra
teoria, politica e cronaca.
Tra
gli argomenti presi in esame: la battaglia per l’aborto, la maternità, la presa
di coscienza del corpo e della sessualità. Il rapporto tra donne e
informazione. Il dibattito sulla presenza o meno delle donne in politica e
nelle istituzioni. (la richiesta delle quote; le pari opportunità). I
cambiamenti che l’ingresso (massiccio)
delle donne sta producendo nel lavoro. La pratica politica delle donne che
privilegia le relazioni, l’organizzazione a rete piuttosto che quella
piramidale dei partiti. La pedagogia della differenza e la cura femminile nella
ricerca storica e nell’insegnamento: l’importanza del fare “storia vivente”.
Testi
Le
filosofie femministe (Franco Restaino Adriana Cavarero). Paravia scriptorium.
Lire 22.000 (1999)
Un
paese sottosopra (Letizia Paolozzi Alberto Leiss). Pratiche editrice. Lire
28.000 (1999)
Romanzo
civile (Giuliana Saladino). Sellerio editore. Lire 15.000 (2000).
STILISTICA
E METRICA ITALIANA
Docente: Francesco Bausi
III e IV periodo
Mutua da “Letteratura italiana medievale”, per 4 crediti
= 32 ore
Francesco Petrarca, Canzoniere,
a cura di M. Santagata, Milano, Mondadori, 1996.
Sono ammesse anche altre buone edizioni
commentate.
F. Bausi – M. Martelli, La metrica italiana. Teoria e storia, Firenze, Le Lettere, 19983.
Sono ammessi anche altri buoni manuali.
Tra innovazione e conservazione: aspetti
della metrica italiana del Novecento
Edoardo
Esposito, Metrica e poesia del Novecento,
Milano, Angeli, 1992.
Chi intende sostenere il secondo esame è pregato di
concordarne il programma con il docente.
STORIA
DEL CRISTIANESIMO ANTICO (V.O.)
Docente: Romolo Perrotta
I e II periodo
Titoli
Parte metodologica ed introduzione generale:
Storia e
tradizioni di Israele e di Giuda: metodologia, fonti, critica testuale
Parte seminariale:
Le origini
cristiane: luoghi, vicende, persone, fonti, problemi del primo secolo
Sezione tematica speciale:
La gnosi:
fenomeno religioso e speculazione filosofica
Sezione tematica speciale per studenti biennalisti:
Interpretazioni
in chiave gnostica del pensiero di Martin Heidegger
Presentazione
del corso
La parte metodologica ed introduttiva intende fornire gli
strumenti atti ad affrontare quella seminariale ed avrà come argomento un
panorama della Storia di Israele attraverso un’esposizione della metodologia di
ricerca e delle fonti. (I biennalisti, a proprio piacimento, possono ritenersi
dispensati dal frequentare le sezione metodologica generale.)
La parte seminariale riguarderà, invece, le origini del
cristianesimo fino alla fine del I secolo, con particolare riguardo al fenomeno
della gnosi, cui è dedicata una sezione tematica speciale.
Nell’ambito della sezione tematica speciale, gli studenti
biennalisti affronteranno anche la questione relativa al rapporto tra il
pensiero di Martin Heidegger e la gnosi, ripetutamente posta e discussa nel
corso del secolo scorso e sintomaticamente addotta ad esempio di punto di
congiungimento tra filosofia e religione quali possibili vie di rivelazione e
di redenzione per l’uomo.
Bibliografia
Tanto per la parte metodologica ed introduttiva che per
quella seminariale la bibliografia sarà contenuta ed essenziale, e costituita
per lo più da dispense fornite in classe. La frequenza del corso e gli appunti
delle lezioni costituiranno un sussidio indispensabile per il superamento della
prova d’esame.
STORIA BIZANTINA
Docente: Filippo Burgarella
II e III periodo
Modulo
A
Linee di storia dell'Impero bizantino (IV-XV sec.)
Il corso si propone di offrire
un’interpretazione della storia bizantina che ne evidenzi la continuità col
mondo antico e la complementarità con quello medioevale dell’Occidente. Si
propone inoltre di presentare i caratteri peculiari della civiltà di Bisanzio
specialmente in campo artistico.
A
scelta uno dei seguenti manuali: F.
CONCA, U. CRISCUOLO, R. MAISANO,
Bisanzio. Storia e civiltà, Led, Milano 1994; G. OSTROGORSKY, Storia dell'Impero bizantino, Einaudi,
Torino 1968; A. GUILLOU, F. BURGARELLA,
La civiltà bizantina, in o A. GUILLOU, F. BURGARELLA, A. BAUSANI, L’Impero
bizantino e l’Islamismo, Utet, Torino 1981, pp. 1-268.
Modulo
B
L’Italia
bizantina (VI-XI sec.)
Scopo del corso è di segnalare l’importanza
della dominazione di Bisanzio nella storia dell’Italia altomedioevale e dei
relativi assetti politico-istituzionali. Si farà luce inoltre sull’influenza
della superiore civiltà culturale e artistica di Bisanzio anche col ricorso
alla lettura di testi e alla presentazione di opere d’arte.
Si
consiglia: F. BURGARELLA, Bisanzio
in Sicilia e nell’Italia meridionale: i riflessi politici, in Storia
d’Italia, diretta da G.
GALASSO, III, Utet, Torino 1983, pp. 127-248, o in A. GUILLOU e F. BURGARELLA, L'Italia bizantina, Utet Libreria,
Torino 1988, pp. 249-370.
I due moduli costituiscono il corso
previsto per gli iscritti alla laurea quadriennale.
Agli sudenti biennalisti si
consiglia inoltre: F. BURGARELLA, Le
terre bizantine (Calabria, Basilicata e Puglia), in Storia del Mezzogiorno,
diretta da G. GALASSO e R. ROMEO, II, 2, Napoli 1989, pp. 415-517.
STORIA COMPARATA DELL'ARTE DEI PAESI EUROPEI
Docente:
Raffaella Morselli
III e IV
periodo
Da
Tiziano a Tintoretto: il ruolo della pittura e delle botteghe veneziane in
Europa tra Cinque e Seicento.
8 crediti
III
periodo, 4 crediti
Il corso intende indagare, attraverso la produzione dei due pittori e le
loro relazioni artistiche con le corti europee nel corso del Cinquecento, fino
agli esiti della loro cultura all’inizio del Seicento, la cultura
storico-artistica veneziana. All’interno del periodo delineato verranno prese
in considerazione le collezioni più importanti della città e i
mercanti-conoscitori che crearono il mito di Venezia nel Cinquecento fuori dai
confini della penisola italiana.
La bibliografia di riferimento è
A.Zorzi, Venezia
nel secolo di Tiziano,
Milano, Rizzoli, 2000, 434pp. illus. BUR Vite Quotidiane ISBN: 8817118923
Per l'arte da Venezia all'Europa: Studi in onore di Giuseppe Maria Pilo, a cura di Mario Piantoni, Laura De Rossi. Monfalcone - Gorizia:
Edizioni della Laguna, 2001. 2 vols. 726pp. ISBN: 8883450655
F.Magani, Il collezionismo a Venezia al tempo del soggiorno di Galileo,
in Galileo Galilei e la cultura veneziana, a cura di Maria Luisa Altieri
Biagi, Venezia pp. 137-159
K.Pomian, Antiquari e collezionisti,
in Storia della cultura veneta. Il
Seicento, Vicenza 1983 pp.493-547
IV
periodo, 4 crediti
La seconda parte del corso intende sondare la produzione artistica di
Tintoretto e il ruolo della sua bottega
nel consumo artistico veneziano e europeo
tra Cinquecento e Seicento. Verranno prese in considerazione committenze
e committenti, cercando di capire le gerarchie di ruoli nella produzione
artistica del prolifico autore veneziano e l’impatto della sua pittura e del
suo metodo organizzativo sugli allievi, italiani e stranieri.
La bibliografia di riferimento è
TINTORETTO: L'opera completa,
Milano: Electa, 1990. 3 vols. 28cm. Vol. I: Paola Rossi,
"Tintoretto: I ritratti ," 25 8pp., 280 illus; Vols. II-III: Rodolfo
Pallucchini, Paola Rossi, "Tintoretto: Le opere sacre e profane," 278pp,
ISBN: 8843532847
Vite dei Tintoretto da le maraviglie dell'arte : da
le maraviglie dell'arte overo le vite degl'illustri pittori veneti e dello
stato / descritte dal Cavalier Carlo Ridolfi (1648). Introduzione di Antonio
Manno, Venezia, Filippi, 1994. – XVIII, 173 S. : Ill.
Bert W. Meijer, Olandesi e fiamminghi a Venezia: il caso della bottega
di Tintoretto, in Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord ai tempi
di Bellini, Dürer, Tiziano, a cura di Bernard Aikema, Venezia 1999 pp. 132-143
Gabriella Delfini Filippi , Jacopo
l'onnipresente : Tintoretto a Venezia,
In: Art e dossier,1994 No. 89, pp. 14-15
STORIA CONTEMPORANEA (A-L)
Docente: Amelia Paparazzo
III e IV periodo
Modulo A - III periodo didattico
L’obiettivo
del corso è quello di fornire agli studenti gli elementi fondamentali della
metodologia e della storiografia della storia contemporanea. È inoltre prevista una serie di
esercitazioni e l’organizzazione di gruppi seminariali sugli argomenti del
corso coordinati dalle dott. Katia Massara ed Emilia Bruno.
Testi
di riferimento:
Rosario Villari, Storia contemporanea, (vol. III),
Roma-Bari, Laterza 1990, o ristampe successive;
Piero Bevilacqua, Sull’utilità della storia, Roma,
Donzelli 1997.
Modulo B - IV periodo didattico
L’obiettivo
del corso è quello di fornire agli studenti approfondimenti su aspetti e
problemi della storia dell’Italia contemporanea. Su tali argomenti saranno
tenute lezioni specifiche dai proff. Piero Bevilacqua e Paul Ginsborg. E’
inoltre prevista una serie di esercitazioni e l’organizzazione di gruppi
seminariali sugli argomenti del corso coordinati dalle dott. Katia Massara ed
Emilia Bruno.
Testo
di riferimento:
P. Ginsborg, L’Italia del tempo presente. Famiglia
società civile e Stato, Torino, Einaudi 1998;
Nel
corso del I e del II periodo didattico la docente terrà incontri di
orientamento per gli studenti.
Il
corso relativo a questo modulo avrà inizio giovedì 11 ottobre e terminerà
sabato 10 novembre.
Nell’intento di fornire alcune coordinate
di fondo per una valutazione della complessità della rete di rapporti politici
economici e culturali che connette i popoli contemporanei, il corso avrà un
carattere prevalentemente internazionalistico.
A parte le lezioni ed esercitazioni sono previsti ulteriori
incontri di supporto al corso le cui date saranno comunicate solo una volta
definito l’orario complessivo delle lezioni ed esercitazioni in modo da
evitare, nei limiti del possibile, che si verifichino sovrapposizioni fra corsi
dello stesso anno.
A integrazione delle lezioni, per la
preparazione degli esami di Storia contemporanea (modulo A) potrà servire da
guida una delle seguenti opere:
-
Rosario VILLARI, Mille anni di storia.
Dalla città medievale all’unità dell’Europa, Roma/Bari, Laterza, 2000 o
ristampa successiva, dal cap. XIV (Trasformazione dell’Europa) alla fine
oppure
-
Paolo VIOLA, Il Novecento, Torino,
Einaudi, 2000
oppure
- AA.VV., Storia contemporanea, Roma, Donzelli, 1997, capp. V, VIII, IX, X, XII, XV,
XVI, XVIII, XIX, XX, XXI, XXIII, XXIV.
Il modulo B avrà caratteristiche di
approfondimento dei temi e dei problemi affrontati nel modulo A.
Per quanto riguarda il modulo B la
preparazione dell’esame andrà condotta su parti – da approfondire secondo le
indicazioni del professore - del manuale prescelto per il modulo A.
STORIA DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Docente: Vincenzo La Vena
III e IV periodo
Parte generale
Aspetti metodologici dello studio degli strumenti
musicali. Lineamenti di storia dello strumentario occidentale. L'allargamento
di prospettiva nel contatto con le culture extra-europee e la nuova riflessione
sulle tradizioni folcloriche. La classificazione Hornbostel-Sachs e i suoi
sviluppi. Le attuali teorie organologiche.
Bibliografia
A. Baines (a cura di),
Storia degli strumenti musicali, Rizzoli, Milano, 1983, pp. 440; E.
Stockmann, “Teoria e metodo per lo studio degli strumenti di musica popolare”,
in Culture musicali, III, 5-6, pp. 3- 17; C. Sachs, “Classificazione”,
in C. Sachs, Storia degli strumenti musicali, Mondadori, Milano, 1980,
pp. 539-555; V. La Vena, “Introduzione”, in V. La Vena, Strumenti giocattolo
e strumenti da suono a Terranova da Sibari, Rubbettino, Soveria Mannelli,
1996, pp. 7-23.
Parte monografica
Le tradizioni bandistiche in Calabria.
Gli strumenti attualmente in uso, lo studio dei
dispositivi e dei loro sistemi di attivazione, le tecniche esecutive. Le
singole tradizioni bandistiche, loro caratterizzazioni circa l'organico e il
repertorio, la formazione dei direttori e dei suonatori, il contesto
socio-culturale. Il bacino d'utenza, il calendario abituale e le nuove
occasioni esecutive. I contatti con altre bande e i raduni.
Bibliografia
A. Baines, Gli ottoni, a cura di R. Meucci,
E.D.T., Torino, 1991, pp. 286.
STORIA
DEI TRATTATI E POLITICA INTERNAZIONALE
Docente: Carlo Carbone
I e II periodo
mutua da “Storia contemporanea M/Z”
STORIA
DEL CRISTIANESIMO ANTICO
Docente: Romolo Perrotta
I e II periodo
primo modulo
(corso di base del nuovo ordinamento)
Titolo
Parte metodologica ed introduzione generale:
Storia e
tradizioni di Israele e di Giuda: metodologia, fonti, critica testuale
Presentazione
del corso
La parte metodologica ed introduttiva intende fornire gli
strumenti atti ad affrontare quella seminariale ed avrà come argomento un
panorama della Storia di Israele attraverso un’esposizione della metodologia di
ricerca e delle fonti.
Bibliografia
La bibliografia sarà contenuta ed essenziale, e
costituita per lo più da dispense fornite in classe. La frequenza del corso e
gli appunti delle lezioni costituiranno inoltre un sussidio indispensabile per
il conseguimento dei crediti formativi.
STORIA DEL DISEGNO
DELL'INCISIONE E DELLA GRAFICA
Docente: Emilia Anna Talamo
III e IV periodo
III periodo - 4 crediti
Il corso si propone di illustrare
l'evoluzione del disegno e dell'incisione dalle origini fino ai nostri giorni
attraverso una disamina delle diverse tecniche e delle varie scuole di artisti
italiani e stranieri; una particolare attenzione, inoltre, sarà dedicata al
disegno e al suo rapporto con l'antico nel III trimestre, mentre nel IV
trimestre sarà approfondita la sezione relativa alle incisioni ed in
particolare alle stampe di riproduzione.
Parte generale
S.
Massari-F. Negri Arnoldi, Arte e Scienza
dell'incisione. Da Maso Finiguerra a Picasso, Roma 1987
L.
Grassi, Il disegno italiano dal Trecento
al Seicento, nuova ediz., Roma 1993
Corso monografico
Il disegno e la ripresa dell' antico
La
bibliografia relativa al corso verrà fornita all'inizio delle lezioni
IV periodo - 4 crediti
Parte generale
S.
Massari-F. Negri Arnoldi, Arte e Scienza
dell'incisione. Da Maso Finiguerra a Picasso, Roma 1987
L.
Grassi, Il disegno italiano dal Trecento
al Seicento, nuova ediz., Roma 1993
Corso monografico
La stampa di traduzione tra il Cinquecento
ed il Seicento
La
bibliografia relativa al corso monografico verrà fornita all'inizio delle
lezioni
Docente: Alberto Leiss
IV periodo
Il
corso si articolerà su due piani: Il primo riguarderà l’inquadramento storico
della evoluzione della stampa italiana nel secondo dopoguerra, con particolare
riferimento alle testate giornalistiche principali e ai rapporti tra
informazione scritta, televisione e,
nel periodo più recente, sviluppo della rete Internet.
Il
secondo piano riguarderà l’approfondimento monografico della vicenda editoriale,
politica e culturale di due testate particolarmente significative nella storia
italiana del secondo dopoguerra: il Corriere della Sera e l’Unità.
Testi
Paolo
Murialdi – La stampa italiana dalla Liberazione alla crisi di fine secolo –
Laterza – L. 15.000
Letizia Paolozzi e Alberto
Leiss – Voci dal quotidiano. L’Unità da Ingrao a Veltroni – Baldini e Castoldi
– L. 26.000
Docente: Filippo Burgarella
III e IV periodo
Modulo A
Linee
di storia della Chiesa medievale e dei movimenti ereticali dal VI al XV secolo.
Il corso si propone di offrire una visione chiara del
processo di formazione della Cristianità dell’Occidente dal papato di Gregorio
Magno alla vigilia della Riforma protestante. Si propone inoltre di far luce
sulla peculiare vicenda del Papato e dei movimenti ereticali.
A
scelta uno dei seguenti manuali: M. D. KNOWLES e D. OBOLENSKY, Il Medioevo, Marietti, Genova 1989 [Nuova Storia della Chiesa, 2]; F.
PIERINI, Corso di Storia della Chiesa,
2, L'età medievale, San Paolo,
Cinisello Balsamo1996; L. GATTO, Storia
della Chiesa nel Medioevo, Newton Compton, Roma 2001.
Modulo
B
Il
monachesimo medioevale
Il corso si propone di far luce sulle linee
essenziali di sviluppo del monachesimo dai suoi esordi orientali fino al
costituirsi degli ordini mendicanti. Particolare attenzione sarà accordata
all’influenza del monachesimo stesso su economia e società medioevali.
Si
consiglia la lettura di M. PACAUT, Monaci
e religiosi nel Medioevo, Il Mulino, Bologna 1996.
Entrambi i moduli formano il corso
destinato agli iscritti alla laurea quadriennale. Ai biennalisti si consiglia
inoltre di concordare altre letture col docente.
Docente: Luigi Spezzaferro
I e II periodo
Mutua da “Storia dell'arte moderna”.
Per superare l'esame gli studenti dovranno dimostrare:
1) di possedere una buona conoscenza della storia dell'arte
italiana dal XV secolo agli inizi del XIX secolo da prepararsi su un manuale a
loro scelta, si consigliano P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo,
Bompiani, Milano 1991 (vol.II e vol. III), oppure C. Bertelli, G.
Briganti, Storia dell'arte italiana, vol. II (Da “Il Gotico
Internazionale”), vol. II (fino al “Neoclassicismo compreso”), Electa-Bruno,
Milano 1990
2) di aver letto criticamente almeno uno fra i contributi
qui di seguito elencati:
G.C.
Sciolla, La critica d’arte del Novecento, Utet, Torino 1995
O.Pächt,
Metodo e prassi nella storia dell'arte, Bollati Boringhieri, Milano 1988
J.von
Schlosser, "La scuola viennese di storia dell'arte. Sguardo ad un secolo
di lavoro di eruditi tedeschi" in Idem, La storia dell'arte nelle
esperienze e nei ricordi di un suo cultore, Laterza, Napoli-Bari 1936,
pp.61-163
C.Ginzburg,
"Da A.Warburg a E.H.Gombrich", in AA.VV., Miti, emblemi, spie,
Einaudi, Torino 1986, pp.26-106.
La
critica d'arte della pura visibilità e del formalismo, a cura di R.Salvini, Garzanti, Milano 1977
C.L.Ragghianti,
Profilo della critica d'arte in Italia, Vallecchi, Firenze 1973
E.H.Gombrich,
Arte e progresso, Laterza, Roma-Bari 1994
L.Venturi,
Storia della critica d'arte, Einaudi, Torino 1964
L'arte
di scrivere sull'arte. Roberto Longhi nella cultura del suo tempo, a cura di G.Previtali, Editori Riuniti, Roma 1982
3) di aver letto criticamente
almeno uno fra i contributi qui di seguito elencati:
Ackerman
J., L’architettura di Michelangelo, Einaudi, Torino 1982, ristampa 1980
Antal
F., La pittura fiorentina ed il suo ambiente sociale nel Trecento e
Quattrocento, Einaudi, Torino 1981
A.Chastel,
L'uso della storia dell'arte, Laterza, Roma-Bari 1982
Argan
G.C., Studi e note dal Bramante al Canova, Bulzoni, Roma 1970
Argan
G.C., Storia dell’arte come storia della città, Editori Riuniti, Roma
1993
Baxandall M., Forme dell’intenzione. Sulla spiegazione
storica delle opere d’arte, Einaudi, Torino 2000
Baxandall M., Pitture ed esperienze sociali
nell’Italia del Quattrocento, Einaudi, Torino
Castelnuovo E., Arte, industria, rivoluzioni. Temi di
storia sociale dell’arte, Einaudi, Torino 1985
Gombrich
E., Custodi della memoria. Tributi ad interpreti della nostra tradizione
culturale, Feltrinelli, Milano 1985
Gombrich,
A cavallo di un manico di scopa. Saggi di teoria dell’arte, Einaudi,
Torino 1971
Gombrich
E., Arte e illusione, Einaudi, Torino 1965
Haskell
F., Mecenati e Pittori, Allemandi, Torino 1999
Haskell
F., Metamorfosi del gusto, Bollati Boringhieri, Milano
Haskell
F., N.Penny, L'antico nella storia del gusto, Einaudi, Torino 1984
Hauser
A., Il Manierismo: la crisi del Rinascimento e l'origine dell'arte moderna,
Einaudi, Torino 1965
Longhi
R., Officina ferrarese, Sansoni, Firenze 1956
Longhi
R., Piero della Francesca, Sansoni, Firenze 1975, 1980
Panofsky
E., Il significato delle arti visive, Einaudi, Torino 1978
Panofsky
E., La prospettiva come forma simbolica, Feltrinelli, Milano
Panofsky
E., Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, Feltrinelli, Milano
1991
Panofsky
E., Studi d'iconologia, Einaudi, Torino
Pevsner
N., Le accademie d'arte, Einaudi, Torino 1982
Saxl
F., La storia delle immagini, Laterza, Bari 1982
Schlosser
J.von, Raccolte d'arte e di meraviglie del tardo Rinascimento, Sansoni,
Firenze 2000
Shearman
J., Funzione e illusione, Il Saggiatore, Milano 1983
Tafuri
M., Ricerca del Rinascimento, Einaudi, Torino
Wittkower
R., Principi architettonici dell'umanesimo, Einaudi, Torino 1992
Wittkower
R., Allegoria e migrazione dei simboli, Einaudi, Torino 1987
Ulteriori indicazioni
bibliografiche saranno fornite durante il corso
Primo
modulo: corso monografico (4 crediti):
Il dibattito critico sui romanzi di Luigi
Pirandello
Bibliografia:
1. Quaderni di Serafino Gubbio operatore
2. Un romanzo a
scelta tra i seguenti due: L’esclusa
e Suo marito
(da leggere
nell’edizione dei Meridiani Mondadori Tutti
i romanzi, a cura di G. Macchia
e M. Costanzo, oppure nelle
edizioni economiche Oscar Mondadori).
3.
Nino Borsellino, Ritratto e immagini di Pirandello,
Laterza, seconda edizione, 1991: Una
macchina-verità: Quaderni di Serafino Gubbio operatore, pp. 51-54; e Si gira…, una maschera dell’impassibilità,
pp. 213-220. Inoltre, a seconda del romanzo scelto al punto 2, i due saggi Gli inganni della coscienza: L’esclusa e le
novelle, pp. 23-29 e Stratigrafia
dell’Esclusa, pp. 139-154, oppure L’arte
come gestazione: Suo marito, pp. 47-49, e La morte di Roma, pp. 195-196.
4.
Maria Antonietta Grignani, Retoriche pirandelliane, Liguori, 1993: Sintassi di un’impassibilità novecentesca,
pp. 61-82, e Il femminile nei romanzi,
pp. 133-149.
Secondo
modulo: parte istituzionale (4
crediti):
La
critica letteraria italiana nell’ultimo quarantennio: le scuole, i metodi, le questioni, le influenze del dibattito
internazionale, le prospettive attuali
Bibliografia:
Remo Ceserani, Guida allo studio della letteratura, Laterza, 1999, con
l’esclusione della sezione intitolata Approfondimenti.
I
biennalisti potranno scegliere un programma alternativo concordato
individualmente con la docente.
L’iscrizione
al corso di Storia della critica letteraria italiana avviene tramite un
questionario d’accesso predisposto entro il 15 febbraio 2002.
STORIA DELLA FILOSOFIA
Docente: Franco Crispini
I e II periodo
Titolo
del corso: Profili della filosofia moderna-illuministica
Autori e testi:
Spinoza, Dell’emendazione dell’intelletto
Leibniz,
Monadologia
Diderot,
Dell’interpretazione della natura
N.B. Allo studente che lo richieda verrà fornita
un’adeguata bibliografia critica su temi ed autori trattati nel corso.
Avvertenza
Sia gli studenti che
frequentano il II, III, IV anno o fuori corso, sia gli studenti che per l’ A.A.
2001/2002 frequentino moduli di Storia
della filosofia, sono tenuti a seguire tale programma.
STORIA DELLA FILOSOFIA
Docente: Mario Alcaro
III e IV periodo
Titolo
del corso: Liberalismo, liberismo, pensiero democratico.
La prima parte del corso di
Storia della filosofia, a carattere istituzionale, fornirà le nozioni
essenziali per dare agli studenti una visione d’assieme degli sviluppi storici
del liberalismo e del liberismo.
I testi di riferimento saranno:
F.
Restaino, Storia della filosofia, volumi 3/1 e 3/2. Utet, Torino, 1999.
W.
Kymlicka, Introduzione alla filosofia contemporanea, Milano,
Feltrinelli, 1996
Nella seconda parte del corso si indicheranno i
caratteri costitutivi del pensiero democratico e ci si soffermerà sulla
riflessione filosofica di J. Dewey sul rapporto fra liberalismo e democrazia.
I testi di riferimento saranno:
J.
Dewey, Individualismo vecchio e nuovo, La Nuova Italia, Firenze
M. Alcaro, John Dewey. Scienza, prassi, democrazia, Laterza, Roma-Bari, 1997.
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
Docente: Marcello Zanatta
III e IV periodo
Corso di
base (4 crediti): I problemi della
filosofia antica
1.
il problema dell’origine di
tutte le cose (arché) e la “natura” (physis)
2.
il problema del linguaggio:
logica e retorica
3.
il problema della
trascendenza e la metafisica
4.
il problema della
conoscenza e la fondazione della scienza
5.
il problema della virtù e
la fondazione dell’etica (Socrate, Platone, Aristotele)
6.
il problema della felicità
nelle filosofie ellenistiche
7.
il problema dell’uomo e del
cittadino nella filosofia romana
8.
il problema dei rapporti
tra il tardo antico e il pensiero cristiano
Corso
caratterizzante e affine (4 crediti): Temi
logico-linguistici della filosofia antica
1.
il concetto
2.
il giudizio
3.
il ragionamento
4.
la dimostrazione e
l’entimema
Bibliografia
1) M.
Zanatta, Profilo storico della filosofia
antica, Soneria Mannelli, Rubbettino 1997
2) Selezione
di testi filosofici forniti in fotocopia
Corso secondo il vecchio ordinamento
I. parte istituzionale:
La storia della filosofia antica dalle
origini a Plotino
II. parte
monografica: Epicuro
Bibliografia:
Parte istituzionale:
M.
Zanatta, Profilo storico della filosofia
antica, Soneria Mannelli, Rubbettino 1997
Parte monografica:
Epicuro, Opere, a cura di G. Arrighetti, Torino,
Einaudi 1987
D. Pesce,
Introduzione a Epicuro, Roma-Bari,
Laterza 1986
STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA
Docente:
IV periodo
Docente: Pasquale Giustiniani
III e IV periodo
Il corso è strutturato in due moduli didattici,
articolati in maniera sequenziale:
Parte istituzionale (I modulo): Lineamenti di storia del pensiero medievale dal sec. VII al sec. XV.
Questo modulo didattico presenta gli elementi
“istituzionali” della storia della filosofia medievale occidentale, a partire
dalla conclusione dell’età patristica, fino alle soglie del cosiddetto
pensiero moderno
Parte monografica (II modulo): Momenti e figure dell’averroismo latino.
Questo modulo didattico approfondisce in maniera
monografica il milieu
filosofio-teologico dei cosiddetti averroisti latini, con particolare
riferimento a Taddeo da Parma ed alla discussione di Tommaso d’Aquino circa la
pretesa unicità dell’intelletto.
Testi per il colloquio
d’esame:
A. De Libera, La filosofia medievale, Il Mulino, Bologna 1999; J. P. Torrel, Tommaso d’Aquino. L’uomo e il teologo, Piemme, Casale Monferrato
1993; V. Sorge, Profili dell’averroismo bolognese.
Metafisica e scienza in Taddeo da Parma, Luciano Editore, Napoli 2001
STORIA DELLA
FILOSOFIA MODERNA
Docente: Giuliana Mocchi
I e II periodo
Titolo del
corso:
Cristianesimo
ragionevole e cristianesimo universale da J. Locke a G.W. Leibniz
Testi:
● P. Rossi- A.Viano (a
cura di), Storia della filosofia. Laterza,
Roma-Bari 1995, vol.IV
(si selezioneranno i capitoli
da utilizzare)
● J. Locke, La ragionevolezza del cristianesimo, La Nuova Italia, Firenze
● G.W.Leibniz, Scritti politici e di diritto naturale, UTET, Torino
Agli studenti che lo richiedano
verrà fornita un'adeguata bibliografia critica su temi ed autori
trattati nel corso.
N.B.: Il programma è valido per
gli studenti del II, III, IV anno e per i moduli di Storia della
Filosofia moderna.
STORIA DELLA FILOSOFIA POLITICA
Docente: Giuseppe Maccaroni
I, II e IV periodo
Titolo del corso:
Modulo introduttivo (32 ore)
L. Strauss-J. Cropsey, Storia della filosofia politica, Vol. II, Il Melangolo, Genova
1995.
Modulo monografico (32 ore)
Th. Hobbes, Leviatano,
Laterza, Roma-Bari 1995.
A scelta uno dei seguenti testi:
G. Sorgi, Quale
Hobbes?, Milano, Angeli.
N.
Bobbio, Thomas Hobbes, Torino,
Einaudi.
H. Warrender, Il
pensiero politico di Hobbes, Bari, Laterza.
I biennalisti sono pregati di mettersi in contatto
con il docente prima dell’inizio delle lezioni.
IV periodo (studenti laurea
triennale)
Titolo
del corso:
Modulo di 4 crediti (32 ore)
Parte introduttiva
L. Strauss-J. Cropsey, Storia della filosofia politica, vol. II, Il Melangolo, Genova
1995.
Parte monografica:
M. Albertini, Il
federalismo, Il Mulino, Bologna 1993.
I. Kant, Per
la pace perpetua, Editori Riuniti, Roma 1990.
STORIA DELLA
CULTURA MATERIALE
Docente: Paola de Sanctis Ricciardone
III e IV periodo
I moduli del
presente anno accademico saranno articolati in modo da fornire agli studenti
una preparazione di base sulla museografia antropologica. Si effettueranno
ricognizioni su alcuni grandi musei nazionali e internazionali, come il
Pigorini di Roma, il Pitt-Rivers di Oxford, il MOA di Vancouver. La loro
nascita e le loro strategie rappresentative nel tempo saranno analizzate con il
sostegno critico di saggi di studiosi del settore. Verranno effettuate,
nell'ambito di seminari ed esercitazioni, proiezioni di video e visite virtuali
tramite Internet di alcuni importanti musei etnografici nel mondo.
Modulo A
Nel primo
periodo si effettueranno alcune letture introduttive sulla storia degli studi
in ambito antropologico vista anche in relazione alla nascita e al
consolidamento della antropologia museale.
Modulo B
Nel secondo
periodo sarà approfondito il tema della museografia demoetnoantropologica
contemporanea ed il dibattito critico intorno ad essa.
Bibliografia
Testi di riferimento del Modulo A
1) Mondher
Kilani, Antropologia. Una introduzione,
tr. it. Dedalo Bari 1994
2) George W. Stocking Jr. (a cura di), Gli Oggetti degli Altri, saggi di
Antropologia museale, tr. it. EI Editori, Roma 2000 (pagine 1-160)
Testi di riferimento del Modulo B
1) George W. Stocking Jr. (a cura di), Gli Oggetti degli Altri, saggi di
Antropologia museale, EI Editori, Roma 2000 (pagine 160-358)
2) Gian Luigi
Bravo (a cura di), Fantasie in gesso e
stanze contadine, Meltemi, Roma 1999
Letture integrative (un testo a scelta per il
Modulo B)
Alexander
Edward P., 1979 Museums in Motion, An
Introduction to the History and Functions of Museums, AltaMira Press, a
Division of Sage Publications Inc., London 1996
Ames M.M.
1992, Cannibal Tours and Glass Boxes,
UBC Press, Vancouver 1993
Cirese A.M., Oggetti, Segni Musei, Einaudi, Torino 1974
Clemente P., Graffiti di museografia antropologica italiana, DEA, Protagon
editori toscani, Siena 1996
Csikszentmihalyi
M.& Rochberg-Halton E. 1981, The
meaning of things, Domestic symbols and the self, Cambridge University
Press, New York 1989
de Sanctis Ricciardone P. 1996, Nemici Immaginari, Esercizi di Etnografia,
Meltemi, Roma
Di Valerio F. (a cura di), Contesto e Identità. Gli oggetti fuori e
dentro i Musei, CLUEB, Bologna 1999
Elsner J.
& Cardinal R. (eds), The Cultures of
Collecting, Harvard University Press, Cambridge-Massachusetts 1994
Grimaldi R., I Beni Culturali demo-antropologici. Schedatura e sistema informativo,
Torino 1988
Karp I. & Lavine S.D. (a cura di), Culture in Mostra. Poetiche e politiche
dell'allestimento museale, trad. it. parziale CLUEB, Bologna 1994
Karp I. & Kreamer C.M. & Lavine D, (a
cura di) trad. it. parziale: Musei e
identità. Politica culturale delle collettività, CLUEB, Bologna 1995
Kezich G. & Turci M., (a cura di), Antropologia Museale. Caratteri,
rappresentazioni e progetti dei musei antropologici, demologici ed etnografici,
Atti del 1° Seminario Nazionale di Antropologia museale (Roma-S. Michele
all'Adige 1993), numero unico di "SM. Annali di San Michele", 7
Kingery
W.D. (ed.), Learning from Things, Method
and Theory of Material Culture Studies, Smithsonian Institution Press,
Washington and London 1995
Pearce S.
M., Museums, Objects and Collections: A
Cultural Study, Leicester University Press, Leicester,1992
Pearce
Susan M. (Ed.), Interpreting Objects and
Collections, Routledge, London and New York1 1994
Pearce S.,
Collecting in Contemporary Practice,
Sage, London 1998
Pomian K., 1987 Collezionisti, amatori e curiosi, tr. it. Il Saggiatore, Milano
1989
Stewart
S., On Longin: Narratives of the
Miniature, the Gigantic, the Souvenir, the Collection, John Hopkins
University Press, Baltimore 1984
Seconda annualità
Gli studenti che intendano affrontare una seconda prova di
Storia della Cultura Materiale dovrebbero essere in condizione di accedere alla
lettura di testi in inglese, essendo ineludibile la letteratura specialistica
internazionale per coloro che vogliano davvero approfondire gli studi in questo
campo del sapere. Un testo consigliato è il seguente:
Pearce S.M. (ed.), Interpreting Objects and Collections,
Routledge, London and New York 1994
Coloro che non siano in condizione di leggere testi in lingua possono
comunque portare due testi (da
concordare con la docente) fra quelli integrativi
in italiano sopra elencati.
Modalità di assegnazione delle tesi
Gli studenti che intendano richiedere la tesi in Storia della
cultura materiale devono aver sostenuto con buona votazione una seconda prova
della materia; sarà titolo preferenziale un curriculum in cui compaiano altri
esami nelle materie del gruppo demoetnoantropologico e la possibilità di
accedre a testi in lingua inglese.
STORIA DELLA LINGUA FRANCESE
Docente: Maria Teresa Zanola
II periodo
Caratteri
dell’antico e medio francese.
Linee
evolutive della lingua francese dal Rinascimento ad oggi.
La
sinonimia lessicale fra diacronia e sincronia.
-
Ch. BRUNEAU; Petite histoire de la
langue française, vol. I, Colin, Paris
1969.
-
F. BRUNOT – Ch. BRUNEAU, Précis de grammaire
historique de la langue française, Masson, Paris 1949.
-
G. ZINK, L’Ancien Français,
P.U.F., Paris 1987.
-
ID., Le Moyen Français, P.U.F.,
Paris 1990.
-
M. HUCHON, Le Français de la
Renaissance, P.U.F., Paris 1988.
-
Dispensa a cura del
Docente.
Ulteriori
indicazioni bibliografiche saranno fornite dal Docente durante il Corso.
STORIA DELLA
LINGUA GRECA
Docente: Rossella Morrone
I e II periodo
A) Lingua e dialetti della Grecia classica.
Fonologia ,morfologia ,sintassi:
descrizione di iso-
glosse e tratti distintivi.Rapporto con
l’indoeuropeo.Breve excursus sulla
lingua omerica.
La koine: caratteri generali.
Lettura dei seguenti testi:
Aristotele, Poetica, capp.XX-XXII (edizione
a scelta dello studente)
Dion.di Alicarnasso, De compositione verborum,
VI,14.(in D.d’Halicarnasse,Opuscules
Rhetoriques, t.III,text
ét.et trad. par G.Aujac et
M.Lebel,Paris ‘Les Belles Lettres’,1981)
Platone, Ione .(edizione a scelta dello studente)
Bibliografia
O.Hoffmann-A.Debrunner-A.Scherer,Storia della lingua greca,Napoli,Macchiaroli,1969.
A.Meillet,Lineamenti di storia della lingua greca,
Torino,Einaudi,1976.
Y.Duhoux ,Problemi e metodi della dialettologia greca ,Bari,Levante,1986
“ “ ,Le verb grec ancien,
Louvain-la-neuve,1991
O.Longo,Elementi di grammatica storica e
dialettologia greca, Padova,Cleup,1985
B)
Esercitazioni:
Lettura di epigrafi scelte( in Y.Duhoux,Problemi e metodi, cit. in Bibliografia)
Lettura di Aristofane,Le donne al
parlamento, a cura di
G.Paduano,BUR,1999
STORIA DELLA
LINGUA INGLESE
Docente: Carla Morini
III periodo
I modulo Mutazione da II modulo
di Filologia germanica II anno
STORIA DELLA LINGUA ITALIANA
Docente: Letterio Cassata
I e II periodo
1.
Parte istituzionale: Elementi
di storia della lingua italiana e di grammatica storica (dal latino all’italiano).
Testi
obbligatori:
Claudio Marazzini, La lingua italiana, profilo storico,
Bologna, Il Mulino;
Luca Serianni, Lezioni di grammatica storica, Roma,
Bulzoni.
2.
Corso monografico: L’amore
sensuale nella poesia del Duecento, dai Siciliani a Dante.
Testo
obbligatorio:
Antologia della poesia italiana, a cura di Cesare
Segre e Carlo Ossola, vol.
I, Torino, Einaudi.
Testi
consigliati:
Poeti del Dolce Stil Novo, a cura di Gianfranco
Contini, Milano, Mondadori;
Federico II di Svevia, Rime, a cura di Letterio Cassata, Roma, Quiritta;
Guido Cavalcanti, Rime, a cura di Letterio Cassata, Roma, Donzelli.
3.
Per biennalisti e
laureandi: Alle origini della lingua poetica del Novecento: Sergio Corazzini.
Testi
obbligatori:
Sergio Corazzini, Poesie, a cura di Idolina Landolfi, Milano, Rizzoli;
Luca Serianni, Introduzione alla lingua poetica italiana,
Roma, Carocci.
Per
laurearsi con una tesi di storia della lingua italiana è opportuno
superare almeno due esami di storia della lingua italiana e uno di filologia
italiana.
Il
corso è mutuato da Filologia latina: sarà costituito, pertanto, dalla stessa
parte monografica, mentre se ne differenzierà per quanto riguarda la parte
istituzionale. Ci si attenga, comunque, al seguente programma.
Parte
istituzionale:
L’evoluzione
della lingua latina dalle origini fino all’età tardoantica. Manuale di
riferimento sarà, per i corsisti, uno a scelta tra i seguenti:
F.
Stolz – A. Debrunner – W.P.Schmid, Storia
della lingua latina, traduzione italiana, Bologna, Pàtron, 1993 (quarta
edizione);
G.
Devoto, Storia della lingua di Roma,
Bologna, Cappelli, 1983, con l’aggiunta di una Premessa alla ristampa anastatica di A. L. Prosdocimi;
L. R.
Palmer, La lingua latina, traduzione
italiana, Torino, Einaudi, 1977.
Il
manuale scelto potrà essere integrato con P. Poccetti – D. Poli – C. Santini, Una storia della lingua latina, Roma,
Carocci, 1999, o con E. Vineis (a cura di), Alle
origini del latino, Atti del Convegno della Società Italiana di
Glottologia- Pisa 7-8 dicembre 1980), Pisa, Giardini, 1982 o con E. Campanile
(a cura di), Caratteri e diffusione del
latino in età arcaica, Pisa, Giardini, 1993.
Durante
il corso sarà distribuita un’antologia di iscrizioni latine.
Relativamente
alla parte istituzionale gli studenti dovranno leggere, commentare e tradurre i
seguenti testi:
Orazio,
Satire, libro I. Come edizione
italiana si consiglia quella curata da M. Labate, Milano, Rizzoli, 1981.
Corso
monografico:
Le Elegie di Tibullo: problemi testuali e
storico-linguistici.
Come
edizione critica, strumento essenziale per seguire lo svolgimento del corso, si
consiglia la seconda edizione tibulliana
di Georg Luck, Stutgardiae, Teubner, 1998.
II esame:
Programma da concordare con il docente
STORIA DELLA LINGUA TEDESCA
Docente: Carla Morini
II e III periodo
II
anno, Modulo 1
Origine
e sviluppo della lingua tedesca
Le fasi della lingua tedesca. Dalla
frammentazione all'unità linguistica. Lineamenti di storia della lingua tedesca
dall’origine ad oggi.
Testi:
S.
BOSCO COLETSOS, Storia della lingua tedesca, Garzanti, Milano 1988
II
anno, 1 Modulo, III periodo didattico
Dal
germanico all’alto tedesco antico.
Dal
germanico ai dialetti alto-tedeschi. Le popolazioni e i dialetti della Germania. Fonetica, morfologia e lessico dell’antico alto tedesco.
Lineamenti di storia e della letteratura della Germania medievale. La Chiesa,
la corte e la scuola. La conversione e la tradizione scritta. Lettura, traduzione e commento filologico di testi in
versi e in prosa.
Testi:
W.
BELARDI, Capitoli di grammatica storica dell’alto tedesco antico,
Bulzoni, Roma, 1990, parte I:Il germanico e il tedesco.
C.
HAENDEL, Dalle origini all’età pre-cortese, edizioni ETS, Pisa 1995.
M.V.
MOLINARI, Filologia germanica, Zanichelli, Bologna 1987, cap. VI: Il
tedesco antico.
STORIA DELLA
MUSICA MEDIEVALE E RINASCIMENTALE
Docente: Massimo Privitera
II e III periodo
I modulo (4 crediti - II
periodo)
Temi e problemi della storia della musica occidentale, dall'antichità
classica al rinascimento
Nel corso saranno esaminati e discussi i principali temi della storia della
musica occidentale, fino alla prima modernità. Particolare attenzione verrà
riservata al riconoscimento di continuità e discontinuità nella tradizione,
attraverso le seguenti aree: antichità classica, monodia medievale, prima
stagione polifonica, ars nova, umanesimo e rinascimento.
La bibliografia verrà indicata all'inizio del corso.
II modulo (4 crediti - III periodo)
La musica di Claudio Monteverdi (II): la seconda prattica
Nel corso verrà presa in esame la musica di Monteverdi, a partire dal Quinto
libro di Madrigali (1605). Saranno proposti ascolti di musiche scelte, con
analisi delle relative partiture. Pertanto è consigliata a chi frequenta
dimestichezza con le partiture. Testo base: Paolo Fabbri, Monteverdi,
Torino, EDT, 1985.
Durante il corso verranno forniti i matrriali d'ascolto e di analisi.
N.B.: Gli studenti iscritti al corso di laurea con il vecchio ordinamento,
intenzionati a biennalizzare l'insegnamento, seguiranno il II modulo,
concordando con il docente le opportune integrazioni.
Storia della musica moderna e contemporanea
Docente: Arnaldo Morelli
I e II periodo
I modulo
(I periodo, 4 crediti):
Pubblico, forme e generi della musica dal Seicento al Novecento storico
Il corso intende fornire una visione complessiva sulla
storia della musica dall’età moderna a quella contemporanea, scegliendo quale
punto di osservazione il rapporto fra il pubblico e le forme e i generi che
nell’arco di questo lungo periodo si manifestarono e si svilupparono. Il corso
sarà integrato da ascolti guidati cui è richiesta la presenza.
Bibliografia
testo manualistico consigliato: Elvidio Surian, Manuale
di storia della musica, ed. Rugginenti, voll. 1-4 (possibilmente la 2.a
edizione riveduta e ampliata, Milano 1999)
Il testo manualistico va integrato con la lettura di
alcuni capitoli tratti dai volumi della Storia
della musica, EDT (Torino, 2a edizione,
1991)
vol. 5: L. Bianconi,
Il Seicento, § 8-11, pp. 51-81
vol. 6: A. Basso,
L’età di Bach e Händel, § 1-11, pp.
1-40
vol. 7: G. Pestelli,
L’età di Mozart e Beethoven, § 1-3,
pp. 1-20
vol. 8: R. Di
Benedetto, Romanticismo e scuole nazionali, § 1-5, pp. 3-54
Si consiglia anche, soprattutto a coloro che non
possono frequentare regolarmente le lezioni, la lettura di alcuni capitoli
a scelta, inerenti gli argomenti trattati nel corso, tratti dai seguenti volumi
C. Dahlhaus,
La musica dell’Ottocento, La nuova
Italia (Scandicci, 1990)
H.H. Eggebrecht,
Musica in Occidente dal medioevo a oggi,
La nuova Italia (Scandicci, 1996)
II modulo (II periodo, 4 crediti):
Bach, Händel e
la ricezione dell’antico nella musica fra tardo classicismo e romanticismo
I compositori del tardo Settecento e dell’Ottocento,
diversamente da quelli dei secoli precedenti, vissero in una piena
consapevolezza del passato, riassumibile nella dichiarazione programmatica di
Schumann, secondo cui le grandi opere del passato dovevano essere comprese e
studiate, non per farne oggetto di imitazione ma per trarne stimolo a edificare
una “nuova età poetica”. L’epoca qui presa in esame vide il recupero e la
riproposta di capolavori del passato, come pure il sorgere di monumentali
edizioni di opera omnia, che gettarono le basi della moderna storiografia
musicale. Ma, accanto al recupero, la musica del passato, e soprattutto le
opere di Bach e Händel, giocarono un ruolo determinante nel forgiare linguaggi,
poetiche, generi e forme di una considerevole parte della produzione dal tardo
classicismo a tutta l’epoca romantica, che abbraccia opere di musicisti quali
Mozart, Haydn, Beethoven, Schumann, Chopin e Mendelssohn.
Bibliografia
(non completa)
R. Di Benedetto, Romanticismo e scuole nazionali, (vol. 8 della Storia della musica, EDT, Torino, 2a edizione, 1991)
C. Dahlhaus,
La musica dell’Ottocento, La nuova
Italia (Scandicci, 1990)
H.H. Eggebrecht,
Musica in Occidente dal medioevo a oggi,
La nuova Italia (Scandicci, 1996)
G. Borio - M. Garda (a cura di), L’esperienza
musicale. Teoria e storia della ricezione, EDT, Torino, 1989
(in seguito saranno specificati i capitoli e le pagine da
leggere e saranno date altre indicazioni bibliografiche)
STORIA DELLA PEDAGOGIA
Docente: Giuseppe Trebisacce
III e IV periodo
Il
modulo si articola in due parti strettamente legate tra loro. È possibile
seguire la seconda parte (modulo B)
soltanto se è stata seguita la prima (modulo
A).
Modulo A- 4 crediti, n. 32 ore
Attraverso
un’analisi storico-critica della cultura pedagogica contemporanea, il modulo
intende dar conto della specificità della storia della pedagogia nel vasto
mondo delle scienze dell’educazione, e del suo ambito specifico di ricerca
esplicitandone gli oggetti e le metodologie d’indagine.
Modulo B - 4 crediti, n. 32 ore
Il
modulo affronta l’analisi dei momenti più significativi della storia della
pedagogia, a partire dalla modernità e con una particolare attenzione alle
tematiche relative all’infanzia. Il suo obiettivo è anche quello di riuscire a
impostare e possibilmente sviluppare ricerche singole e di gruppo su alcuni
temi di rilevante interesse per i corsisti.
Testi per l’esame
1. B. Serpe, La ricerca storico-educativa in Italia, Cosenza, Jonia Editrice,
1999.
2. G. Trebisacce, L’educazione tra ideologia e storia, Appunti del corso.
3. G. Trebisacce, Storia dell’educazione, Appunti del corso.
Il
modulo si svolgerà nel III e IV periodo con lezioni tenute dal docente e con
seminari e lavori di gruppo coordinati dai collaboratori della cattedra.
STORIA
DELL’ARCHITETTURA
Docente: Ilario Principe
I e II periodo
Obiettivi
formativi - Introdurre gli studenti allo
studio della Storia dell’architettura attraverso una riqualificazione delle fonti
e delle loro determinanti storiche, antropologiche, economiche e artistiche, in
grado di consentire una lettura che faccia riferimento alla metodologia di
analisi delle cause che permettono la nascita delle forme architettoniche e
delle loro coordinate strutturali e linguistiche.
Concetti
introduttivi - La storia come ricerca.
La storia dell’architettura come storia di un’idea. Lo spazio naturale e lo
spazio artificiale. Necessità abitativa e necessità comunicativa.
L’architettura come rappresentazione e come oggetto rappresentativo.
L'architettura forma dello spettacolo e spettacolo dell'architettura. Legami e
relazioni tra urbanistica e architettura. Gli architetti e gli storici
dell’architettura. La funzione architettonica. La città occidentale e la scena
urbana.
Architettura
paleostorica e protostorica - Le
abitazioni provvisorie. Nomadi, stanziali e loro sistemi abitativi. Cerchio e
centro. Architettura megalitica e sistema trilitico. Architetture di terra, di
legno, di pietra, di laterizio. Ordine del mondo e ordine della vita.
Età
preclassica e classica - Natura e
pensiero architettonico. Il tempio, la torre, il giardino, il labirinto. Mondo
egizio e architettura funeraria. Transizioni dal nord e dal sud. La classicità
greca e il classicismo mediterraneo. Il mondo romano e l'edilizia imperiale.
Ordo e opus. Le architetture degli antipodi.
Il
medioevo creativo - Architettura
paleocristiana. Architettura bizantina. Le catacombe, le cupole, i nuovi
percorsi. Architettura carolingia e romanica. Gli ordini monastici, i
monasteri, le abbazie. Architettura gotica: innovazioni strutturali; ordine,
luce, leggerezza; nuove figure professionali. Le architetture medievali in
Italia e in Calabria.
Le
forme dell’età moderna - Architettura
umanistica e rinascimentale. Il perfetto e l’umano. Il palazzo e i trattati di
architettura. L'Italia e l'Europa. Manierismo e Barocco. Plasticità e
dinamismo.
Il
nuovo tempo - Il Settecento e la
rivoluzione industriale. La riscoperta del passato. Mondo nuovo e mondo
vecchio. Nuovi materiali, nuove funzioni, nuova architettura.
Bibliografia essenziale - Christian Norberg-Schultz, Il significato nell’architettura occidentale, Electa, Milano 1996,
fino a p. 167 inclusa e pp. 221-227; Corrado Bozzoni, L'architettura, in Storia della
Calabria medievale, Gangemi, Roma 1999, pp. 273-331; Ilario Principe, Città nuove in Calabria nel tardo Settecento,
Gangemi, Roma 2001; Paola Ancarani, L'uomo
dentro. Letture nello spazio architettonico, Mapograf, Vibo Valentia 2000;
un testo di manualistica (si suggerisce: AA.VV., Lineamenti di storia dell’architettura, Sovera Multimedia, Roma
1998; David Watkin, Storia
dell’architettura occidentale, Zanichelli, Bologna 1990); gli studenti
devono inoltre essere in grado di utilizzare un repertorio corrente (si
suggerisce: N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Einaudi, Torino 1981; Enciclopedia dell’architettura,
Garzanti, Milano 2001). Altre indicazioni bibliografiche verranno fornite
durante le lezioni.
STORIA DELLA RETORICA CLASSICA
Docente: Marcello Zanatta
III e IV periodo
Mutua da “Storia della filosofia antica”.
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
Docente: Carolina Brook
III e IV periodo
III
periodo:
Introduzione
alla Storia dell'Arte Contemporanea: movimenti, storia delle idee e
orientamenti del gusto.
In un
arco di tempo che va dal Neoclassicismo ai giorni nostri, il corso intende
analizzare le realtà storiche dei diversi contesti europei.
Si
consiglia la preparazione su uno dei seguenti manuali:
- P.
De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo.
Dall'Illuminismo al Postmoderno, Bompiani, Milano, 1995.
- C.
Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia
dell'arte italiana, vol. IV, Electa-Mondadori, Milano, 1987.
- E.
Bairati, A. Finocchi, Arte in Italia,
vol. III, Loescher Editore, Torino, 1988 (da integrare con altri studi
sull'arte europea).
E
inoltre:
- M.
De Micheli, Le avanguardie artistiche del
Novecento, Feltrinelli, Milano, 1966 e ed succ.
- M.
M. Lamberti, 1870-1915: i mutamenti del
mercato e le ricerche degli artisti, in Storia
dell’Arte Italiana, Il Novecento, 7, Einaudi, Torino, 1982, pp. 5-172.
IV
periodo Le ricerche plastiche in Italia
nella prima metà del Novecento: tradizione e innovazione.
Questa
parte del corso si concentra sull’ argomento specifico della storia della
scultura in Italia, tenendo conto del rapporto vincolante con la tradizione
accademica e nel contempo con le esperienze europee delle avanguardie. Verrà
altresì analizzato il vivace dibattito critico che ha avuto un ruolo importante
in questo contesto, imponendo la costante riflessione sui modelli del passato e
sulle necessità di innovazione.
Saggi
da leggere:
- R.
Krauss, Passaggi, Storia della scultura
da Rodin alla Land Art, Milano, Mondadori, 1998.
- P.
Fossati, Pittura e scultura fra le due guerre, Storia dell’Arte Italiana, Il Novecento, 7, Einaudi, Torino, 1982,
pp. 175-259.
- F.
Fergonzi, M.T. Roberto, La scultura
monumentale negli anni del fascismo. Arturo
martini e il monumento al Duca d’Aosta,
Allemandi, Torino, 1992.
Ulteriori
indicazioni verranno date durante il corso.
STORIA DELL'ARTE
FIAMMINGA E OLANDESE
Docente: Emilia Anna Talamo
III e IV periodo
Mutua
da “Storia del disegno dell'incisione e della grafica”.
Docente: Luigi Spezzaferro
I e II periodo
I Modulo (4 crediti) I periodo didattico
Titolo del corso: Introduzione
ai problemi generali della storia dell'arte. Fondamenti metodologici e
orientamenti bio-bibliografici.
Per superare l'esame gli studenti devono dimostrare:
1) di possedere una buona conoscenza della storia dell'arte
italiana dal Quattrocento al
Cinquecento (compreso) da prepararsi su un manuale a loro scelta: si
consigliano P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, Milano
1991 oppure C. Bertelli, G. Briganti, Storia dell'arte italiana,
Electa-Bruno, Milano 1990
2) di aver letto criticamente almeno uno fra i volumi qui
di seguito elencati:
Ackerman
J., L’architettura di Michelangelo, Einaudi, Torino 1982, ristampa 1980
Antal
F., La pittura fiorentina ed il suo ambiente sociale nel Trecento e
Quattrocento, Einaudi, Torino 1981
Argan
G.C., Studi e note dal Bramante al Canova, Bulzoni, Roma 1970
Baxandall M., Forme dell’intenzione. Sulla spiegazione
storica delle opere d’arte, Einaudi, Torino 2000
Baxandall M., Pitture ed esperienze sociali
nell’Italia del Quattrocento, Einaudi, Torino
Chastel
A., I centri del Rinascimento. Arte italiana 1460-1500, Feltrinelli,
Milano 1965 (ripubbl.)
Chastel
A., Il sacco di Roma, 1527, Einaudi, Torino 1983
Chastel
A., La grande officina. Arte italiana 1460-1500, Feltrinelli,
Milano 1966 (ripubbl.)
Gombrich
E., Immagini simboliche, Einaudi, Torino 1978
Gombrich
E., Norma e forma, Einaudi, Torino 1988
Hauser
A., Il Manierismo: la crisi del Rinascimento e l'origine dell'arte moderna,
Einaudi, Torino 1965
Kris
E., O.Kurtz, La leggenda dell'artista, Bollati Boringhieri, Torino 1989
Longhi
R., Officina ferrarese, Firenze 1956
Longhi
R., Piero della Francesca, Sansoni, Firenze 1975, 1980
Panofsky
E., Il significato delle arti visive, Einaudi, Torino 1978
Panofsky
E., La prospettiva come forma simbolica, Feltrinelli, Milano
Panofsky
E., Rinascimento e rinascenze nell'arte occidentale, Feltrinelli, Milano
1991
Panofsky
E., Studi d'iconologia, Einaudi, Torino
Pevsner
N., Le accademie d'arte, Einaudi, Torino 1982
Saxl
F., La storia delle immagini, Laterza, Bari 1982
Schlosser
J.von, Raccolte d'arte e di meraviglie del tardo Rinascimento, Sansoni,
Firenze 2000
Shearman
J., Funzione e illusione, Il Saggiatore, Milano 1983
Tafuri
M., Ricerca del Rinascimento, Einaudi, Torino
Wittkower
R., La scultura raccontata…, Einaudi, Torino 1993
Wittkower
R., Principi architettonici dell'umanesimo, Einaudi, Torino 1992
Zeri
F., Pittura e controriforma: l'arte senza tempo di Scipione da Gaeta,
Neri Pozza, Vicenza 1997
II Modulo (4 crediti) - II periodo didattico
Titolo del corso: La cultura
artistica a Roma nel primo Seicento
Per superare l'esame gli studenti devono dimostrare:
1) di
possedere una buona conoscenza della storia dell'arte italiana dal Seicento
all'inizio dell'Ottocento da prepararsi su un manuale a loro scelta: si
consigliano P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, Milano
1991 oppure C. Bertelli, G. Briganti, Storia dell'arte italiana,
Electa-Bruno, Milano 1990
2)
di conoscere le problematiche affrontate durante il corso anche grazie allo
studio dei seguenti lavori:
3) di aver letto criticamente almeno uno fra i volumi qui
di seguito elencati:
Haskell
F., Mecenati e Pittori, Allemandi, Torino 1999
Haskell
F., Metamorfosi del gusto, Bollati Boringhieri, Milano 1993
Haskell
F., N.Penny, L'antico nella storia del gusto, Einaudi, Torino 1984
Haskell
F., Riscoperte nell’arte. Aspetti del gusto, della moda e del collezionismo,
Comunità, Milano 1982
Montagu
J., La scultura romana del Seicento. Un'industria dell'arte, Umberto
Allemandi, Torino 1993.
Ulteriori
riferimenti bibliografici saranno forniti durante il corso.
Gli studenti del vecchio ordinamento dovranno seguire il I
e il II modulo e preparare l'esame sui relativi programmi (I e II modulo).
Gli studenti che desiderino sostenere la seconda
annualità d’esame, oltre al manuale e ai testi citati ai punti 2 e 3, dovranno
conoscere le seguenti opere:
Pinelli
A., La bella maniera, Torino, Einaudi 1993
Wittkower R., Arte e
architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1993
Mediazione linguistica
II periodo
2 crediti
Titolo del corso: Introduzione
ai problemi generali della storia dell'arte. Fondamenti metodologici e
orientamenti bio-bibliografici.
Il programma d'esame sarà
comunicato all' inizio delle lezioni e affisso nella bacheca del corso di
laurea.
STORIA DELLA SCIENZA
Docente: Luigi Maierù
II periodo
Modulo istituzionale (32 ore):
Introduzione alla storia della scienza
Parte istituzionale (16 ore)
Il concetto di “scienza” nel
mondo antico e in quello moderno
“Dimostrare” nel mondo antico e
nel mondo moderno
Analisi e sintesi, metodi di
dimostrazione
La struttura logica del primo
libro degli Elementi di Euclide
Il senso delle dimostrazioni
matematiche fra Cinque e Seicento.
La matematica “modello” per le
altre scienze.
Parte applicativa (16 ore): La
crisi della geometria euclidea
Le vicende del quinto postulato
euclideo da Euclide, a Proclo, a
Clavio, a Saccheri.
Il sorgere delle geometrie non
euclidee in Riemann ed Helmhotz
Il significato logico dei
modelli delle geometrie non euclidee: Feltrami, Klein, Poincarè
La geometria e lo spazio fisico
nell’Ottocento. Il ruolo delle assiomatiche.
I testi pertinenti (passi dalle
fonti e dagli studi) saranno distribuiti durante il corso.
STORIA DELLA SCUOLA E DELLE ISTITUZIONI
EDUCATIVE
Docente: Brunella Serpe
III e IV periodo
Programma A:
Dopo un approfondimento del concetto di Storia della scuola e
delle attuali prospettive di ricerca, il corso intende tracciare un quadro
dello stato della scuola pubblica nel Mezzogiorno a partire dalla sua nascita
(1767) fino alla proclamazione del Regno d’Italia (1861). A tal fine, in linea con gli orientamenti storiografici
più innovativi, si ritiene opportuno il richiamo alla storia sociale e
culturale del Mezzogiorno per il forte nesso tra questa e il ritardo delle
istituzioni scolastico-educative meridionali.
Testi consigliati:
B.SERPE,
La ricerca storico-educativa oggi, Cosenza, Jonia, 1990.
A.SPAGNOLETTI,
Storia del Regno delle due Sicilie, Bologna, Il Mulino, 1997.
A.BROCCOLI, Educazione e politica nel Mezzogiorno d’Italia,
Firenze, La Nuova Italia, 1987, ristampa anastatica.
Programma B:
Il corso prevede un ulteriore
approfondimento delle tematiche affrontate nel primo modulo attraverso la
lettura di testi che affrontano specificatamente il tema dell’istruzione
pubblica/privata nel Regno di Napoli con particolare riferimento alla provincia
calabrese.
Testi consigliati:
ZAZO, L’istruzione pubblica e privata
nel napoletano, Città di Castello, Il Solco, 1927.
G. NISIO, Della istruzione pubblica e
privata in Napoli dal 1806 al 1871, Napoli, Testa, 1871.
M.A.GALDI, Rapporto a S.E. il Ministro
dell’Interno sullo stato attuale dell’Istruzione pubblica nel Regno di Napoli,
Napoli, Stamperia Reale, 1814.
STORIA DELLA SEMIOTICA
Docente: Claudia
Stancati
III e IV periodo
Il Corso consiste in un
Modulo istituzionale ed un Modulo monografico, per un totale di 64 ore.
Modulo istituzionale (32 ore) –
III periodo:
Fra teoria e storia del segno: nozioni fondamentali.
La storia della semiotica come
chiave per l’architettura teorica della semiotica contemporanea.
La prima parte del modulo
presnta e discute in rapporto a diversi tipi di testo alcune nozioni
fondamentali.
La seconda parte è una veloce
carrellata atrraverso la storia della semiotica per ritrovare la forma assunta
da queste nozioni nelle fasi principali dell’evoluzione della riflessione sul
segno.
Prima parte
1 Cosa si impara dalla storia di una disciplina.
Presentazione della disciplina.
2 Interpretare i segni: tra divinazione e diagnostica
3 Produrre i segni
4 La comunicazione
5 Segni naturali e segni artificiali
6 Segni e linguaggio
7 Il linguaggio verbale e gestuale
8 Le scritture
Seconda parte
9 Per una breve
storia della semiotica
10 l'età arcaica e il pensiero greco
11 Agostino e l'età medioevale
12 L'età moderna
13 La semantica e la semiologia generale
14 L'impero semiotico e il suo declino
15 Le basi naturali della significazione
16 Uso di strumenti semiotici in altre discipline
Testi d’esame:
Umberto Eco, "Segno", in Semiotica e
filosofia del linguaggio, Torino, Einaudi.
Daniele Gambarara, “Significato e segno. Per una
semantica del significato”. in Semantica, D. Gambarara ed., Roma
Carocci, 1999, pp. 25-45.
Lia
Formigari, Il linguaggio. Storia
delle teorie, Roma-Bari, Laterza, 2001. L. 48.000.
Modulo monografico (32 ore) IV
periodo:
Logica e semiotica agli inizi
del Novecento: tra filosofia e scienza.
La nascita delle scienze contemporanee e della loro
terminologia, che ha specifiche caratteristiche semantiche, si riflette sui
rapporti tra scienza e filosofia. La filosofia avverte da un lato la necessità
di adottare una terminologia tecnica e dall'altro riflette su come spesso sia
proprio l'uso del linguaggio a costituire il discrimine tra filosofia e
scienza.
Mentre per Bergson e il linguaggio "simbolico"
costituisce il discrimine tra filosofia e scienze, Peirce riflette
sull'emergere del simbolo dalle radici del processo cognitivo: la logica .
Testi d’esame:
Lia
Formigari, Il linguaggio. Storia
delle teorie, Roma-Bari, Laterza, 2001. L. 48.000.
Più le fotocopie che saranno
distribuite dai seguenti testi:
G. Frege, "Senso e significato", trad. it. in Le
basi logiche del linguaggio, a c. di A. Bonomi, Milano, Bompiani, 1973
(rist. 1995), pp. 9-32.
Ch. S. Peirce, "L'etica della terminologia", in
trad. it.in Semiotica a c. di M. A. Bonfantini, Torino, Einaudi,
1980, pp. 109-118. Che cosa è il pragmatismo, in Scritti di filosofia,
a c. di William J. Callaghan, trad.it., Bologna, Cappelli 1978, pp. 254-271.
G. Vailati, Alcune osservazioni sulle questioni di
parole nella storia della scienza e della cultura, a c. di F. Casadei,
Santarcangelo di Romagna, Fara Editore, 1994.
H. Bergson, Introduzione alla metafisica, trad.
it. a c. di V. Mathieu, Bari, Laterza, 1957, rist.
STORIA DELLA STORIOGRAFIA ANTICA
Docente: Maria Intrieri
III e IV periodo
La storiografia greca: origini e sviluppo
Bibliografia:
K.Meister, La storiografia greca, Laterza, Roma – Bari 1992.
L.
Canfora, La storiografia greca, Ed. Bruno Mondadori, Milano 1999.
Esercitazioni
Lettura
e commento di brani scelti dalle Storie
di Tucidide.
Alcune
ore potranno, inoltre, essere dedicate a seminari tenuti dagli stessi studenti
su aspetti o temi specifici concordati col docente.
Modulo 2 IV periodo
La storiografia romana
Bibliografia:
G.
Clemente, I Romani e la loro storiografia, in Guida alla Storia romana, Mondadori, Milano 1977, pp. 7-46.
D.
Musti, Il pensiero storico romano, in
Lo spazio letterario di Roma antica, I, Roma 1989, pp. 177-240.
G. Zecchini, Il pensiero politico romano, La Nuova Italia Scientifica, Roma
1997.
Esercitazioni
Lettura
e commento di brani scelti di storici romani (a cura del dott. A. Zumbo).
Alcune
ore potranno, inoltre, essere dedicate a seminari tenuti dagli stessi studenti
su aspetti o temi specifici concordati col docente.
I biennalisti
(vecchio ordinamento) potranno concordare un programma specifico col docente.
STORIA DELLA
STORIOGRAFIA FILOSOFICA
Docente: Annabella D’Atri
III e IV periodo
Titolo del corso:
La storiografia
filosofica e alcuni “ismi”
Il corso si articola in due parti
La prima parte si occupa di una serie di problemi
propri della storiografia filosofica, in particolare:
-
concetto
di storia della filosofia
-
rapporto
della filosofia con gli altri rami del sapere
-
storia
della filosofia e storia della scienza
-
storia
della filosofia e storia delle idee
-
storia
della filosofia e logica
Tali
questioni saranno affrontate a partire dal testo di Hegel : Introduzione alla storia della filosofia.
Le principali tesi ivi sostenute saranno problematizzate alla luce delle più
recenti discussioni contemporanee facenti capo da un lato alla cosiddetta
tradizione “continentale” e dall’altra alla cosiddetta tradizione “analitica”.
La seconda
parte sarà dedicata alla fortuna di alcuni “ismi” tipici della storiografia
filosofica, in particolare: idealismo, razionalismo ed empirismo. In questa
seconda parte alcune delle tesi affrontate
nella prima parte verranno confrontate e discusse attraverso autori e
testi scelti come modelli esemplificativi.
Bibliografia*
I parte:
Hegel , Introduzione
alla storia della filosofia, Laterza, Bari, 1972 (o altre edizioni)
Gadamer, H. G., “Il problema della storia nella
filosofia tedesca contemporanea” in
Verità
e metodo 2, Bompiani, Milano, 1995, pp. 35-45
Scruton G., La
filosofia moderna. Un compendio per temi, La Nuova Italia, Firenze, 1998
pp. 1/15- 16/23- 24/35
D’Atri Annabella,
“Introduzione” a Cassirer/Mark-Wogau, Disputa sul concetto di simbolo,
Unicopli, Milano,
2001
II parte:
Cartesio, Meditazioni
metafisiche-Obiezioni e Risposte, Laterza, Bari, 1967 (o altre edizioni):
Terze obiezioni e risposte, pp. 341-367
Cassirer E., Storia
della filosofia moderna, Einaudi, Torino, 1952 (o altre edizioni):
Vol. 1, libro III: La fondazione dell’idealismo, pp. 483-553
Vol. 2, libro IV: Gli inizi dell’empirismo, pp.15/43- 64/91
Libro V: Compimento del
razionalismo, pp. 153-221
* La scelta antologica dai testi è calcolata in base
ad un carico didattico corrispondente a 4 Crediti Formativi Universitari (CFU).
Per gli studenti che scegliessero un carico didattico superiore, e di conseguenza
anche un diverso numero di ore di
lezione, la bibliografia sarà opportunamente integrata.
Docente: Erica Carotenuto
III periodo
Il corso si propone di
analizzare due problematiche esemplari del corso storico e della natura della
riflessione cristiana dei primi quattro secoli: l’esegesi delle Sacre
Scritture; la questione trinitaria e la dottrina di Dio. Il tentativo sarà
quello di illuminare il percorso che alla fine del quarto secolo portò
all’affermarsi in ambito cristiano soltanto di alcune linee interpretative e di
pensiero su tutte le altre possibili.
Verrà fornito agli studenti
materiale bibliografico opportunamente selezionato.
Per un quadro generale della
riflessione cristiana dei primi secoli si consiglia la lettura di: M.
Simonetti, Letteratura cristiana antica
greca e latina, Milano 19882; in alternativa: S. G. Hall, Doctrine and Practice in the Early Church,
London 20005 (una copia sarà disponibile in aula).
STORIA DELL’ ESTETICA
Docente: Antonio De Sensi
II e III periodo
Titolo
del corso: L’esperienza estetica della
natura
Modulo
introduttivo (Carico didattico: 32 ore di lezione)
Argomento: Questo modulo intende delineare il profilo
storico e problematico del bello artistico e del bello naturale, della mimesis, della creatività,
dell’esperienza estetica. Particolare attenzione sarà dedicata al tema odierno
del “paesaggio come identità estetica dei luoghi”, che riconsidera il rapporto
tradizionale tra arte e natura.
Testi:
W. TATARKIEWICZ, Storia di sei Idee, Aesthetica Edizioni, Palermo 1997;
P. D’ANGELO, Estetica
della Natura. Bellezza naturale, paesaggio, arte ambientale, Laterza,
Roma-Bari 2001.
Modulo
monografico (Carico didattico: 32 ore di lezione)
Argomento: Le lezioni mirano all’approfondimento di
quella linea di ricerca che oggi privilegia l’esperienza sensibile per la
natura in quanto paesaggio. L’emergere del paesaggio a contrassegno
dell’esperienza estetica moderna nel suo complesso viene descritto da J. Ritter
con lo sguardo contemplativo libero e disinteressato sul kosmos, caratteristico prima della theoria classica e poi della contemplatio
cristiana. Il paesaggio non come puro oggetto naturale e né come semplice rappresentazione
artistica ma in quanto oggetto estetico, assimilabile ad un’opera d’arte, viene
proposto da R. Assunto all’insegna di un rapporto uomo-natura come rapporto
estetico e nel riconoscimento della compresenza di natura arte e storia.
Testi:
J. RITTER, Paesaggio.
Uomo e natura nell’età moderna, a cura e con un saggio di M. Venturi
Ferriolo, Guerini, Milano 1994 (disponibile anche nella trad. it. di T.
Griffero in J. Ritter, Soggettività,
Marietti, Genova 1997);
R. ASSUNTO, Il
paesaggio e l’estetica, Novecento, Palermo1994.
Un testo a scelta fra i seguenti:
F. PETRARCA, La
lettera del Ventoso, Edizioni Tararà, Verbania 1996;
J-J. ROUSSEAU, Giulia
o la nuova Eloisa, Rizzoli - Bur Classici, 1992.
J-J. ROUSSEAU, Le
fantasticherie del passeggiatore solitario, Rizzoli, 1979;
H.R. JAUSS, Alterità
e modernità della letteratura medievale, Bollati Boringhieri, Torino 1989;
H. BLUMENBERG, La
leggibilità del mondo. Il libro come metafora della natura, Il Mulino,
Bologna 1999.
R. BUFALO - P. COLONNELLO (a cura di), Arte, Natura, Storicità, Luciano
Editore, Napoli 2000.
R. ZORZI (a cura di), Il paesaggio. Dalla percezione alla descrizione, Marsilio, Venezia
1999.
G. BERTONE, Lo
sguardo escluso. L'idea di paesaggio nella letteratura occidentale,
Interlinea, Novara 1999.
R. MILANI, L’arte
del paesaggio, Il Mulino, Bologna 2001.
Un utile strumento di consultazione generale è: Dizionario di estetica, a cura di G.
Carchia e P. D’Angelo, in collaborazione con S. Catucci, F. Cuniberto, T.
Griffero, S. Velotti, Laterza,Roma-Bari 1999.
Storia delle teorie
musicali
Docente: Egidio
Pozzi
III e IV periodo
I
Modulo:
Teorie
della modalità e del contrappunto (CFU 4, III periodo)
II
Modulo:
Tonalità
e atonalità: le teorie di Heinrich Schenker e Allen Forte (CFU
4, IV periodo)
Il
Corso, comprensivo di esercitazioni laboratoristiche, tirocini e orientamento
all'apprendimento, si terrà nel terzo e quarto trimestre.
Gli
studenti che intendono biennalizzare il Corso dovranno concordare un programma
specifico con il docente; gli interessati sono invitati a partecipare ad un
incontro organizzativo che si terrà nella prima settimana di lezione.
Obiettivi
del corso
Il
Corso si propone di attivare una indagine intorno alle più importanti teorie
musicali della cultura occindentale colta secondo una duplice prospettiva. Da
una parte presentare una panoramica storica delle principali teorie della
musica, dall'altra comprendere in che modo i principi fondamentali di tali
teorie si rintracciano nella coeva produzione musicale ovvero possono essere
utilizzati come strumento preferito nell'investigazione analitica. La
presentazione dei più importanti trattati musicali della tradizione
occidentale, dal Medioevo cristiano fino alle avanguardie del Novecento, è
stata così affiancata alla lettura di documenti e saggi che ne illustrano il
contenuto, il rapporto con la produzione musicale del tempo e le problematiche
estetiche connesse. Ognuna delle tematiche presentate a lezione è stata descritta
utilizzando citazioni di trattati coevi e ascolti di composizioni
rappresentative del periodo storico cui si riferiva; tali ascolti, in molti
casi, sono stati corredati da brevi analisi volte a mettere in evidenza la
relazione tra la tecnica compositiva dispiegata dall'autore e i principi
teorici discussi precedentemente.
Argomenti
delle lezioni
Modulo
A (Teorie della modalità e del
contrappunto, CFU 4)
1)
Criteri storiografici generali: Il metodo storiografico e le voci
enciclopediche
2)
Teoria modale I: La teoria modale secondo Apel, i trattati carolingi e problemi
di attribuzione modale nel canto gregoriano
3)
Teoria modale II: La classificazione modale nella polifonia rinascimentale
4)
Teoria modale III: Il riemergere della modalità tra Ottocento e Novecento
5)
Teoria del contrappunto I: Medioevo e rinascimento (dai primi trattati al
contrappunto diminutus, Tinctoris e Zarlino); la teoria della
diminuzione nei trattati italiani del Cinquecento
6)
Teoria del contrappunto II: La teoria e la prassi del basso continuo
7)
Teoria del contrappunto III: La didattica di Johann Joseph Fux
Modulo
B
(Tonalità e atonalità: le teorie di Heinrich Schenker e Allen Forte,
CFU 4)
1)
Teoria tonale I: La teoria di Heinrich Schenker: contesto culturale, principi
fondamentali, prime applicazioni pratiche
2)
Teoria tonale II: Le analisi di Heinrich Schenker: il Preludio in Do maggiore
di Bach
3)
Teoria tonale III: Le analisi di Heinrich Schenker: il tema di Mozart
4)
Teoria tonale IV: Le analisi schenkeriane dei due Minuetti di Bach
5)
Teoria atonale I: L’emancipazione della
dissonanza, le rivoluzioni del Novecento musicale e i problemi storiografici
6)
Teoria atonale II: La teoria della musica atonale di Allen Forte
7)
Teoria atonale III: Esempi di applicazione
SECONDA
ANNUALITA' (Introduzione alle metodologie analitiche, CFU da definire)
L'approfondimento
della seconda annualità è incentrato su uno studio prettamente pratico di
alcune tra le più importanti metodologie analitiche utilizzate nella moderna
musicologia. Per consentire un confronto pratico sulle esercitazioni d'analisi
proposte, il Seminario verrà tenuto sia con lezioni frontali sia sotto forma di
laboratorio, cioè discutendo tutti intorno a un tavolo le singole elaborazioni
presentate dagli studenti. In tal modo verranno individuate non solo carenze e
problemi di ognuno dei partecipanti, ma anche verranno approfondite visioni
soggettive spesso interessanti e stimolanti che comunque contribuiranno a
sviluppare in ognuno una più approfondita e raffinata competenza analitica.
STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Docente: Ottavio
Cavalcanti
I e II periodo
Programma Modulo A
Titolo
del corso:
Il concetto
antropologico di cultura. Storia degli studi demo-etno-antropologici nel
Mezzogiorno
·
O. Cavalcanti, La
cultura subalterna in Calabria, Castrovillari, Coscile Ed., 1996
·
L.M. Lombardi Satriani, Antropologia
Culturale e analisi della cultura subalterna, Milano, BUR Rizzoli, 1997
Testo consigliato: Bravo G.L., Italiani,
Roma, Meltemi, 2001
Avvertenze: Per
seminari, esercitazioni e ulteriori inidcazioni bibliografiche si rinvia
all’inizio del Corso. Sono previste, inoltre, proiezioni di documentari e
films.
Programma Modulo B
Titolo del corso:
L’ideologia della morte nella società contadina del Sud
o
Lombardi Satriani L.M., Il Ponte di San Giacomo, Palermo,
Selleria,1996
o
De Martino E., Morte e pianto rituale, Torino,
Boringhieri, 1977
Testo
consigliato: Curri U. (a cura di), Il
volto della Gorgone, Milano, Paravia Bruno Mondadori Ed., 2001
Avvertenze: Per seminari, esercitazioni e ulteriori inidcazioni
bibliografiche si rinvia all’inizio del corso. Sono previste, inoltre,
proiezioni di documentari e films.
Docente: Ilario Principe
III e IV periodo
Titolo del corso -
L’urbanistica e le forme transitive della storia
Secondo la definizione fino ad oggi consolidata, la Storia
dell’urbanistica studia le trasformazioni degli aggregati umani superiori a una
certa soglia dimensionale in conseguenza delle complesse attività di
pianificazione e programmazione messe in opera dalle formazioni politico
economiche per garantire alla società la corretta fruizione degli spazi
abitativi, pubblici e comuni: in tal senso potrebbe definirsi Storia della
pianificazione urbana, e prende corpo e vigore come snodo problematico a
partire dall’Ottocento e in particolare dalla rivoluzione industriale e dai
cambiamenti da essa provocati nell’organizzazione dello spazio d’antico regime,
e come statuizione disciplinare dal secondo dopoguerra anche in conseguenza
dello sforzo di ricostruzione dei nuclei urbani distrutti. A distanza ormai di
una generazione, da quando cioè i primi studi di Storia dell’urbanistica sono
stati proposti all’attenzione degli studiosi, quest’ottica riesce sempre meno a
rendersi adeguata alla complessità delle manifestazioni urbane e
dell’articolato processo che presiede alla loro gestione e organizzazione. La
città si tende a vederla sempre più come un continuum spazio temporale, senza
le cesure epocali che in altre discipline tracciano ancora steccati
conoscitivi: a rigore non si tratta quindi di Storia dell’urbanistica ma di
Storia della città e del territorio, o meglio ancora di Storia degli
insediamenti. Tale precisazione ha conseguenze importanti per la didattica,
soprattutto se la si imposta con preciso riferimento ai periodi di transizione
epocale.
Ilario
Principe, Manuale di Storia
dell’urbanistica, Centro Editoriale Unical, Rende 1997;
Ilario Principe, Città nuove in Calabria nel tardo Settecento, Gangemi Editore, Roma
2001.
Parte monografica
- Città europea, città di
transizione
Leonardo Benevolo, La città nella storia d'Europa, Laterza, Bari 1993
Esercitazioni e seminari - Se
la frequenza al corso dovesse essere analoga a quella dell’anno accademico
precedente (al massimo tre studenti a lezione), verranno attivate forme di
analisi di aggregati urbani di specifico interesse per i partecipanti in
funzione di una loro comprensione sul campo degli aspetti legati all’ambiente
in cui essi vivono. Nel caso di frequenza maggiore il programma delle
esercitazioni e degli eventuali seminari verrà comunicato all’inizio del corso.
STORIA DEL
MOVIMENTO OPERAIO
Docente: Amelia Paparazzo
III e IV periodo
Docente: Silvano Facioni
I e II periodo
Titolo
del Corso: Radici ebraiche dell’Occidente
Il
corso si propone di rintracciare e discutere la presenza di temi e motivi che
appartengono alla tradizione ebraica biblica e rabbinica all’interno della
storia del pensiero occidentale. Tale presenza, spesso obliqua o sotterranea,
costituisce il precipitato di una eredità di pensiero che fa capo a Gerusalemme
piuttosto che ad Atene e rappresenta il polo “altro”, misconosciuto di una
vicenda storica che continua ai nostri giorni.
Il
corso si svilupperà secondo due direttrici che faranno capo, rispettivamente, a
problemi di ordine storico che caratterizzano il pensiero ebraico (origini e
sviluppo storico, contesti filosofico-teologici, categorie filosofiche,
procedure ermeneutiche), e ad alcune questioni teoretiche che illustrano lo
specifico della filosofia ebraica soprattutto in relazione al pensiero greco
classico (ad esempio le coppie concettuali logos/davar, aletheia/’emet,
eros/’ahavah). Per questa seconda parte si prenderanno in esame
alcune pagine della Mishnah e del Talmud Babilonese.
Testi:
Marc-Alain
Ouaknin, Il Libro bruciato. Filosofia dela tradizione ebraica, tr. it.
di E. Zevi, Ecig, Genova 2000.
Paolo
De Benedetti, Introduzione al giudaismo, Morcelliana, Brescia 1999.
Jacob
Neusner, I fondamenti del giudaismo, tr. it. di P. Stefani, La Giuntina,
Firenze 1992.
Ulteriori
indicazioni bibliografiche saranno fornite durante le lezioni.
STORIA DEL PENSIERO POLITICO
CONTEMPORANEO
Docente: Guido Liguori
III e IV periodo
Parte
istituzionale:
Il pensiero
politico dell'Ottocento e del Novecento
Testi:
- Francesco Valentini, Il pensiero politico contemporaneo, Laterza, 1995
(oppure un manuale di storia della filosofia
politica o delle dottrine politiche da concordare con il docente).
Parte
monografica:
Stato e società
civile nei "Quaderni del carcere" di Antonio Gramsci
Testi:
- Antonio Gramsci, Quaderni del carcere, Einaudi, 20013
(le parti indicate dal docente nel corso delle
lezioni)
Due a scelta tra i seguenti
testi:
- Norberto Bobbio, Saggi su Gramsci, Feltrinelli, 1990
- Valentino Gerratana, Gramsci. Problemi di metodo, Editori Riuniti, 1997
- Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, Sellerio, 1996
- Guido Liguori, Gramsci
conteso, Editori Riuniti, 1996
- Domenico Losurdo, Antonio Gramsci dal liberalismo al “comunismo critico”, Gamberetti,
1997.
- Palmiro Togliatti, Scritti su Gramsci, Editori Riuniti, 2001
STORIA DEL PENSIERO SCIENTIFICO
Docente: Paolo Rossi
III periodo
Programma non pervenuto.
STORIA DEL TEATRO E DELLO
SPETTACOLO
Docente:
Valentina Valentini
I e II periodo
2 moduli
di 32+ 32 ore
Cultori
della materia: dott. Carlo Fanelli e dott.ssa Vincenza Costantino
Parte
istituzionale: questo primo modulo
intende fornire una conoscenza a grandi linee della storia del teatro dalle
origini alle avanguardie storiche in modo da costruire un percorso fra fenomeni
significativi delle drammaturgie e degli eventi spettacolari nel tempo e nello
spazio. Insieme agli eventi storici caratterizzanti un’epoca, questa parte del
corso analizza le problematiche costitutive della disciplina: il rapporto fra
testo drammatico e spettacolo, la metodologia di analisi di questi testi, le
categorie aristoteliche che fondano la disciplina e quelle “antiaristoteliche”
che dissolvono le marche del genere drammatico, i ruoli dell’attore, dello
spazio scenico, del regista,.così come si sono affermati e trasformati nel
tempo secondo le differenti estetiche.
Testi di base
C. Molinari,
Storia del teatro, Laterza,
Roma-Bari, 1986.
Aristotele, La poetica,
Laterza, Bari, 1975 (o altra ed.).
Parte monografica: la tradizione dell’autore-attore nel teatro italiano.
La
parte monografica del corso prende in esame attraversando diversi secoli, dal
rinascimento ai nostri giorni, alcune figure esemplari che contraddistinguono
l’identità del teatro italiano nel tempo e ne rappresentano la vitalità, la tradizione
che cambia: Ruzante, i comici della commedia dell’arte Eduardo De Filippo,
Dario Fo, Franco Scaldati. Si tratta di una storia del teatro bassa, popolare,
comica, dialettale in cui si mantengono unite le funzioni ( scrittore, attore,
regista) che il teatro letterario tende a diversificare e dividere.
Testi:
E. De Filippo, L’arte della Commedia, Einaudi. (£ 15.000)
E. De Filippo, La grande magia, Einaudi, (£ 15.000)
E. De Filippo, Lezioni di teatro, Einaudi.(£ 24.000)
D. Fo, Mistero Buffo, Einaudi., (libro+video £
39.500 - solo libro £ 14.000)
D. Fo, Manuale
minimo dell’attore, Einaudi, (£ 18.000)
Franco Scaldati (a cura di V. Valentini); Rubbettino. (libro + CD £
25.000)
Dispense
(per
entrambi i moduli a cura del docente)
Parte generale: M. Bachtin, L’immagine
grottesca del corpo in Rabelais e le sue fonti, in L’opera di Rabelais e la cultura popolare,
Einaudi, pp.332-404; C. Segre, Contributo
alla semiotica del teatro, Narratologia e teatro, in Teatro e
romanzo, Einaudi, pp. 3-26;
Ruzante: A. Beolco (Ruzante), La Moscheta,
in Il teatro italiano II, La commedia del Cinquecento, t. I,
Einaudi, pp. 233-321; M. Baratto, L’avventura
teatrale, in Da Ruzante a Pirandello, Liguori, pp. 69-87; L. Zorzi, Il teatro dell’attore - Migrazione
e degradazione di un simbolo - L’Anconitana
archetipo dell’Arte, in L’attore la commedia il drammaturgo,
Einaudi, pp. 5-102;
Commedia dell’Arte:
F. Taviani-M. Schino, La produzione di teatro - Strategie
di difesa e di mercato, in Il segreto della Commedia dell’Arte, La
casa Usher, pp. 308-389; F. Scala,
Il finto morto (scenario); Barbieri, La supplica.
E. De Filippo:
A. Barsotti, L’arte della commedia (pp. 451-479) - Fra Tradizione …(pp.17-73)
- La grande magia (pp. 237-258), in Eduardo
drammaturgo, Bulzoni.
D. Fo: M. Pizza, Il gesto, la parola, l’azione.
Poetica, drammaturgia e storia dei monologhi di Dario Fo, Bulzoni.
Programmi propedeutici
Giornate
di studio su La drammaturgia di Franco
Scaldati,11-12-13 dicembre 2001 aula stampa Aula Magna Unical
Interventi previsti
Antonio
Barbieri: Il concetto di autore (data
da fissare)
Esercitazioni
Per
poter sostenere l’esame di storia del teatro e dello spettacolo è
indispensabile svolgere un elaborato su brani di opere drammatiche e aver
visionato e analizzato almeno tre spettacoli fra quelli in cartellone nei
teatri cittadini (o altrove).
Laboratorio di visione e analisi spettacoli
in video (ogni giovedì)
Seminario biennalisti
È
dedicato ad approfondire questioni teoriche messe in campo dal teatro della
seconda metà del Novecento ,quali il concetto d’autore, regia, attore, spazio
scenico
V.
Valentini, Dopo il teatro moderno,
Politi, Milano, 1989
Peter Sellars ( a cura di M: Delgado e V. Valentini), Rubbettino,
Soveria Mannelli, 1999
II e III periodo
2
moduli
modulo
1 (dicembre
2001-febbraio 2002)
Il teatro elisabettiano: The Merchant of Venice
e King Lear di William Shakespeare
CFU:
4
modulo
2 (febbraio-aprile)
Riletture shakespeariane: Shylock di Arnold
Wesker e Lear di Edward Bond
CFU:
4
Il
corso mira, grazie alla sua scansione modulare, a seguire i percorsi di
produzione di due tra i testi shakespeariani più amati, spesso ripresi sulle
scene contemporanee, sia nella loro forma “originale” che in svariate versioni
che “ri-leggono” i classici e li “usano”, appropriandosene. Per far ciò,
occorrerà offrire un quadro delle condizioni culturali, sceniche, di genere che
reggono la creazione e le messe in scena protomoderne di The Merchant of
Venice e King Lear, verificarne la ricchezza semantica e
spettacolare per proseguire, nel secondo modulo, a verificare come quei testi
si trasformino, nel Novecento e in due autori “politicamente impegnati”, in
palinsesti da cancellare e/o ricostruire.
Il corso sarà tenuto in italiano, come la prova finale,
in cui lo studente dovrà dar prova di avere efficacemente utilizzato l’apparato
bibliografico e terminologico fornito nel corso dei due moduli, soprattutto
finalizzandolo all’esegesi testuale. Faranno parte integrante e verificata in
sede di colloquio la visione di versioni filmiche dei testi presi in esame.
P.
S. NUOVO ORDINAMENTO
Gli
studenti che scelgano di optare per l’iscrizione al Terzo anno del nuovo
ordinamento di studi seguiranno un solo modulo a scelta tra i due Leggere
la città e tra i due corrispondenti al corso di Storia del teatro
inglese vecchio ordinamento. Gli studenti che scelgano il curriculum n° 1
saranno tenuti anche a partecipare a uno dei seminari svolti in un altro modulo
a scelta, così come a svolgere una tesina di almeno 15 pagine da concordare con
la docente.
BIBLIOGRAFIA
(vecchio ordinamento)
MODULO
1
Testi
di riferimento (obbligatori)
A.
Cavallone Anzi, Storia del teatro inglese dalle origini alla Restaurazione,
Torino, Einaudi, 1997
P. Brook, The Empty Stage,
Harmondsworth, Penguin, 1968 tr. it. Il
teatro e il suo spazio, Milano,
Feltrinelli, 1980
A. R. Braunmuller and M.
Hattaway, The Cambridge Companion to English Renaissance Drama,
Cambridge, Cambridge University Press, 1990
W. Shakespeare, The Merchant
of Venice
W. Shakespeare, King Lear
MODULO
2
Testi
di riferimento (obbligatori)
R.
Bertinetti, Storia del teatro inglese, Torino, Einaudi
Estratti
da F. Marenco (a cura di), Storia della civiltà letteraria inglese,
Torino, UTET, 1996, vol. III
A.
Artaud, Il teatro e il suo doppio, Torino, Einaudi, 1968
Arnold Wesker, Shylock
Edward Bond, Lear, 1971
BIBLIOGRAFIA
(nuovo ordinamento)
MODULO
1
Testi
di riferimento (obbligatori)
A. R. Braunmuller and M.
Hattaway, The Cambridge Companion to English Renaissance Drama,
Cambridge, Cambridge University Press, 1990
W. Shakespeare, The Merchant
of Venice
W. Shakespeare, King Lear
MODULO 2
Testi
di riferimento (obbligatori)
R.
Bertinetti, Storia del teatro inglese, Torino, Einaudi
Arnold Wesker, Shylock
Edward Bond, Lear, 1971
N.
B.
All’inizio
del secondo periodo didattico (dicembre), verrà offerta agli studenti la
bibliografia critica obbligatoria (differenziata a seconda dell’ordinamento di
studi seguito) in forma di dispensa curata dalla docente, acquistabile presso
la cartoleria LEUCAM.
Storia del Vicino Oriente antico
Docente: Corinne Bonnet
III e IV periodo
I° Modulo (4
crediti):
Introduzione metodologica alla Storia del Vicino
Oriente + Dalla preistoria alle prime
città
- Il quadro geografico, etnico e linguistico del Vicino
Oriente; l’interazione fra l’uomo e l’ambiente; la disponibilità di materie
prime e la competizione per l’accesso alle risorse; le ripercussioni sullo
sviluppo storico; la mappa insediamentale;
- Le fonti per la conoscenza della storia del Vicino
Oriente: tipologia, uso critico, apporto alla ricostruzione storica;
- L'importanza storico-culturale del Vicino Oriente nella
storia universale;
- Dalla preistoria alla storia: la nascità delle prime
città; i fenomeni connessi, di cui l’apparizione delle prime scritture; le
prime forme di “stato”; lo sviluppo della vita economica, politica,
sociale e culturale nel III millennio;
- Le grandi tappe storiche del III millennio e i problemi
legati alla cronologia; i grandi siti (di cui Ebla) e la loro storia; le
problematiche al centro dell’attenzione di archeologi e storici.
II° Modulo (4
crediti):
Il II e il I millennio a.C.
- Il Bronzo Medio e il Bronzo Recente: sviluppo storico;
la formazione di grandi potenze e di imperi; il rafforzamento dello Stato; le
crisi endemiche e la “questione
sociale”;
- La dinamica economica, politica e culturale fra centro
e periferia;
- Il Bronzo Recente e i nuovi equilibri internazionali;
- Il collasso del sistema attorno al 1200: dall’Età del
Bronzo all’Età del Ferro;
- L’emergenza di nuove forme di stato: dallo stato
territoriale allo stato nazionale;
- Piccoli stati e grandi imperi nel I millennio;
- La questione dell’ellenizzazione del Vicino Oriente
Libro di riferimento: M. Liverani, Antico Oriente, Laterza, 4a ed., Roma-Bari 1999.
Esercitazioni
“I testi rituali di Ugarit”
In occasione della recente riedizione del corpus dei
testi rituali di Ugarit ad opera di Dennis Pardee (Parigi 2001), si tenterà un
approccio alla religiosità siriana del
II millennio a.C. e si proporrà una comparazione con i materiali anteriori
(Ebla, Mari, Emar) e posteriori (Fenicia e Antico Testamento). Non è richiesta
nessuna competenza linguistica particolare. Una tesina finale presenterà e
riassumerà il percorso svolto.
STORIA ED ISTITUZIONI DELLA
CALABRIA MEDIEVALE
Docente: Attilio Vaccaro
IV periodo
Il
corso consiste in un modulo di 32 ore.
Poteri
civili e religiosi nella Calabria medievale.
Il
corso si propone di ripercorrere gli avvenimenti essenziali che hanno
caratterizzato l'evolversi dei poteri civili e religiosi in Calabria nei secc. IX-XV, senza
trascurare i risvolti in campo economico, politico e sociale dai quali sono
dipesi gli stessi processi di vita e di sviluppo della regione. Si cercherà
inoltre di dare spazio, per quanto sia possibile, al materiale documentario e
alla recente storiografia sulla Calabria medievale.
Durante le lezioni saranno distribuite dispense.
Si consiglia la lettura di almeno 2 dei seguenti testi:
F. Burgarella, Le terre bizantine (Calabria, Basilicata e Puglia), in Storia del Mezzogiorno, a cura di G.
Galasso, II, Il medioevo, Napoli 1989; pp. 414-517;
S. Tramontana, Il Mezzogiorno
medievale, Roma 2000;
P. De Leo, Mezzogiorno medievale, Soveria Mannelli 1984;
P. De Leo, Certosini e cistercensi nel Regno di Sicilia, Soveria Mannelli
1993
P. Dalena, La conquista normanna e la latinizzazione della Chiesa in Calabria,
in «Quaderni Lametini », 29, 1994, pp. 17-34.
A. Vaccaro, Squillace dall'età antica all'età medievale, ossia "Squillacii
redivivi libri IV." di G. Lottelli, Cosenza 1999.
STORIA E ISTITUZIONI DELL’AFRICA
Docente: Carlo Carbone
II e III periodo
Le lezioni e le esercitazioni verteranno
sugli elementi di base della storia africana precoloniale e sul nuovo ruolo assegnato
al continente a partire dall’Ottocento.
A parte le lezioni ed esercitazioni sono
previsti incontri di supporto al corso le cui date saranno comunicate solo una
volta definito l’orario complessivo delle lezioni ed esercitazioni per evitare,
nei limiti del possibile, che si verifichino sovrapposizioni fra corsi dello
stesso anno.
Il modulo B avrà caratteristiche di approfondimento dei temi
trattati nel modulo A.
Nel ricordare che il manuale integra, non
sostituisce, le lezioni, il professore suggerisce, per la preparazione degli
esami:
-
Anna Maria GENTILI, Il leone e il cacciatore: Storia dell’Africa
subsahariana, Roma, NIS, 1995 o ristampe successive, dalla parte seconda
(p. 195) alla fine;
-
Carlo CARBONE, Burundi Congo Rwanda. Storia contemporanea
di nazioni, etnie, Stati, Roma, Gangemi, 2000, capp. 2, 3,
3a, 4 (pp. 41-169).
STORIA GRECA
Docente: Giovanna De Sensi Sestito
I e II periodo
Esercitazioni:
Aspetti
di storia economica e sociale greca.
Bibliografia:
Appunti
dalle lezioni e testi di appoggio sui diversi argomenti indicati o forniti a
lezione.
Per
gli studenti che seguono un solo modulo: D.LOTZE Storia greca,Il Mulino, Bologna, 1998. Letture integrative a scelta
dello studente: E. CARR, Sei lezioni di
storia, Einaudi, Torino 1966; L. CRACCO RUGGINI (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Il
Mulino, Bologna 1996; L. CANFORA, Prima
lezione di storia greca, Laterza, Roma-Bari 2000.
Alcune
ore potranno, inoltre, essere dedicate a seminari tenuti dagli stessi studenti
su aspetti o temi specifici concordati col docente.
Esercitazioni:
Prove
pratiche di lettura e commento delle fonti storiche.
Bibliografia:
Un
testo a scelta tra: D. MUSTI, Storia
Greca, Laterza, Roma-Bari 1989 (escluse note integrative, sezioni
bibliografiche e parti di capitoli che verranno indicate a lezione); H.
BENGTSON, Storia Greca. Dalle origini
all’Ellenismo, Il Mulino, Bologna 1989; C. MOSSE’-A. SCHNAPP-GOURBELLION, Storia Greca. Dalle origini alla conquista
romana, La Nuova Italia, Firenze 1997;
L.BRACCESI-F.CORDANO-M.LOMBARDO-A.MELE, Manuale
di storia greca, Monduzzi Editore, Bologna 1999.
Letture
integrative a scelta dello studente: E. CARR, Sei lezioni di storia, Einaudi, Torino 1966; L. CRACCO RUGGINI (a
cura di), Storia antica. Come leggere le
fonti, Il Mulino, Bologna 1996; L. CANFORA, Prima lezione di storia greca, Laterza, Roma-Bari 2000.
Alcune
ore potranno, inoltre, essere dedicate a seminari tenuti dagli stessi studenti
su aspetti o temi specifici concordati col docente.
STORIA MEDIEVALE
Docente: Pietro De Leo
II e III periodo
Il
corso è articolato in due moduli di trentadue ore ciascuno.
Modulo 1 ( II periodo)
A) Introduzione allo studio dell’età
medioevale. A tale riguardo si fa riferimento alle dispense e agli
appunti delle lezioni, ai saggi di H. Fuhrmann,
Guida al Medioevo, Bari, Laterza 1989
e M. Sanfilippo, Dentro il medioevo, Firenze, La Nuova
Italia 1989.
B) Parte generale: conoscenza approfondita
delle vicende dei problemi dell’età medioevale attraverso lo studio di un buon
manuale delle scuole medie superiori (licei).
Modulo 2 ( III periodo)
Guerra
Santa, Guerre Sante: conflitti
religiosi, ideologici e culturali tra Medioevo evo ed età di mezzo da
Costantino il Grande alla battaglia di Lepanto:
Testi di riferimento, dei quali 3 a scelta:
1.
CONTAINE P., La guerra nel medioevo, Mulino, Bologna
2.
DANIEL N., Gli arabi e l'Europa nel
Medioevo, Mulino, Bologna 1981
3.
PARTNER , Il Dio degli eserciti,
Einaudi, Torino
4.
PRINZ, Clero e guerra nell'alto medioevo,
Einaudi,Torino
5.
TYERMAN, L'invenzione delle crociate,
Einaudi, Torino
6.
CARDINI F., L'Europa e l' Islam, Storia
di un malinteso, Bari, Laterza 2a ediz. 2000.
7.
LEWIS B., L' Europa e l' Islam, Bari,
Laterza 1999.
8.
LEWIS B., Il linguaggio politico
dell'Islam, Bari, Laterza, 2a ediz. 1996.
9. DURAND R., Musulmans
et Chrètiens en Mèditerranèe occidentale, Presses Universitaire des Rennes.
10. WEBER E. REYNAUD, Croisade
d'hier Djihad d'aujourd'hui, Cerf, Paris
11.
AHMED LEILA , Oltre il velo. La donna
nell'Islam da Maometto agli ayatollah, La Nuova Italia, Milano 1995.
12.
CARDINI F., Alle radici della cavalleria medievale,
La Nuova Italia, Milano 1997.
13.
GABRIELI F., L'Islam nella storia,
Dedalo, Bari 1966.
14.
DELORT R., Le crociate, Dedalo, Bari
1987
15.
MUSCA G., Carlo Magno ed Harun al Rashid,
Dedalo Bari, 2a ediz. 1996.
Altri
testi saranno segnalati agli inizi del corso.
N. B.
I biennalisti svolgeranno una tesina concordata con il docente.
Mediazione
linguistica
Docente: Gigliola Pagano
Mutua da “Storia economica dell’eta’ moderna e contemporanea”.
STORIA MODERNA
Docente: Pietro De Leo
IV periodo
Il
corso è articolato in un modulo di trentadue ore.
Titolo
del corso:
Lutero e la riforma protestante.
La
bibliografia sarà comunicata all'inizio del corso.
STORIA ROMANA (M-Z)
Docente: Gian Piero Givigliano
II e III periodo
4
crediti, 32 ore, primo anno, secondo periodo
Conoscenza
della storia di Roma dalle origini alla fine dell’impero romano d’occidente.
Roma nel contesto dei popoli dell’Italia antica. Sviluppo delle sue
istituzioni. Conquista dell’Italia e del Mediterraneo. L’impero. L’impero ed il
Cristianesimo. L’impero ed il mondo barbarico. Cenni sulla Calabria romana.
Metodologia storica ed uso delle fonti.
I testi saranno indicati
all’inizio delle lezioni
4
crediti, 32 ore, primo anno, terzo periodo
Strategia
di una conquista: riflessioni sul De
bello Gallico di Cesare. Analisi delle strategie di Giulio Cesare in
Gallia.
I testi saranno indicati
all’inizio delle lezioni
Avvertenze: Gli studenti iscritti al primo anno, il cui piano di
studi prevede un solo modulo della disciplina, dovranno obbligatoriamente
seguire il Modulo A.
Gli
studenti iscritti fino all”a.a. 2000/2001 e che seguono il vecchio ordinamento
di studi dovranno seguire entrambi i moduli.
I
biennalisti dovranno concordare il programma col professore.
STORIA ROMANA (A-L)
Docente: Gian Piero Givigliano
II e III periodo
Mutua da Storia Romana (M-Z) –
Modulo A
Mutua da Storia Romana (M-Z) –
Modulo B
Avvertenze: Gli studenti iscritti al primo anno, il cui piano di
studi prevede un solo modulo della disciplina, dovranno obbligatoriamente
seguire il Modulo A.
Gli
studenti iscritti fino all”a.a. 2000/2001 e che seguono il vecchio ordinamento
di studi dovranno seguire entrambi i moduli.
I biennalisti dovranno concordare il programma col
professore.