TEORIA DELLA LETTERATURA

Docente: Nuccio Ordine

I semestre

 

Parte istituzionale

F. Brioschi - C. Di Girolamo, Elementi di teoria letteraria , Milano, Principato, 1984 (Prima annualità)

Il testo letterario. Istruzioni per l'uso, a cura di M. Lavagetto, Roma-Bari, Laterza, 1996 (Seconda annualità)

 

 Parte monografica:

Tra novelle e favole:  Il Decameron, La novella del Grasso legnaiuolo, La Gatta cenerentola.

 

Bibliografia

Testi:

- G. Boccaccio, Il Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 1980;

- La novella del Grasso legnaiuolo,  a cura di Antonio Lanza, Firenze, 1989;

- G. Basile, La gatta Cennerentola, in Lo cunto de li cunti, a cura di M. Rak, Milano, Garzanti, 1986, pp. 124-136.

 

Trattati:

- F. Bonciani, Lezione sopra il comporre delle novelle (1574);

- G. Bargagli, Della novella, in Dialogo de' giuochi (1572);

- F. Sansovino, Dell'arte delle novelle, in Cento novelle scelte da più nobili scrittori (1571);

Questi testi sono pubblicati in appendice al volume di N. Ordine, Teoria della novella e teoria del riso nel Cinquecento, Napoli, Liguori, 1996.

 

Nel corso delle lezioni saranno offerti esempi di rielaborazione di novelle e favole nell'ambito del cinema (Pier Paolo Pasolini: Il Decameron, I racconti di Canterbury; Il Fiore delle Mille e una notte) e del teatro (Roberto de Simone, La gatta Cenerentola).

 

Saggi:

- M. Picone, Il racconto, in Manuale di letteratura italiana. Storia per Generi e Problemi, a cura di F. Brioschi e C. Di Girolamo, Torino, Bollati Boringhieri, 1993, pp. 557-696.

- Una bibliografia dettagliata sarà volta per volta indicata nel corso delle lezioni.

Nelle due ultime settimane di gennaio 2001 è previsto lo svolgimento di un ciclo di lezioni sull' Allegoria nel Rinascimento, tenuto dal prof. Yves Hersant dell'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi.

 

La tesi può essere richiesta solo dopo il superamento del secondo esame.

 

 

TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA

Docente: Mario Caligiuri

I sem.

La Comunicazione Europea

 

Parte generale

La Comunicazione istituzionale dell’Unione Europea

 

1.Premessa

1.1.            La comunicazione Istituzionale: definizione, regole, strumenti

1.2.            La comunicazione istituzionale in Europa

1.3.            I vantaggi dell’Unione Europea

1.4.            I limiti e le critiche al processo di integrazione

1.5.            Necessità delle riforme delle istituzioni comunitarie

1.6.            La comunicazione area decisiva delle riforme

1.7.            L’inevitabile confronto con le nuove tecnologie

 

2.Le Istituzioni europee

2.1.            La commissione Europea

2.2.            Il Consiglio D’Europa

2.3.            Il parlamento Europeo

2.4.            Il Comitato delle Regioni

2.5.            Banca Centrale Europea

 

3.Le reti di comunicazione

3.1              Limiti e principi dell’informazione comunitaria

3.2              La Comunicazione Pinheiro

3.3              Il ruolo della DG X

 

4.La Comunicazione on-line dell’Unione Europea

4.1.            L’impatto con le nuove tecnologie

4.2.            Le premesse strategiche: il libro bianco di Delors e il libro verde sull’innovazione

4.3.            Il gateway dell’Unione Europea

4.4.            Reti telematiche per le politiche dell’Unione Europea

4.5.            Le banche dati telematiche

 

5.                  Il Libro verde sull’Informazione nel settore pubblico

5.1              I lavori preparatori

5.2              I dieci punti

5.3              Le conseguenze

 

6.                  Le lobbies

6.1              Interessi organizzati ed Istituzioni europee

6.2              La regolamentazione del fenomeno

6.3.            Lo stato dell’arte

6.4.            La corruzione dell’Unione Europea

 

7.                  La burocrazia italiana e l’Europa

7.1              la burocrazia italiana di fronte all’integrazione europea

7.2              Vincoli esterni e necessità interne

7.3              Il ruolo decisivo della selezione e della formazione

 

8.         La comunicazione e la politica di sicurezza europea

8.1              La “scoperta” di Echelon

8.2              Il Rapporto SDOA

8.3              Intelligence ed Unione Europea

 

9.          La comunicazione in Italia

9.1              Gli uffici di rappresentanza

9.2              Le reti

9.3              Gli strumenti

9.4              L’azione del Governo nazionale

 

10.     Più comunicazioni più Europa

10.1          Cittadinanza attiva

10.2          Lingue ed Internet

10.3          I contenuti della comunicazione: chi scrive e chi interagisce

10.4          L’indispensabile confronto con gli USA

10.5          e gli Stati?

 

11.       Conclusioni

11.1          la comunicazione paradigma del cambiamento nel mercato globale

11.2          Europa significa comunicazione e valori

11.3          Istituzioni e tecnologie per l’uomo

 

Parte speciale

La Comunicazione sull’Euro

 

1.1.            Un processo di integrazione fondamentale

1.2.            Rischi ed opportunità

1.3.            Significato strategico della comunicazione

1.4.            Un aspetto particolare: euro, PMI e pubblica amministrazione

1.5.            La comunicazione della Banca Centrale Europea

1.6.            Conclusioni

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Testi consigliati

P. Glisenti, Europa, avviso ai naviganti, Marietti 1820, Genova 1998

M. Caligiuri (a cura), Comunicare l’euro, Rubbettino, Soveria Mannelli 1999

 

Altri Materiali

Informazione & Comunicazione, Europass Dossier 9 maggio 1999

Commissione Europea, Libro verde sull’informazione nel settore pubblico,

Bruxelles 1999

 

IV Convegno nazionale di comunicazione pubblica

“La Comunicazione istituzionale dell’Unione Europea” (dicembre)

 

Seminari

·        L’Unione Europea in rete

·        L’unione Europea in Calabria

 

Notizie utili

·        Durante il corso verranno assegnate delle tesine agli studenti per sostenere gli esami

·        Alla fine del corso verrà somministrato agli studenti un questionario di gradimento sull’attività didattica

·        Sono fondamentali gli appunti del corso ed è quindi necessaria la frequenza alle lezioni

·        Con gli studenti collegati ad Internet verrà avviato un colloquio telematico

 

 

TOPOGRAFIA ANTICA

Docente: Armando Taliano Grasso

II semestre

                                                                                     

a)      Parte generale

 

Temi, metodi e mezzi della ricerca topografica (cartografia antica e basi cartografiche moderne; fonti letterarie; epigrafiche, iconografiche, archeologiche e monumentali; trasformazioni del paesaggio agrario; divisioni territoriali; città e urbanistica; tecnica edilizia; fotografia aerea; rilevamento e fotogrammetria; carte archeologiche e ricognizione topografica; disegno tecnico dei manufatti archeologici).

 

Testi consigliati:

 

F. CAMBI, N. TERRENATO, Introduzione all’archeologia dei paesaggi, ed. NIS, Roma 1994.

F. CASTAGNOLI, Topografia antica. Un metodo di studio, ed. Libreria dello Stato-Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma 1993 (in particolare pp. 613-628; 639-688; 733-744; 763-771; 806-821).

C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, ed. NIS, Roma 1990.

P. SOMMELLA, Italia antica. L’urbanistica romana, ed. Jouvence, Roma 1988.

 

G. ALVISI, La fotografia aerea nell’indagine archeologica, ed. NIS, Roma 1989.

E. AMADESI, Guida alla fotointerpretazione e restituzione tematica, Pitagora editrice Bologna.

G. CERAUDO, Introduzione all’aerofotogrammetria applicata all’archeologia, ed. Il Grande Blu, Latina 1999.

C. PALAGIANO, A. ASOLE, G. ARENA, Cartografia e territorio nei secoli, ed. NIS, Roma 1986.

F. PICCARRETA, Manuale di fotografia aerea: uso archeologico, L’Erma di Bretschneider, Roma 1987.

 

b)      Corso monografico

Ricognizioni e cartografie archeologiche nella Calabria centrale e settentrionale.

 

Testi consigliati:

G. DE SENSI SESTITO (a cura di), Tra il Savuto e l’Amato. Terina e il Lametino nel contesto della Italia antica, I, Soveria Mannelli 1999.

G. DE SENSI SESTITO (a cura di), Tra il Savuto e l’Amato. Studi sul Lametino, II, Soveria Mannelli 1999.

G.F. LA TORRE, Blanda, Lavinium, Cerillae, Clampetia, Tempsa. Lucania et Bruttii I, Forma Italiae, Olschki editore, Firenze 1999.

A. TALIANO GRASSO, La Sila Greca. Atlante dei siti archeologici, ed. Corab, Gioiosa Ionica 2000.

 

Ad integrazione del corso sono previsti, inoltre, seminari, esercitazioni (cartografia, fotointerpretazione, disegno tecnico dei manufatti archeologici) e visite a musei ed aree archeologiche.

 

Seminari:

1) Paesaggi agrari nella Calabria romana (dott. A.B. Sangineto).

2) Ricognizioni e cartografia archeologica: il Tirreno cosentino (dott. G.F. La Torre).

3) Ricognizioni e cartografia archeologica: la piana Lametina (dott. S. Mancuso).