ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE (D.U.
LINGUE)
I semestre
Obiettivi
In questo modulo ci si porpone di di presentare gli elementi basilari
dell’economia delle imprese, turistiche in particolare.
Si metteranno in luce i meccanismi, non solo di mercato, che
interessano i prodotti turistici, le imprese del settore e il contesto locale.
In particolare si esamineranno alcuni casi operativi relativi a
imprese alberghiere e tour operator e
le attrazioni specifiche.
Programma
L’AZIENDA,
DEFINIZIONI E APPROCCI
LA
STRUTTURA AZIENDALE: UNITA’ E FUNZIONAMENTI
CENNI
SUL BILANCIO
IL
BUDGET
STRUTTURE
DEI COSTI E DEI RICAVI
L’ANALISI
DI BREAK EVEN
UNO
STRUMENTO OPERATIVO: CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
CICLO
DI VITA, INVESTIMENTI E RICAVI.
L’ALBERGO
IL
TOUR OPERATOR
LE
ATTRAZIONI SPECIFICHE
CASE
HISTORY
ECONOMIA POLITICA (D.U. LINGUE)
I semestre
Questo modulo si poropone di introdurre alcuni elementi base
dell’economia politica, utili alla comprensione dei fenomeni produttivi,
allocativi e di consumo.
1 NOZIONI FONDAMENTALI DI ECONOMIA
L'ECONOMIA
E I BISOGNI
BENI
E SERVIZI
CENNI
DI MACROECONOMIA E MICROECONOMIA
IL
MERCATO, CURVA DOMANDA E CURVA OFFERTA
IL
MERCATO CONCORRENZIALE
IL
MONOPOLIO
2 ELEMENTI DI ECONOMIA DEL TURISMO
TURISMO
E TURISMI, DEFINIZIONI E APPROCCI
IL
SISTEMA TURISTICO COME INTERAZIONE FRA SOGGETTI
LE
RISORSE: GLI ATTRATTORI TURISTICI
IL
TURISMO IN ITALIA E NEL MONDO, FLUSSI E TREND
LE
DIMENSIONI E LE DINAMICHE DEL SETTORE
IL FATTURATO
L’OCCUPAZIONE
LA BILANCIA VALUTARIA
IL
PRODOTTO TURISTICO: ELEMENTI E SOGGETTI DEL PROCESSO PRODUTTIVO E DI CONSUMO,
COMPONENTI MATERIALI E IMMATERIALI
TIPOLOGIE
TURISTICHE: ELEMENTI, DIMENSIONI E TREND (BALNEARE, MONTANO, CULTURALE,
AMBIENTALE, D’AFFARI, CONGRESSUALE, …)
EDUCAZIONE COMPARATA
Docente:
Giuseppe Spadafora
II semestre
Mutua da Filosofia
dell’educazione
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
Docente:
Giovanbattista Guerriero
I
semestre
1)
PARTE
GENERALE:
2) CORSO MONOGRAFICO:
L’ADULTITA’ TRA
FORMAZIONE ED INTEGRAZIONE SOCIO – CULTURALE E POLITICA
G. GUERRIERO, L’EDUCAZIONE
DEGLI ADULTI E I SUOI PROBLEMI (in corso di stampa);
G. GUERRIERO (a cura di), ADULT EDUCATION, NAPOLI, ESI, 1996 (alcune parti da concordare);
SEMINARI SU:
LAURA CAVANA, IL
KARMA E L’EPOCHE’. L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI TRA BUDDHISMO E FENOMENOLOGIA, BOLOGNA,
CLUEB, 2000;
S. TRAMMA, EDUCAZIONE
DEGLI ADULTI, MILANO, GUERINI 1997;
G. GUERRIERO (a cura di), EDUCAZIONE CULTURA E SOCIETA’, COSENZA, JONIA;
·
E’
necessaria la partecipazione ad almeno un seminario
ELEMENTI DI MARKETING (D.U. LINGUE)
II semestre
Obiettivi
Alla presentazione delle basilari nozioni di Marketing seguiranno
approfondimenti sull’analisi di mercato, la segmentazione, il posizionamento dei
prodotti e gli strumenti operativi.
Programma
DEFINIZIONI
DI MKTG
IL
MERCATO: LA DOMANDA E LA SEGMENTAZIONE
L’INDIVIDUAZIONE
DEL TARGET
IL
POSIZIONAMENTO DEL PRODOTTO
LE
“4P”: PRODOTTO, PREZZO, DISTRIBUZIONE E PROMOZIONE E IL MKTG MIX
IL
PIANO DI MKTG
IL
MKTG OPERATIVO E MKTG STRATEGICO
IL
MKTG E IL SISTEMA AZIENDA, GLI ASPETTI COMMERCIALI E LA PROGRAMMAZIONE E
CONTROLLO
CASE
HISTORY E ESERCITAZIONI
EPIGRAFIA GRECA
Docente: Giovanna De Sensi Sestito
II semestre
Storia degli studi e principali
raccolte epigrafiche
La scrittura greca dalle origini
al IV sec. a.C.
Le istituzioni politiche greche
Bibliografia:
F. Ghinatti, Profilo di
epigrafia greca, Rubbettino, Soveria Mannelli 1998; G. Daverio Rocchi,, Città-stato e stati federali della Grecia classica, LED, Milano
1993.
Culti e istituzioni delle
colonie greche del Mediterraneo Occidentale attraverso la documentazione
epigrafica.
Nel corso delle lezioni sarà fornita una
silloge contenente i testi antichi di appoggio e le indicazioni bibliografiche
relative al tema.
Alcune ore saranno dedicate ad
esercitazioni di lettura, traduzione e commento di testi epigrafici provenienti
dalle diverse aree del mondo greco a cura della dott. Maria Intrieri.
La frequenza ad un corso di
Storia greca è propedeutica all’esame di Epigrafia greca. La conoscenza del
greco è indispensabile.
EPIGRAFIA LATINA
Docente:
Antonio Zumbo.
II
semestre
Parte istituzionale
1) L'epigrafia come scienza dell'antichità: cenni sugli studi di
epigrafia, sulle principali raccolte epigrafiche e altri strumenti di lavoro
dell'epigrafista: metodo e problemi nello studio delle iscrizioni in lingua
latina. 2) Propedeutica epigrafica: l'alfabeto latino, la scrittura, lo stile
dei testi epigrafici. L'onomastica latina. Il cursus honorum. Nomi e titolatura imperiale. 3) Le diverse classi
d'iscrizioni: sacre, sepolcrali, onorarie. Iscrizioni di opere pubbliche e
parietali. Instrumentum domesticum.
4) Epigrafia giuridica (leges, senatus consulta, ecc.). 5) Atti di
collegi. Calendari, Fasti.
Bibliografia
A scelta uno dei seguenti
manuali: I. CALABI LIMENTANI, Epigrafia
latina, Milano 19914. A. CALDERINI, Epigrafia, Torino 1974. G. SUSINI, Epigrafia Romana, Roma 1982.
Lettura delle parti indicate a
lezione dei volumi: DI STEFANO MANZELLA, Mestiere
di epigrafista. Guida alla schedatura del materiale epigrafico lapideo,
Roma 1987; F. JACQUES, J. SCHEID, Roma e
il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Roma-Bari 1992.
Parte monografica
Le istituzioni di Roma nei primi tre secoli dell'età imperiale.
Lettura, traduzione e commento di una scelta di epigrafi.
Bibliografia
Fotocopie dei testi epigrafici e indicazioni bibliografiche
saranno messe a disposizione durante il corso.
Lettura e commento di testi epigrafici su specifiche tematiche
concordate con gli studenti.
Seminari
Un seminario di preparazione precederà la visita ad un
lapidario. Altri seminari saranno concordati con gli studenti durante le
lezioni.
N.B. La frequenza di un corso
di Storia Romana é propedeutica all'esame di Epigrafia Latina. La conoscenza
della lingua latina è indispensabile.
EPISTEMOLOGIA DELLE SCIENZE UMANE
Docente: Romolo Perrotta
II semestre
Programma
Il
corso consta di due parti: una istituzionale ed una monografica. Quella istituzionale avrà lo scopo di
introdurre alle domande fondamentali, quindi alle teorie e metodologie della
ricerca nelle scienze umane, usando come costante riscontro ed intelaiatura di
confronto, la fenomenologia e
l’ermeneutica di Martin Heidegger (1889-1976); quella monografica avrà per scopo la sollecitazione alla riflessione, al
confronto tra gli studenti, e ad ulteriori occasioni di ricerca ed
approfondimento sul tema proposto.
Per la sua impostazione, il corso può
essere considerato a didattica speciale ed interattiva: si suggerisce come
propedeutico allo studio delle scienze umane in generale e ad ogni insegnamento
che si occupi di metodologia e critica della ricerca, e viene dunque
consigliato agli studenti del primo biennio. Per gli studenti di anni superiori
al secondo possono essere concordate particolari tematiche di approfondimento.
Titoli
Parte istituzionale:
Quale “scienza” nelle scienze umane? Possibilità e limiti, prerogative
e svantaggi.
Parte monografica:
Libertà, caso e destino: ricerche fenomenologiche.
Parte istituzionale
Gli argomenti previsti per questa sezione sono, tra gli altri: che
cos’è la conoscenza?; il sapere come scienza; scienze naturali e scienze
storiche ed umane. Alle lezioni si alterneranno seminari di specifiche “scienze
umane” (storia, psicologia, sociologia, economia, linguistica, filologia,
pedagogia, musicologia, scienze dello spettacolo), tenuti da specialisti.
Parte monografica
Le domande intorno alle quali si lavorerà sono, in linea di massima:
cos’è libertà? come e quando ne facciamo esperienza? quali sono le sue
condizioni? quali le sue possibilità?
esiste solo una libertà individuale o anche una collettiva?
Questa sezione è concepita come un momento di confronto tra gli
studenti, e si svolgerà, dunque, per mezzo di attività seminariali di gruppo.
Lo scopo è quello di favorire una lettura ed assimilazione critica dei testi
proposti; sollecitare una presa di posizione fra le tesi passate in rassegna;
stimolare il lavoro di approfondimento e di ricerca; sostenere la formazione di
punti di vista e posizioni personali da argomentare e sottoporre al confronto
con i colleghi.
Bibliografia
Per la parte istituzionale verrà proposto l’acquisto di brevi
dispense, desunte per lo più da opere di Martin Heidegger.
Per la parte monografica, vi sono due tipi di bibliografia: quella di
base e quella personale.
Quella di base è costituita da parti (capitoli, paragrafi, o, a volte,
solo alcune pagine) delle seguenti opere:
• Frammenti di Eraclito (una raccolta o un’edizione dei Presocratici,
con testo greco a fronte);
• Frammenti di Parmenide (una raccolta o un’edizione dei Presocratici,
con testo greco a fronte);
• Cicerone, Il fato,
(un’edizione bilingue, per es. Rizzoli, Milano 1994, oppure Garzanti, Milano
1995);
• Agostino, De ordine,
(dall’edizione delle Opere complete,
Città Nuova, Roma);
• A. Bausola, La libertà, La
Scuola, Brescia 1990;
• G. Gurvitch, Determinismi
sociali e libertà umana Citta Nuova, Roma 1974;
• G. V. Caprara, G. Accursio, Psicologia
della personalità e delle differenze individuali, il Mulino, Bologna 1987;
• A. Bovi, P. Prudenziato, Aspetti
fenomenologici della scelta, Liguori, Napoli 1981;
• F. Crespi, Evento e struttura.
Per una teoria del mutamento sociale, il Mulino, Bologna 1993;
• S. Borutti, Filosofia delle scienze umane, Bruno Mondatori,
Milano 1999;
• S. Borutti, Teoria e interpretazione. Per un’ epistemologia delle
scienze umane, Guerini e Associati, Milano 1991;
• R. Perrotta, Julie o della
libertà. In margine a Trois couleurs. Bleu (1993) di K. Kieslowski, in “Ou. Riflessioni e
provocazioni”, vol. 1/1996, pp. 99-133;
• R. Perrotta, Moira. Postilla a
Julie o della libertà, in “Ou. Riflessioni e provocazioni”, vol. 2/1997,
pp. 67-79.
D. Venturelli, Etica e tempo, Morcelliana, Brescia, 1999;
J. Monod, Il caso e la necessità, Mondadori, Milano 1996;
O. Marquard, Apologia del caso, Il Mulino, Bologna 1991;
M. Capanna, L’Italia viva, Rizzoli, Milano 2000.
La bibliografia personale andrà individuandosi nel corso delle
lezioni, a seconda degli interessi maturati dallo studente.
Modalità di svolgimento dell’esame: Considerate le attività seminariali, mediante le quali
si terrà buona parte del corso e che vedranno gli studenti costantemente
sollecitati all’approccio al testo e alla riflessione — non soltanto filosofica
— la prova d’esame giungerà dopo un sufficiente periodo di rodaggio in cui lo
studente dovrebbe avere già mostrato partecipazione ed interesse, e potrà svolgersi,
dunque, a scelta, conformemente ad una delle due seguenti tipologie:
1) relazione finale, discussa con i colleghi
e preceduta dalla consegna di una breve dissertazione scritta, scientificamente
redatta;
2) brevi referti scritti (e scientificamente
redatti) in itinere, e discussione finale con i colleghi.
In occasione di due lezioni di presentazione del corso che si terranno
giovedì 22 febbraio e mercoledì 28 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 11.00
nell’aula 56 del capannone del Polifunzionale si creerà l’occasione per
formulare alcune opzioni sui giorni e l’orario delle lezioni. Una volta fissato
l’orario, per tutte le ore di lezione sarà redatto un calendario indicante ora,
aula e contenuto delle singole lezioni (suddivise in parte istituzionale e
monografica). Tutta questa elaborazione ha lo scopo di garantire, quanto più è
possibile, la frequenza del corso.
Saranno tempestivamente esposti nelle
bacheche dei corsi di laurea in scienze politiche, economia, filosofia, storia,
scienze dell’educazione, filologia,
lingue e letterature straniere, dams.
ERMENEUTICA FILOSOFICA
Docente:
Francesco Garritano
II
semestre
Titolo del Corso: Ricordare
è testimoniare?
Parte Istituzionale: Problemi storici e teorici dell’ermeneutica
Testi:
F. D’Agostini, Ermeneutica, in Analitici e continentali, Cortina,
Milano 1997, pp. 297-359.
Parte Monografica
L’idea
di limite è essenziale all’uomo, giacché gli consente di determinare quanto è
proprio, quanto è giusto. Nel Novecento c’è un nome che rappresenta l’oltrepassamento
definitivo del limite: Auschwitz. L’olocausto segna il momento in cui l’umano
si eclissa, scompare e con esso la storia. Auschwitz come “assoluto” è la
rottura dell’ordine storico, l’entrata in un tempo senza tempo, la scomparsa
dell’uomo. L’evento in questione impone una duplice interrogazione. La
deflagrazione della storia avviene nel XX secolo o piuttosto resta problematica
la sua collocazione? In altri termini, quando ha inizio l’assoluto? Si può
pensare che l’abbandono dell’umano non sia circoscrivibile in termini storici,
sicché Auschwitz ha dei prodromi, purtroppo numerosi, e delle iterazioni.
L’altra interrogazione riguarda la testimonianza. Non possiamo dimenticare, al
punto che ricordare è decisione politica. Nondimeno si tratta di verificare
come si disponga la testimonianza. Forse non è ammissibile che essa si
configuri come ciò che determinerebbe la riduzione della frattura della storia.
L’ordine storico lascia il campo al “disastro”, per la qualcosa l’umanità si
dispone non nel vivere, ma nel “sopravvivere”, in quella “vita postuma” che è
la testimonianza.
Testi:
Giorgio
Agamben, Quel che resta di Auschwitz.
L’archivio e il testimone, Bollati Boringhieri, Torino 1998.
Robert
Antelme, La specie umana, tr. it. di
G.Vittorini, Einaudi, Torino 1997.
Robert Antelme, Textes
inédits, Gallimard, Paris 1996.
Jacques Derrida, Dimora.
Maurice Blanchot, tr. e c. di F. Garritano, Palomar, Bari 2000.
Dionys Mascolo, Autour
d’un effort de mémoire. Sur une lettre de Robert Antelme, Maurice Nadeau,
Paris 1987.
Platone,
Gorgia, tr. it. di G. Reale, in Tutti gli scritti, a c. di G. Reale,
Rusconi Milano 1991.
Sono previsti dei seminari tenuti dagli studenti su argomenti affini
al corso monografico, allo scopo di elucidare ed approfondire alcune problematiche
ESTETICA
Docente:
Romeo Bufalo
I
semestre
Il
corso si articolerà, come di consueto, in tre parti:una Istituzionale, una Monografica ed una Seminariale.
A) Parte
istituzionale. In questa prima fase
del corso saranno affrontati e discussi alcuni momenti storico-teorici
particolarmente significativi in ordine alla costituzione ed allo sviluppo
dell'estetica moderna. Più specificamente,saranno sviluppati i seguenti temi:1)
Significato estetico della systasis
nella Poetica di Aristotele; 2)
'Artificio' e 'Natura' nel Rinascimento; 3) La nascita 'barocca' dell'estetica
moderna; 4) Il problema della poiesis
nell'estetica contemporanea.
Testi (due
a scelta)
-G. della Volpe,
"Introduzione ad una poetica aristotelica"in Id.Poetica del Cinquecento,Opere,
a cura di I.Ambrogio, vol. V , Editori Riuniti,Roma,1973
-G.Carchia,Retorica del sublime,Laterza,Bari,1990
-W.Benjamin,Il dramma barocco tedesco,Einaudi,Torino,1999
-F.Orlando,Illuminismo,barocco e retorica freudiana,Einaudi,Torino, 1997
-A.Trione, L'ostinata armonia.Filosofia ed estetica tra 800 e 900,Laterza,Bari,1991
B) Parte monografica: Estetica
e semiotica in Italia. Le proposte di G. della Volpe ed E. Garroni.
Questa parte del corso si propone di mettere a confronto due fra i più
interessanti tentativi di elaborare un progetto estetico a partire dai suoi
presupposti linguistici.
Testi
G. della Volpe, Critica
del gusto, in Id., Opere,cit.,vol.VI
E. Garroni, Ricognizione
della semiotica, Ed.Officina, Roma, 1970
C) Parte seminariale. La parte seminariale sarà dedicata alla
lettura di alcuni testi sette-ottocenteschi relativi alla teoria dei piaceri e
della bellezza.
Testo
R. Bufalo (a cura di) Meccanica dei piaceri e teorie del bello tra Diderot e Galluppi,
Rubettino, Soveria M., in corso di stampa.
ESTETICA MUSICALE
Docente:
Silvia Vizzardelli
II
semestre
Tema
del corso: L'estetica musicale di Vladimir Jankélévitch
Testi:
V.
Jankélévitch, La musica e l'ineffabile, Milano, Bompiani, 1998.
C.
Migliaccio, L'odissea musicale nella filosofia di V. Jankélévitch,
Milano,
Cuem, 2000
S.
Vizzardelli, Pudore, illusione e durata nell'estetica musicale di V.
Jankélévitch,
in "Quaderni di Estetica e Critica", 3-1998, Roma, Bulzoni,
1999,
pp. 145-162
Un
testo a scelta tra i seguenti:
G.Guanti,
Estetica musicale, Milano, La Nuova Italia, 1999
AA.VV.,
Musica e filosofia, a cura di F. Abbri, Elio Matassi, Quaderni
interdisciplinari
n. 3, L. Pellegrini Editore, 2000
S.
Vizzardelli, L'esitazione del senso. La musica nel pensiero di Hegel,
Roma,
Bulzoni, 2000, solo il capitolo III, pp. 129-185.
ETICA DELLA COMUNICAZIONE
Docente:
Paolo Virno
I semestre
Parte istituzionale:
Corso “Linguaggio e Ambiente” (3 ore
settimanali)
Il
corso intende ricostruire la linea di pensiero, inaugurata alla fine del XVIII
secolo da J. G. Herder, e ripresa in grande stile nei primi decenni del nostro
secolo dall’antropologia filosofica di A. Gehlen (sulla base delle ricerche del
biologo J. von Uexkull), che connette l’esperienza linguistica propriamente umana
alla mancanza di un “ambiente” definito, alla povertà di istinti specializzati,
a un certo grado di disorientamento e incertezza rispetto al proprio contesto
vitale, alla necessità di quella lunga fase di apprendimento che chiamiamo infanzia. Secondo questa linea di
pensiero, la comunicazione umana si iscrive in un “mondo” (ambito parzialmente
indeterminato, e trasformabile, dell’esistenza), non in un “ambiente” (inteso
come un habitat specificato in tutti
i dettagli, immodificabile).
TESTI:
J. G.
Herder, Saggio sull’origine del linguaggio, Pratiche editrice, Parma 1995.
A.
Gehlen, L'uomo. la sua natura e il suo posto nel mondo , Feltrinelli, Milano
1990 (e ristampe successive). Parti scelte.
J. von
Uexkull, Ambiente e comportamento, Il Saggiatore, Milano 1967. Parti scelte (in
fotocopia).
M.
Heidegger, Concetti fondamentali della metafisica. Mondo finitezza
solitudine, Il Melangolo, Genova 1992.
Seconda parte, capp. 3°, 4°, 5°, sulla “povertà di mondo” dell’animale non
umano.
Parte monografica:
Seminario
“Il linguaggio egocentrico infantile”. (2 ore settimanali)
Nel seminario si metteranno a confronto le opposte
interpretazioni di L. S. Vygotskij e di J. Piaget dei discorsi che il bambino
rivolge a se stesso ad alta voce (il cosiddetto “linguaggio egocentrico”,
appunto). Se per Piaget il linguaggio egocentrico è il modo in cui il bambino
si distacca dall’iniziale solipsismo, avviandosi verso l’intersoggettività, per
Vygotskij, invece, si tratta della transizione progressiva da una situazione
comunicativa immediatamente socializzata a una singolarizzazione
dell’esperienza (e dell’uso del linguaggio).
L’alternativa socialità originaria/solipsismo
originario tocca gli stessi fondamenti dell’etica della comunicazione.
TESTI:
J.
Piaget, Il pensiero e il linguaggio del
bambino, Bollati Boringhieri, Torino 1998. Parti scelte.
L. S. Vygotskij, Pensiero e linguaggio, Laterza, Bari
1990. Parti scelte
ETNOLINGUISTICA
Docente:
John Trumper
II Semestre
Il
corso consiste delle seguenti parti:
Lingua
come ”segno”, come “modello di realtà”-iconicità. ideofonia, onomatopea,
dizionari-compendi.
Vivere
lo spazio: il “modello corporeo” e il continuo naturale.
La
nascita e la creazione della logonimia.
La
cognizione e la classificazione: modelli cognitivi.
La
trasmissione tecnologica e lessico-semantica: le rivoluzioni pacifiche contro
la teoria delle catastrofi.
Bibliografia
di base:
1-2
G.R. Cardona, Introduzione
all’etnolinguistica, Laterza, Bari. G.R. Cardona, I sei lati del mondo, Laterza, bari 1988, G.R. Cardona, I linguaggi del sapere, Laterza, Bari,
1990.
3.
appunti delle lezioni.
4.
G. Barsanti La scala, la mappa e l’albero,
Firenze, 1992 (parti). J.B. Trumper La pertinence des
événements naturals catastrophiques (dispensa).
ETNOLOGIA
Docente: Vito Teti
II semestre
Corso per studenti: tutti
Parte istituzionale
La
storia dell’etnologia. Etnologia, antropologia, demologia. Le letterature
popolari. Le letterature etniche. Antropologia e storia. L’antropologia della
letteratura. Antropologia e letteratura.
Bibliografia:
Un testo di
storia degli studi. Si consiglia:
M. Cirese, Cultura egemonica e
culture subalterne, Palermo, Palumbo, 1973.
Bernardi, Uomo, cultura, società,
Angeli, Milano, 1978.
Parte monografica. Argomento del corso: Antropologia del
viaggio e dell’emigrazione calabrese.
Testi di esame:
F. Piselli, G. Arrighi, Parentela, clientela e comunità,
in La Calabria, Storia d’Italia, a cura di P. Bevilacqua e A.
Placanica, Einaudi, Torino, 1985.
M. Minicuci, Qui e altrove, Angeli, Milano, 1989.
L. M. Lombardi Satriani (a cura di), Madonne,
pellegrini e santi, Meltemi, Roma, 2000.
V. Teti, Il paese e l’ombra, Periferia, Cosenza,
1989.
V. Teti, Il colore del cibo, Meltemi, Roma, 1999.
Due romanzi su tematiche inerenti la parte monografica:
le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.
Nota Bene: Sono previsti seminari con studiosi e
scrittori, proiezioni di film e di documentari.
ETNOLOGIA GENERALE (D.U. LINGUE)
Docente:
Ottavio Cavalcanti
I
semestre
-
Storia e metodi
-
Concetti e culture
-
Metodi di osservazione
-
Tecnologia
Tecniche riguardanti il corpo;
gli oggetti; testimoni culturali; tecniche speciali
Industrie per la protezione del
corpo ed il comfort
L’abbigliamento e l’ ornamento
prezioso
Costumi alimentari
-
Estetica
Arte popolare; musica e
strumenti musicali
-
Fenomeni Religiosi
Culti, Riti, Rappresentazioni,
la magia
ETNOLOGIA DELLE CULTURE MEDITERRANEE
Docente: Vito Teti
II semestre
Parte istituzionale
La
storia dell’etnologia. Gli studi di comunità. Teorie e metodi della ricerca sul
campo con particolare attenzione alle culture del mediterraneo. Storia e
antropologia del Mediterraneo.
Bibliografia:
Un testo di
storia degli studi. Si consiglia:
M. Cirese, Cultura egemonica e
culture subalterne, Palermo, Palumbo, 1973.
Bernardi, Uomo, cultura, società,
Angeli, Milano, 1978.
Parte monografica. Argomento del corso: Immagini, culture
e identità del Mezzogiorno d’Italia.
Testi di esame:
Braudel, Civiltà e imperi del
Mediterraneo nell’età di Filippo II, vol. I, Einaudi, Torino, 1999.
E. De Martino, Morte e pianto
rituale, Boringhieri, 1975.
L. M. Lombardi Satriani, M. Meligrana, Il ponte di San
Giacomo, Rizzoli, Milano, 1982.
V. Teti, La razza maledetta. Origini del pregiudizio
antimeridionale, Manifestolibri, Roma, 1993.
V. Teti (a cura di), Mangiare meridiano. Le culture
alimentari del Mediterraneo, Abramo, Catanzaro, 2000.
Due romanzi su tematiche inerenti la parte monografica:
le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.
Nota Bene: Sono previsti seminari con
studiosi e scrittori, proiezioni di film e di documentari.
ETNOMUSICOLOGIA
Docente: Giorgio Adamo
I
semestre
Corso
monografico: La voce e l’analisi degli stili di canto
BIBLIOGRAFIA
Parte istituzionale I annualità:
Curt
Sachs, Le
sorgenti della musica, Bollati Boringhieri, Torino, 2000
Alan
Merriam, Antropologia della musica,
Sellerio, Palermo, 2000
Parte istituzionale II
annualità:
Francesco
Giannattasio, Il concetto di musica. Contributi e prospettive della ricerca
etnomusicologica, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1992 (riedito da
Bulzoni Editore, Roma 1998)
Uomini e Suoni. Prospettive antropologiche nella ricerca
musicale, a cura di Tullia Magrini, CLUEB, Bologna, 1995: i
saggi di Anthony Seeger, Steven Feld,
John Baily, Regula Burckhardt Qureshi, James Porter, Marcia Herndon, Philip V.
Bohlman
Corso monografico:
Bertil
Malmberg, Manuale di fonetica generale, Il Mulino, Bologna, 1994
Giorgio
Adamo, Ricerche
sugli stili di canto nelle tradizioni musicali in Italia [dispense]
Franz
Foedermayr, Saggi scelti [dispense]